894.511334 Narrativa ungherese (Narrativa magiara). 1945-1989 [22]

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Le braci
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Libros Modernos

Márai, Sándor <1900-1989>

Le braci / Sandor Marai ; a cura di Marinella D'Alessandro

Milano : Adelphi, copyr. 1998

Resumen: Dopo quarantun anni, due uomini, che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei Carpazi. Uno ha passato quei decenni in Estremo Oriente, l'altro non si è mosso dalla sua proprietà. Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null'altro contava per loro. Perché? Perché condividono un segreto che possiede una forza singolare: una forza che brucia il tessuto della vita come una radiazione maligna, ma al tempo stesso dà calore alla vita e la mantiene in tensione. Tutto converge verso un duello senza spade ma ben più crudele. Tra loro, nell'ombra il fantasma di una donna.

Il leone rosso
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Szepes, Maria

Il leone rosso / Maria Szepes ; traduzione dall' ungherese di Laura Sgarioto

Roma : Tre editori, copyr. 2001

Resumen: All'alba della seconda guerra mondiale un uomo misterioso, che si presenta come Adam Cadmon, consegna ad uno studioso il manoscritto di una storia fantastica: quella di Hans Burgner, un giovane tedesco che agli inizi del XVI secolo diviene allievo di Anselmus Rochard, un alchimista che possiede il segreto dell'Elisir di Vita Eterna. Al rifiuto di consegnarglielo, Hans lo uccide e se ne impossessa. Ma sopraffatto dalle tremende forze evocate, il giovane è costretto ad una lunga serie di drammatiche reincarnazioni durante le quali incontra personaggi straordinari come Cagliostro, Casanova e Saint-Germain. E, proprio grazie all'aiuto di Saint-Germain, Hans riesce a trovare la strada della vera iniziazione.

La donna giusta
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Márai, Sándor <1900-1989>

La donna giusta / Sandor Marai ; traduzione di Laura Sgarioto e Krisztina Sandor

Milano : Adelphi, copyr. 2004

Resumen: Un pomeriggio, in una elegante pasticceria di Budapest, una donna racconta a un'altra donna come un giorno, avendo trovato nel portafogli di suo marito un pezzetto di nastro viola, abbia capito che nella vita di lui c'era stata, e forse c'era ancora, una passione segreta e bruciante, e come da quel momento abbia cercato, invano, di riconquistarlo. Una notte, in un caffè della stessa città, bevendo vino e fumando una sigaretta dopo l'altra, l'uomo che è stato suo marito racconta a un altro uomo come abbia aspettato per anni una donna che era diventata per lui una ragione di vita e insieme un veleno mortale, e come, dopo aver lasciato per lei la prima moglie, l'abbia sposata - e poi inesorabilmente perduta. All'alba, in un alberghetto di Roma, sfogliando un album di fotografie, questa stessa donna racconta al suo amante (un batterista ungherese) come lei, la serva venuta dalla campagna, sia riuscita a sposare un uomo ricco, e come nella passione possa esserci ferocia, risentimento, vendetta. Molti anni dopo, nel bar di New York dove lavora, sarà proprio il batterista a raccontare a un esule del suo stesso paese l'epilogo di tutta la storia. Al pari delle Braci e di Divorzio a Buda, questo romanzo appartiene al periodo più felice e incandescente dell'opera di Márai, quegli anni Quaranta in cui lo scrittore sembra aver voluto fissare in perfetti cristalli alcuni intrecci di passioni e menzogne, di tradimenti e crudeltà, di rivolte e dedizioni che hanno la capacità di parlare a ogni lettore.

