Trouvés 19 documents.
Trouvés 19 documents.
Tra mito e storia nelle opere del Museo camuno / [catalogo della mostra a cura di Federico Troletti]
CaMus Museo camuno, 2024
Résumé: Catalogo della mostra tenuta al Museo Camuno, Breno, dal 3 febbraio al 9 giugno 2024
Qual occhio al mondo : Puccini fotografo
Fondazione Ragghianti studi sull'arte, 2024
Résumé: Catalogo della mostra a Lucca, Fondazione Ragghianti, 16 febbraio - 1° aprile 2024. In occasione del centenario della morte di Giacomo Puccini, la Fondazione Ragghianti ha dedicato una mostra (di cui questo libro costituisce il catalogo) a una sua passione inedita, che coltivò con intensità e ottimi risultati. Grazie ai materiali conservati nell’Archivio Puccini di Torre del Lago, e in piccola parte provenienti anche da altri fondi, sono presentate circa novanta fotografie originali, che consentono di osservare il mondo attraverso l’obiettivo del grande compositore. La scoperta della vivace inclinazione per la fotografia aggiunge un tassello non irrilevante alla conoscenza del compositore, per vari motivi: la massiccia quantità della produzione emersa, iniziata all’incirca nel 1894; l’originalità delle scelte e dei tagli (basti pensare all’insolita frequenza di formati panoramici); la perizia tecnica; la particolare congiuntura storica in cui quest’attività va a inserirsi; la consapevolezza estetica nel servirsi del mezzo. Il catalogo contiene le immagini di tutte le fotografie esposte e i testi di Gabriella Biagi Ravenni, Paolo Bolpagni, Manuel Rossi ed Eugenia Di Rocco.
Marcel Duchamp e la seduzione della copia / Paul B. Franklin
Peggy Guggenheim Collection : Marsilio arte, 2023
Résumé: Marcel Duchamp è considerato padre del dadaismo e precursore dell’arte concettuale. In tutta la sua opera ha messo in discussione la gerarchia tradizionale tra originale e copia, come ricorda Paul B. Franklin, curatore indipendente e tra i massimi esperti duchampiani. Replicando le proprie opere attraverso diversi materiali con dimensioni variabili e in edizioni limitate, Duchamp ha ridefinito radicalmente ciò che costituisce un’opera d’arte e l’identità dell’artista stesso. Non a caso lui stesso firmava le sue opere inventando pseudonimi e alter ego, a dimostrazione di quanto il nome dell’autore o l’ossessione del vero fossero per lui questioni marginali rispetto all’opera stessa. «Distinguere il vero dal falso, così come l’imitazione dalla copia, è una questione tecnica del tutto idiota» disse Duchamp in un’intervista del 1967. Il volume, pubblicato in occasione dell’omonima mostra alla Peggy Guggenheim Collection, include alcune delle opere più importanti dell’artista, come la celebre Boîte-en-valise (1935-1941) acquistata da Peggy Guggenheim e oggi appartenente al museo veneziano.
Finché non saremo libere / a cura di Ilaria Bernardi
Skira, 2023
Résumé: Il volume si propone di approfondire la tematica di grande attualità della condizione femminile, con un particolare focus sull’Iran. Dopo Zehra Dogan, Badiucao e Victoria Lomasko, il volume, curato da Ilaria Bernardi, costituisce il quarto atto della ricerca intrapresa da Fondazione Brescia Musei nel contesto del Festival della Pace e si inserisce nella seconda edizione di Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani. Attraverso un nucleo di opere di artiste contemporanee di diverse nazionalità, si delinea una visione del mondo utile a riflettere criticamente su temi urgenti e complessi, di grande impatto sociale, culturale e politico. Si fornisce così il contesto internazionale grazie al quale e all’interno del quale è possibile leggere nella sua sfaccettata pienezza lo specifico sguardo di artiste iraniane, quali Sonia Balassanian e Farideh Lashai, tra le più apprezzate a livello internazionale e per la prima volta esposte in Italia, e della giovane Zoya Shokoohi. La volontà è contribuire a mantenere alta, anche in Occidente, l’attenzione su importanti rivendicazioni civili e a diffondere i principi che informano la lotta delle donne, non solo iraniane, per i propri diritti.
