Il ghetto di Venezia 500 anni dopo
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Livres modernes

Scianna, Ferdinando <1943->

Il ghetto di Venezia 500 anni dopo

Résumé: In occasione del cinquecentenario del ghetto di Venezia, lo sguardo unico di uno dei più importanti fotografi viventi. Quello che fu il primo ghetto d’Europa è oggi un vivo e frequentato angolo della città di Venezia dove permangono tuttora le istituzioni religiose e amministrative ebraiche e cinque sinagoghe. Ferdinando Scianna attraverso il suo obiettivo ci racconta come questa comunità, dopo quasi 500 anni, mantenga ancora vivo il proprio patrimonio artistico e culturale.


Titre et contributions: Il ghetto di Venezia 500 anni dopo = The Venice Ghetto 500 years after / Ferdinando Scianna

Publication: Tre oci : Marsilio, 2016

Description physique: 97 p. : fotografie ; 26 cm

EAN: 9788831724777

Date:2016

Langue: Italian (Langue du texte, du film, etc.), English (Langue du texte, du film, etc.)

Pays: Italy

Notes de contenu:
  • Catalogo della mostra, Venezia, 26 agosto 2016-8 gennaio 2017

Noms: (Éditeur commercial ) (Photographe ) (Éditeur commercial )

Sujets:

Classes: 945.311004924 Storia d'Italia. Venezia. Gruppi etnici e nazionali. Ebrei, Giudei, Israeliani [22]

1 exemplaires présents, dont 0 en prêt

Bibliothèque Cote Inventaire Situation Possibilité d'emprunt Date de retour
CHIARI 770.92 SCI CH-74197 Sur l'étagère Empruntable
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Delle 44 fotografie in bianco e nero scattate nel Ghetto ebraico di Venezia da Ferdinando Scianna, molte sono belle, alcune bellissime (Vecchio fedele davanti alla sinagoga; Meditazione notturna in Ghetto nuovo; Cena di Shabbat nella sede del gruppo Chabad-Lubavitch, per esempio). Sono "fotografie narrative": ciascuna parla, racconta una storia, sia che si tratti di un edificio, sia di una persona.

Ma c'è anche un'altra cosa. Nelle note finali stese da Scianna, mi colpisce un dettaglio.
Quando gli chiedono di realizzare il reportage sul Ghetto, Scianna dice di aver sentito subito scattare la curiosità e l'attrazione. E tuttavia, gli sale anche l'angoscia. Persino un grande fotografo come lui, con cinquant'anni di mestiere alle spalle, si chiede: "E se non ce la faccio?"

Che al talento si unisca anche l'umiltà, è cosa che consola.

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