Le braci
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Márai, Sándor <1900-1989>

Le braci / Sandor Marai ; a cura di Marinella D'Alessandro

Milano : Adelphi, 2008

Resumen: Dopo quarantun anni, due uomini, che da giovani sono stati inseparabili, tornano a incontrarsi in un castello ai piedi dei Carpazi. Uno ha passato quei decenni in Estremo Oriente, l'altro non si è mosso dalla sua proprietà. Ma entrambi hanno vissuto in attesa di quel momento. Null'altro contava per loro. Perché? Perché condividono un segreto che possiede una forza singolare: una forza che brucia il tessuto della vita come una radiazione maligna, ma al tempo stesso dà calore alla vita e la mantiene in tensione. Tutto converge verso un duello senza spade ma ben più crudele. Tra loro, nell'ombra il fantasma di una donna.

La porta
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Szabó, Magda <1917-2007>

La porta / Magda Szabo ; traduzione di Bruno Ventavoli

Torino : Einaudi, 2005

Resumen: Due donne che tutto separa, due vite diverse che si scontrano. Magda Szabò descrive la strana relazione che per vent'anni è intercorsa tra lei e la sua donna di servizio. Una donna ruvida, senza età, con i suoi principi e bizzarrie, riservata, e con dei segreti nascosti gelosamente dietro la porta eternamente chiusa. Se tra il marito di Magda e la donna c'è subito simpatia, viceversa tra le due donne la relazione è imprevedibile, fatta di litigi, riconciliazioni, di non detto. Poco a poco il loro rapporto si distende, Emerence si vota alla narratrice, il loro legame diventa esclusivo, esigente...

La donna giusta
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Márai, Sándor <1900-1989>

La donna giusta / Sandor Marai ; traduzione di Laura Sgarioto e Krisztina Sandor

Milano : Adelphi, 2009

Resumen: Un pomeriggio, in una elegante pasticceria di Budapest, una donna racconta a un'altra donna come un giorno, avendo trovato nel portafogli di suo marito un pezzetto di nastro viola, abbia capito che nella vita di lui c'era stata, e forse c'era ancora, una passione segreta e bruciante, e come da quel momento abbia cercato, invano, di riconquistarlo. Una notte, in un caffè della stessa città, bevendo vino e fumando una sigaretta dopo l'altra, l'uomo che è stato suo marito racconta a un altro uomo come abbia aspettato per anni una donna che era diventata per lui una ragione di vita e insieme un veleno mortale, e come, dopo aver lasciato per lei la prima moglie, l'abbia sposata - e poi inesorabilmente perduta. All'alba, in un alberghetto di Roma, sfogliando un album di fotografie, questa stessa donna racconta al suo amante (un batterista ungherese) come lei, la serva venuta dalla campagna, sia riuscita a sposare un uomo ricco, e come nella passione possa esserci ferocia, risentimento, vendetta. Molti anni dopo, nel bar di New York dove lavora, sarà proprio il batterista a raccontare a un esule del suo stesso paese l'epilogo di tutta la storia. Al pari delle Braci e di Divorzio a Buda, questo romanzo appartiene al periodo più felice e incandescente dell'opera di Márai, quegli anni Quaranta in cui lo scrittore sembra aver voluto fissare in perfetti cristalli alcuni intrecci di passioni e menzogne, di tradimenti e crudeltà, di rivolte e dedizioni che hanno la capacità di parlare a ogni lettore.

Tentazione
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Székely, Janos <1901-1958>