Marsilio arte, 2023
Résumé: Il catalogo racconta Brescia nell’anno della sua elezione, insieme a Bergamo, a Capitale italiana della cultura 2023 e si configura come un documento tangibile dell’evoluzione e della trasformazione urbanistica e sociale della città. L’esposizione, tenutasi dal 13 aprile al 15 ottobre 2023, è stata allestita negli spazi riqualificati dello storico Cinema Astra, luogo dalla forte valenza simbolica che ha permesso di mettere in risalto il carattere laboratoriale e l’approccio comunitario propri del progetto. La stessa progressione temporale viene ripresa nel volume che si struttura in tre parti volte a raccontare il passato, il presente e il futuro di Brescia e le modalità in cui queste linee temporali si intrecciano senza sosta dando vita alla città. Questo processo si snoda partendo da esempi di piani regolatori di ampliamento, passando per opere autoriali di architettura moderna, come la nuova sede del tribunale di Gino Valle, fino a un più recente e sostenibile programma di valorizzazione ambientale quale il Parco delle Colline. La città degli anni a venire viene immaginata a partire da una riflessione su verde, sostenibilità e spazio pubblico. A ciò si aggiungano i punti di vista dei cittadini, per una visione il più completa possibile della città del domani.
Marsilio arte, 2023
Résumé: In occasione della nomina a Capitale italiana della cultura 2023, la città di Bergamo riflette sul proprio presente e sulle sfide future attraverso fotografie, schizzi, progetti di studi di architettura e ricerche sulla realtà urbana. La città media italiana è un modello in cui l’equilibrio tra qualità della vita e la relazione con la natura e con le tradizioni garantisce una condizione che consente alla città stessa di rinnovarsi nel tempo e di modificarsi insieme al suo corpo sociale. Nel libro vengono toccati questi aspetti attraverso i progetti fotografici di Gabriele Basilico e Filippo Romano, riflessioni sulla città e la video installazione È già domani di Davide Rapp. Paesaggio dei viventi, culture e comunità, spazi pubblici, infrastrutture fisiche ed energetiche, sfida ambientale, territori metropolitani e progetti futuri vanno a comporre una nuova visione di città. Le sei sezioni del volume accompagnano il lettore nella Bergamo di oggi, una delle città con il tasso di integrazione più alto rispetto alla media italiana. La parte su Gabriele Basilico è raccontata attraverso un’intervista di archivio rilasciata a Giacinto di Pietrantonio, mentre il progetto fotografico di Filippo Romano si concentra su dodici cittadini per narrare come le vite plasmano quotidianamente la geografia del territorio.
Jamais plus la guerre : immagini dalla visita di Paolo VI all'ONU, 4 ottobre 1965
Grafo, 2023
Résumé: Catalogo della mostra tenuta a Concesio, 27 maggio-14 ottobre 2023, un’esposizione che intende proporre un’indagine sulla visita storica di Paolo VI all’ONU e il suo impatto sulla pace nel mondo
Mario Dondero : la libertà e l'impegno / a cura di Raffaella Perna
Silvana, 2023
Résumé: Protagonista della fotografia italiana della seconda metà del Novecento e fotoreporter di spicco nel panorama internazionale, Mario Dondero (Milano, 1928 - Petritoli, 2015) è stato testimone lucidissimo del suo tempo: per oltre sei decenni ha documentato storie rimaste ai margini del dibattito pubblico, animato da forti ideali di giustizia sociale, e ha concepito la fotografia come una pratica militante, appassionata, fondata sulla cultura e sulla capacità di stringere relazioni umane. Il volume, curato da Raffaella Perna, ripercorre le tappe salienti del suo lavoro, attraverso una selezione di circa cento fotografie, realizzate dagli anni cinquanta sino agli inizi del XXI secolo, che documentano i viaggi in giro per il mondo - l'Italia, la Francia, l'Irlanda, l'Africa, Cuba, l'Afghanistan - e i tanti incontri con scrittori, registi, attori, artisti, musicisti e filosofi, come Pier Paolo Pasolini, Laura Betti, Maria Callas, il gruppo del Nouveau roman, Pierre-Félix Guattari, Francis Bacon. Oltre al saggio della curatrice, sono qui presenti testi di Giorgio Agamben, Elisa Dondero, Maddalena Fossati Dondero, Antonio Gnoli, Laura Strappa e dodici sezioni tematiche introdotte dagli scritti del fotografo.