Tentazione / Janos Szekely ; traduzione di Vera Gheno

Milano : Adelphi, copyr. 2009

Resumen: Per una volta non ci sono dubbi: Bela, il protagonista di questo romanzo, ha molti dei tratti che fecero di János Székely quello straordinario personaggio che fu. Uno che, nato povero in Ungheria all'alba del Novecento, riuscì (al pari di celebri conterranei come il produttore Alexander Korda, il regista George Cukor, gli attori Bela Lugosi e Zsa Zsa Gabor) ad arrivare a Hollywood, dove diventò un brillante soggettista e sceneggiatore, e vinse perfino un Oscar nel 1941. Il libro, pubblicato in inglese nel 1946 sotto pseudonimo, è stato definito dai critici americani a mix of Charles Dickens and Vicki Baum: come dire, un po' Oliver Twist, un po' Grand Hotel. In realtà, tutto quello che potrebbe esserci di patetico nell'infanzia del piccolo Bela, abbandonato dalla madre nelle grinfie di un'orribile virago, è costantemente contraddetto dal tono del narratore, la cui ironia non viene meno neanche nei momenti più difficili. E quando infine, a quattordici anni, Bela raggiungerà la madre, anche sopravvivere nella Budapest degli anni Venti, e poi degli anni Trenta, si rivelerà un'impresa quasi disperata. Tanto più che dovrà continuamente barcamenarsi fra due mondi agli antipodi l'uno dall'altro: l'insanabile miseria del quartiere in cui abita e il lusso sfrenato, sfavillante di luci, del grande albergo in cui riesce a trovar lavoro.

L'altra Eszter
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Szabó, Magda <1917-2007>

L'altra Eszter / Magda Szabò ; traduzione di Bruno Ventavoli

Torino : Einaudi, copyr. 2009

Resumen: È un lungo sfogo, crudele e pieno di astio, quello con cui Eszter, fra le più affermate attrici teatrali nell'Ungheria del secondo dopoguerra, si rivolge a Lórinc, il grande amore della sua vita. Astio che ha motivazioni antiche perché Eszter è figlia di due persone legate da una passione profonda, ma proprio per questo esclusiva ed escludente; perché pur di origini aristocratiche e di vecchia cultura mitteleuropea la famiglia è poverissima e lei subisce tutte le frustrazioni legate a questa condizione; perché, infine, la sua compagna di scuola e di giochi è Angela Graff, incarnazione di tutto ciò che lei non è - bella, amabile e soave - e di tutto ciò che non può avere: una famiglia ricca e armoniosa, un fratello eroe, vestiti decenti, scarpe comode (non quelle tagliate in punta ereditate dalla zia Irma). E su Angela che si concentrano l'odio e la gelosia di Eszter: sentimenti tanto radicati da indurla a compiere azioni moralmente inaccettabili, come quando dal giardino della compagna porta via un giovane capriolo da lei teneramente amato e ne provoca - chi sa quanto inavvertitamente - la morte. Sarà cosi per tutta la vita: perché quando Eszter, ormai famosa, si innamora, lo farà proprio del marito della candida Angela che non comprende niente, non vede niente, non si accorge neanche per un istante come la sua amica provi l'incessante bisogno di vederla soffrire e non riesca a reprimere il desiderio di ucciderla.

Confessioni di un borghese
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Márai, Sándor <1900-1989>

Confessioni di un borghese / Sandor Marai ; a cura di Marinella D'Alessandro

Milano : Adelphi, copyr. 2003

Resumen: Nella prima parte, siamo in una cosmopolita cittadina dell'Alta Ungheria agli inizi del Novecento, nel luminoso tramonto della Monarchia, in seno a una famiglia della borghesia colta di origine tedesca. Nella seconda parte, il narratore - prima bambino e poi adolescente animato da un inesprimibile senso di ribellione - è diventato un ombroso déraciné che, spinto da una vorace curiosità e da un'irrequietezza che è in lui forma di vita, abbandona il suo Paese per una destinazione a lui stesso ignota. Iniziano così le peregrinazioni nell'Europa fra le due guerre: dapprima a Lipsia, Stoccarda, Weimar, Monaco, Francoforte, Berlino, e poi Parigi, Firenze, Londra per arrivare fino al Medio Oriente.

Epepe
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Karinthy, Ferenc <1921-1992>

Epepe / Ferenc Karinthy ; prefazione di Emmanuel Carrère ; traduzione di Laura Sgarioto

Adelphi, 2015

Resumen: Immaginate di finire, per un beffardo disguido, in una sterminata città senza nome, dove si agita una folla attonita e violenta. Immaginate che i suoi abitanti parlino una lingua indecifrabile e che nessuno comprenda la vostra. Se anche riuscite a immaginarlo, non avrete che una pallida idea dell’angoscia di Budaï (ma anche della sinistra comicità di tante situazioni). Eminente linguista, ha familiarità con decine di idiomi, una logica stringente e una caparbietà senza pari: eppure, il solo essere disposto a confortarlo pare sia la bionda ragazza che manovra l’ascensore, Epepé.

L' eredità di Eszter
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Márai, Sándor <1900-1989>

L' eredità di Eszter / Sandor Marai ; a cura di Marinella D'Alessandro

Milano : Adelphi, copyr. 1999

Resumen: Per vent'anni Eszter ha vissuto in una sorta di sonnambulismo una vita senza pericoli aspettando, senza saperlo, il ritorno di Lajos, il solo uomo che abbia mai amato. Un giorno Lajos torna: Lajos, il bugiardo, il falsificatore, il mascalzone. Lajos che l'ha ingannata sempre, che mente, che aveva detto di amare lei sola e poi aveva sposato sua sorella. Torna nella casa dove Eszter abita con una vecchia parente. Torna a prendersela. Ed Eszter lo sa, sa anche che la storia non è finita, perché non passano gli amori senza speranza.

L'ombra del serpente
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Libros Modernos

Rakovszky, Zsuzsa

L'ombra del serpente / Zsuzsa Rakovszky ; traduzione di Laura Sgarioto

Milano : Baldini Castoldi Dalai, copyr. 2007

Resumen: Ungheria, 1666: Ursula Lehmann, ormai vicina alla morte, sente il bisogno di rievocare la propria vita per restituire a se stessa ciò che il destino le ha sottratto. È l'inizio di un lungo e tormentato viaggio, sullo sfondo di un'epoca turbolenta - la peste, l'occupazione turca e i conflitti religiosi durante la guerra dei Trent'anni - dentro le ingiustizie e le credenze di una società misogina e superstiziosa. Privata della madre a causa dell'epidemia, e cresciuta con il padre farmacista che la inizia all'arte delle piante officinali, Ursula verrà accusata di peccati mai commessi, macchiandosi invece di delitti destinati a rimanere segreti e impuniti. Non ne sconterà il castigo, ma non riuscirà mai a liberarsi del loro peso. A nessuno potrà rivelare di chi è il figlio che porta in grembo, né come sia morto dopo che il padre, per salvare la sua reputazione, la conduce a Odenburg. Fino a quando, forte della morbosa dipendenza che li unisce, non la obbligherà ad assumere l'identità della matrigna scomparsa, privandola della propria. Costretta a mutare la sua pelle, assisterà allora agli eventi svuotata: fredda spettatrice di se stessa, serpente che mai può avvicinarsi e mai sfuggire alla sua ombra. Un affresco storico, dai toni torbidi e cupi che solleva questioni morali profonde. Un'analisi delle passioni violente dell'umanità che, avvelenata dal fascino del male, si eccita alla vista della sua stessa ombra, come il serpente.

Via Katalin
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Szabó, Magda <1917-2007>

Via Katalin / Magda Szabò ; traduzione di Bruno Ventavoli

Torino : Einaudi, copyr. 2008

Resumen: Perdere la giovinezza è terribile, non per ciò che viene tolto, ma per qualcosa che viene dato. Non è la saggezza, né la serenità, né la lucidità, né la pace. È la consapevolezza che l'insieme si è dissolto, scrive Magda Szabó. Ed è questa lenta dissoluzione che racconta, incrociando i destini di tre famiglie di Budapest - i Biro, gli Held e gli Elekes - che, prima della guerra, abitano in case vicine in Via Katalin. Le ragazze Elekes, Iren e Blanka, ed Henriette Held sono follemente innamorate di Balint Biro, ma ognuna di loro sa che Balint è solo per Iren. Il paradiso in cui credono di vivere si trasforma in inferno quando gli Held vengono deportati e la loro figlia Henriette, inizialmente nascosta dai Biro, viene uccisa da un soldato. La tragedia è per i sopravvissuti il preambolo di una lunga deriva in cui sfilano tutti i demoni dell'Ungheria comunista del dopoguerra. Come affrontare la vita in tali tormenti?