Mario Schifano : il nuovo immaginario 1960-1990 / a cura di Luca Massimo Barbero
Gallerie d'Italia : Skira, 2023
Résumé: Mario Schifano come pittore, ma soprattutto come rappresentante della nuova pittura italiana del secondo dopoguerra, è sicuramente un punto di riferimento per gli storici dell'arte. Schifano inizia la sua carriera tra la fine degli anni cinquanta e i primi anni sessanta; la sua ricerca è inizialmente caratterizzata da una pittura monocroma, densa, con evidenti riferimenti al suo lavoro di restauratore di opere antiche nel museo d'arte etrusca e archeologia, dove il padre lo aveva indirizzato. È la densità dei neri dei vasi antichi che ispira al giovane artista alcune delle sue più significative pitture di questo periodo. Realizzata in collaborazione con l'archivio Mario Schifano, la monografia che accompagna la mostra di Napoli presenta un percorso che parte proprio da queste prime opere monocrome rarissime; viene quindi ripercorsa la carriera di Schifano dagli anni sessanta a gli anni novanta, attraverso una selezione di opere capitali che passano da Grande pittura (1963) - che introduce il tema delle insegne, rappresentate da opere iconiche dedicate alla Esso, alla Coca Cola e ai grandi segnali urbani che caratterizzano la pittura di Schifano in questi primi anni - ai grandi paesaggi italiani; dai grandi lavori rivolti alla figura umana, alla reinterpretazione della pittura classica e alla pittura antica. Tra le opere presentate, particolarmente interessante sono il ciclo del Futurismo rivisitato e la serie degli anni settanta Paesaggi TV, creazioni che, rivedendo la pittura attraverso l'utilizzo della macchina fotografica e l'emulsione del colore sulla tela, ripropongono fatti di cronaca, arte e pubblicità. A questi lavori vengono affiancate le opere di grande formato, fino ai dieci metri di lunghezza, eseguite dalla fine degli anni settanta ai primi anni novanta che ben illustrano la felicità creativa di Mario Schifano anche nella fase matura della sua creatività.
AAB : Compagnia della stampa Massetti Rodella, 2023
Résumé: La mostra “Il richiamo della montagna. Paesaggi di Piero Leidi e Arnaldo Soldini” è l’occasione per il pubblico dell’AAB per tornare ad ammirare quadri dedicati al paesaggio. Dal sacro al profano i monti esercitano il fascino attrattivo che sublima la natura nella bellezza. Sono l’occhio e il cuore di chi li guarda che ne stimola la frequentazione e la rappresentazione. Entrambe le attività esprimono il bisogno di sentirsi parte del mistero che ha determinato la nostra presenza in quel luogo e in quel momento. È la connessione tra l’esserci e l’essere che assume le forme della pura passione e induce a manifestare, con gli strumenti culturali e materiali a disposizione, una personale interpretazione del senso che assegniamo al mondo e alla vita. L’alpinista ed il pittore si muovono nello stesso contesto dando risposte, con un fare diverso, allo stesso sentimento di unità con la meravigliosa e complessa realtà che li ospita. Affrontando le figure di Arnaldo Soldini (1862-1936) e di Piero Leidi (1892-1976) si scoprono pagine fondamentali, e affascinanti, della storia dell’arte bresciana contemporanea.
AAB, 2023
Résumé: Cinque giovani artisti selezionati dalla curatrice in provincia di Brescia per un progetto che ha valenza pluriennale con l’obiettivo di far conoscere giovani artisti bresciani e offrire l’opportunità di presentare le loro opere anche grazie al catalogo. “Oggi – scrive Ilaria Bignotti nel saggio introduttivo – le opere e, prima ancora, le poetiche e le identità dei cinque artisti selezionati per questa seconda edizione (2023) – Milena Berta, Fabio Lombardi, Serena Nicolì, Alessandro Pedretti e Valentina Regola – gridano la loro lacerazione, il loro sdoppiamento, la loro ricerca di condivisione con l’altro, sempre destinata a una nuova frattura. Per questo, mettono in scena corpi, volti, intrecci e membra fatte di materia ora malleabile e filamentosa, da cucire e intessere come se fosse una trama-rete dalla quale è difficile uscire, ora solida e antica, da scolpire e sfidare, rendendola vibrante e avvolgente, fino a farla sciogliere come un fluido corporeo o a evaporare come una musica che contamina l’ambiente e tutti ci chiama all’ascolto”.