Divorzio a Buda
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Márai, Sándor <1900-1989>

Divorzio a Buda / Sandor Marai

Milano : Adelphi, 2007

Resumen: È il destino, ancora una volta, a dare le carte: proprio al giudice Kristóf Kómives, cittadino integerrimo, tocca sciogliere dal vincolo matrimoniale Imre Greiner, un medico che è stato suo compagno di collegio e Anna Fazekas, che Komives aveva incontrato qualche volta, molti anni prima. Ma la sera che precede l'udienza Kómives, rincasando a tarda ora, trova ad aspettarlo Greiner, e da lui apprende che un evento atroce è sopravvenuto a rendere inutile la sentenza. Nel corso di un tormentato faccia a faccia Greiner racconterà a Kómives la sua storia con Anna e soprattutto pretenderà da lui una risposta, prima che sia tutto finito. A sua volta Kómives scoprirà le verità che i sogni della notte svelano e le luci del giorno occultano.

La porta
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Szabó, Magda <1917-2007>

La porta / Magda Szabò ; traduzione di Bruno Ventavoli

Torino : Einaudi, 2007

Resumen: È un rapporto molto conflittuale, fatto di continue rotture e difficili riconciliazioni, a legare la narratrice a Emerenc Szeredàs, la donna che la aiuta nelle faccende domestiche. La padrona di casa, una scrittrice inadatta ad affrontare i problemi della vita quotidiana, fatica a capire il rigido moralismo di Emerenc, ne subisce le spesso indecifrabili decisioni, non sa cosa pensare dell'alone di mistero che ne circonda l'esistenza e soprattutto la casa, con quella porta che nessuno può varcare. In un crescendo di rivelazioni scopre che le scelte spesso bizzarre e crudeli, ma sempre assolutamente coerenti dell'anziana donna, affondano in un destino segnato dagli avvenimenti più drammatici del Novecento.

L'isola
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Márai, Sándor <1900-1989>

L'isola / Sandor Marai ; traduzione di Laura Sgarioto

Milano : Adelphi, copyr. 2007

Resumen: Se il professor Victor Henrik Askenasi, proveniente da Parigi e diretto in Grecia, ha deciso di fermarsi a Dubrovnik (che negli anni Trenta si chiama ancora Ragusa), è forse perché - non diversamente dal Giacomo Casanova della Recita di Bolzano, né da tanti altri personaggi di Márai - è lì che ha un appuntamento con il destino. Perché lì, forse, troverà la risposta alla domanda che da sempre lo tormenta - quella che lo ha spinto, alcuni mesi prima, a lasciare sua moglie, i suoi studi e la sua cattedra di greco antico, e ad andare a vivere con una equivoca ballerina russa. Situazione banale, in apparenza, sebbene altamente sconveniente, come amici e colleghi l'hanno giudicata: un maturo signore si innamora di una donna giovane e attraente. E invece no: alla turbinosa Eliz, come a tutte le donne che ha incontrato nella sua vita, Askenasi non ha fatto altro che chiedere quella risposta. Ma nemmeno lei, pur nella sua solare sensualità, nella sua generosa impudicizia, ha saputo dargliela: Eliz non era la meta, poteva soltanto mostrargli la strada. Adesso, in un pomeriggio di maggio eccezionalmente caldo, allorché decide di andare a bussare alla porta della sconosciuta che gli ha rivolto uno sguardo provocante chiedendo la chiave della sua stanza a voce appena troppo alta, Askenasi sente che la risposta è vicina, che è infine arrivato il momento di oltrepassare quel limite al di là del quale forse c'è l'oscurità del crimine e della follia - o forse la verità.

Novelle da un minuto
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Orkeny, Istvan

Novelle da un minuto / Istvan Orkeny ; edizione italiana a cura di Gianpiero Cavaglià

Roma : E/O, 1991

Truciolo
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Márai, Sándor <1900-1989>

Truciolo / Sandor Marai ; traduzione di Laura Sgarioto e Krisztina Sandor

Milano : Adelphi, copyr. 2002

Resumen: Il cane che il signore regala alla signora la vigilia di Natale, ancora sudicio di fango e paglia, ha un pedigree quanto mai incerto e un gran brutto carattere: non è quel che si dice una bestiola mansueta e dimostra sin dalla più tenera età una radicale insofferenza per qualsiasi disciplina. Sarà propri a causa del suo caratteraccio se i rapporti tra lui e il signore, inizialmente improntati a una virile, calda complicità, giungeranno a un epilogo inatteso e tutt'altro che edificante.

Tentazione
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Székely, Janos <1901-1958>

Tentazione / János Székely ; traduzione di Vera Gheno

Adelphi, 2023

Resumen: Per una volta non ci sono dubbi: Bela, il protagonista di questo romanzo, ha molti dei tratti che fecero di János Székely quello straordinario personaggio che fu. Uno che, nato povero in Ungheria all'alba del Novecento, riuscì (al pari di celebri conterranei come il produttore Alexander Korda, il regista George Cukor, gli attori Bela Lugosi e Zsa Zsa Gabor) ad arrivare a Hollywood, dove diventò un brillante soggettista e sceneggiatore, e vinse perfino un Oscar nel 1941. Il libro, pubblicato in inglese nel 1946 sotto pseudonimo, è stato definito dai critici americani a mix of Charles Dickens and Vicki Baum: come dire, un po' Oliver Twist, un po' Grand Hotel. In realtà, tutto quello che potrebbe esserci di patetico nell'infanzia del piccolo Bela, abbandonato dalla madre nelle grinfie di un'orribile virago, è costantemente contraddetto dal tono del narratore, la cui ironia non viene meno neanche nei momenti più difficili. E quando infine, a quattordici anni, Bela raggiungerà la madre, anche sopravvivere nella Budapest degli anni Venti, e poi degli anni Trenta, si rivelerà un'impresa quasi disperata. Tanto più che dovrà continuamente barcamenarsi fra due mondi agli antipodi l'uno dall'altro: l'insanabile miseria del quartiere in cui abita e il lusso sfrenato, sfavillante di luci, del grande albergo in cui riesce a trovar lavoro.

Breve storia dell'amore eterno
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Rubin, Szilard

Breve storia dell'amore eterno / Szilard Rubin ; postfazione di Peter Esterhazy ; traduzione di Antonio Sciacovelli

Milano : BUR, 2011

Resumen: Quando iniziano ad amarsi, Till e Orsolya sono ancora due bambini. Bruno e povero, lui. Bionda e aristocratica, lei. Mondi distanti che si attraggono, nell'Ungheria sottosopra del secondo dopoguerra. L'amore infantile cresce e li segue fino all'università, dove le rispettive differenze incrinano fatalmente la superficie del sentimento. Inizia così una vertiginosa discesa nell'abisso: di umiliazione in litigio, di rottura in rappacificazione, i due si sposano, si odiano, scendono a improponibili compromessi, si avvelenano l'esistenza, si lasciano. Ma l'amour fou che ha segnato a fuoco la loro giovinezza sarà per Till una condanna senza appello. Pubblicata nel 1963 in pieno socialismo reale, questa storia che tesse colpa e sentimenti fu presto soffocata dal clima austero del regime comunista. Postfazione di Péter Esterházy.