Aida : figlia di due mondi / [a cura di Enrico Ferraris]
Franco Cosimo Panini : Museo egizio, 2022
Résumé: Catalogo della Mostra tenuta a Torino, Museo Egizio, 17 marzo-5 giugno 2022
Rosaalchemico : miniartextil 2022, Como Villa Olmo
Antiga, 2022
Levi e Ragghianti : un'amicizia fra pittura, politica e letteratura
Fondazione Ragghianti studi sull'arte, 2021
Résumé: Quello fra lo storico dell'arte Carlo Ludovico Ragghianti (Lucca, 1910 - Firenze, 1987) e il pittore e scrittore Carlo Levi (Torino, 1902 - Roma, 1975) fu un rapporto privilegiato e importante per entrambi, che racconta una pagina di storia significativa del nostro Paese. Il libro, che nasce come catalogo di una mostra alla Fondazione Ragghianti di Lucca, testimonia l'amicizia tra questi due grandi personaggi del Novecento, legati anche dalle comuni battaglie culturali e politiche, uniti dalla lotta nella Resistenza nelle file del Partito d'Azione. L'interesse di Ragghianti nei riguardi di Levi risale al 1936, ma il momento più forte della loro frequentazione avviene appunto durante il periodo del Comitato Toscano di Liberazione Nazionale. L'intensificarsi del sodalizio politico si riflette anche nella condivisione del discorso artistico, tanto che fu Ragghianti a proporre la prima storicizzazione della figura di Carlo Levi nel 1948, attraverso la pubblicazione di un "catalogo" della produzione dell'amico, nel quale sono datati e repertoriati i suoi dipinti realizzati dal 1923 al 1947. Documenti d'archivio, fotografie, disegni e un nucleo di quasi cento opere di Carlo Levi consentono di ricostruire non soltanto la struttura del libro pubblicato da Ragghianti nel 1948 e delle mostre del 1967 e del 1977 da lui curate (la sezione di "Arte moderna in Italia 1915-1935" dedicata all'amico pittore e "Levi si ferma a Firenze"), ma anche la cerchia di intellettuali cui i due appartenevano, costituita da Eugenio Montale, Giovanni Colacicchi, Paola Olivetti, Aldo Garosci... Nel catalogo sono presenti i testi dei curatori Paolo Bolpagni, Daniela Fonti e Antonella Lavorgna, e inoltre di Roberto Balzani, Maria De Vivo e Francesco Tetro.
Incancellabile Vittoria di Emilio Isgrò
Brescia mobilità : MetroBrescia, 2020
Résumé: Catalogo sull'installazione artistica di Emilio Isgrò realizzata sulla parete nord della stazione metropolitana FS di Brescia ed inaugurata il 27 ottobre 2020. Un’opera site specific che ridisegna la sagoma dell'antica Vittoria alata bresciana usando le cancellature, tipiche del suo linguaggio espressivo.
[S.n., 2017]
Fondazione Ragghianti studi sull'arte : Archivio Mario Ballocco : Studio Morellet, 2016
Résumé: La nuova mostra promossa dalla Fondazione Ragghianti, a cura di Paolo Bolpagni, ha due protagonisti: il francese François Morellet e Mario Ballocco, pittore, teorico e genio pionieristico, di cui è in atto da alcuni anni la riscoperta. Dedicare una mostra, una doppia personale, a Morellet e a Ballocco costituisce il primo tentativo, mai compiuto finora, di accostare i percorsi di due artisti che non si conobbero, ma, soprattutto in alcune fasi delle rispettive carriere, imboccarono "parallelamente" strade analoghe e molto anticipatrici. I due furono, uno in Francia e l'altro in Italia, precursori, già all'inizio degli anni Cinquanta, di molti aspetti dell'arte cinetica e programmata (e in certa misura anche della Optical Art), che sarebbe esplosa come tendenza generale nel decennio successivo. Il catalogo è firmato dal curatore della mostra Paolo Bolpagni e contiene anche un saggio del filosofo Massimo Donà, le schede scientifiche delle opere esposte e apparati bio-bibliografici.
Palombi, 2013
Résumé: "Niccolò Ammaniti me l'ha confessato, dopo tanti anni, mentre ci mangiavamo un piatto di spaghetti sulle sponde del lago di Bolsena. "Roberto lascia perdere te, ma io i fotografi proprio non li sopporto. Te li ritrovi sempre addosso per scattarti una foto magari quando sei stravolto dal caldo, con la camicia inzuppata di sudore, dopo una presentazione affollata...". Un'avversione, questa, a volte giustificata altre meno, ma che ho capito essere comune a molti di quelli che della parola scritta hanno fatto il loro mestiere. E che spesso è una vera iattura per chi fa il mio, di mestiere, il fotografo. Eppure sono proprio le immagini di Niccolò davanti ai suoi acquari, un'atavica passione che ci accomuna, quella per i pesci e la vita sommersa, ad aver dato in qualche modo inizio al "progetto di lunga durata" di "Nel selvaggio mondo degli scrittori". Fuori dalle definizioni scolastiche una vera e propria rocambolesca avventura mentale (e qualche volta non solo...) a cui ho dedicato una parte importante degli ultimi miei quattro anni. Quelle foto, che lo ritraevano in estetica contemplazione delle sue vasche, degli affascinanti panorami subacquei ricostruiti con artistica perizia fra quattro lastre di cristallo ultra chiaro, avevano, infatti, una caratteristica importante, che è diventata poi il filo rosso dell'intero progetto"