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× Subject Guerra mondiale 1939-1945

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Un autunno d'agosto
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Pini, Agnese <1985->

Un autunno d'agosto / Agnese Pini

Chiarelettere, 2023

Abstract: Estate 1944. Lungo la Linea gotica si consuma la parte più feroce della guerra in Italia, una serie di eccidi orribili per mano dei nazifascisti. A San Terenzo Monti, paese di poche centinaia di abitanti tra Liguria, Emilia e Toscana, vengono uccise senza pietà 159 persone, in prevalenza donne e bambini, l’esecuzione accompagnata dal suono di un organetto. Attraverso la storia della sua famiglia, con una scrittura intensa, viva e piena di grazia, una galleria di personaggi che diventano romanzeschi per la forza e l’umanità della narrazione, Agnese Pini ha scritto un grande romanzo civile, con il respiro universale dell’inchiesta-racconto che parla di noi e del presente. “Una storia così” dice l’autrice “lascia un segno indelebile nelle famiglie che l’hanno subita, e appartiene a tutti i sopravvissuti e ai figli dei sopravvissuti. È una storia di umanità e di amore perché, soprattutto nei momenti in cui vita e morte sono così vicine, l’umanità e l’amore escono più forti che mai. L’ho sentita raccontare fin da quando ero piccola: la raccontavano mia nonna, mia madre, mia zia (nella foto di copertina), ma per molto tempo ho pensato che fosse un capitolo ormai chiuso della storia d’Italia e della mia storia personale. Grazie anche al lavoro che faccio, ho capito invece che quel capitolo era tutt’altro che chiuso, che lì si nascondono gli istinti più inconfessabili di ciò che possiamo ancora essere. L’ho capito con la guerra in Ucraina, vedendo come certi orrori si perpetuino sempre identici al di là delle latitudini e degli anni. E l’ho capito perché nel nostro paese c’è un periodo, il ventennio fascista, che ancora non riusciamo a guardare con una memoria davvero condivisa. La storia raccontata in questo libro può diventare allora un’occasione per tornare a ciò che siamo stati con una consapevolezza nuova. Del resto la resistenza civile di un paese si può tenere viva solo restituendo verità e dignità al destino degli ultimi. Questo è un libro sugli ultimi ed è a loro che è dedicato, perché su di loro si è costruita l’ossatura forte e imperfetta di tutto il nostro presente, dunque anche del mio.”

Il guerriero di porcellana
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Malzieu, Mathias <1974->

Il guerriero di porcellana / Mathias Malzieu ; traduzione di Cinzia Poli

Feltrinelli, 2023

Abstract: Giugno 1944. Francia occupata. Il piccolo Mainou ha perso da poco la mamma, e ora rischia di perdere anche il padre. L'uomo, infatti, è stato richiamato al fronte e decide di mandare il figlio nella fattoria della nonna materna, in Lorena. Mainou ha solo nove anni, supera clandestinamente la linea di demarcazione, nascosto in un carro di fieno, e raggiunge la famiglia che ancora non conosce: la severa ma premurosa nonna, la bigotta zia Louise e lo zio Émile, un dandy di campagna, che spinge il nipote ad affidarsi al potere dell'immaginazione. Mainou trascorre gli ultimi mesi della guerra combattendo con le rigide regole necessarie a sfuggire ai nazisti e con il ricordo della madre. Tutto, nella fattoria, parla di lei e allora Mainou comincia a scriverle delle lettere e a esplorare i luoghi dove è cresciuta. Suoi speciali compagni di viaggio saranno la cicogna Marlene Dietrich e il riccio Jean Gabin, e una donna nascosta in soffitta che cela un segreto. "Il guerriero di porcellana" è una storia intima e autobiografica, in cui Malzieu con sensibilità e tenerezza ripercorre l'infanzia del padre, ritratto nel piccolo Mainou, in un momento storico di grande drammaticità. Il racconto intimo e tenero di una famiglia e del potere dell'immaginazione in tempo di guerra.

Dalla steppa russa ai lager nazisti
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Fedriga, Andrea Rico

Dalla steppa russa ai lager nazisti / Andrea Rico Fedriga

Esine : Tipografia Valgrigna, stampa 1991

Abstract: L'autore e' nato a Malegno

La ritirata
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Starritt, Alexander <1985->

La ritirata / Alexander Starritt ; traduzione di Luigi Maria Sponzilli

Guanda, 2021

Abstract: Il giovane Meissner ha diciannove anni quando, nel pieno della Seconda guerra mondiale, viene arruolato come artigliere nell'esercito della Wehrmacht e inviato sul fronte orientale. Molto tempo dopo, a più di novant'anni, fa i conti con il proprio passato scrivendo una lunga lettera al nipote, a cui non ha mai voluto parlare della sua esperienza in Russia. In queste pagine, trovate solo dopo la sua morte, il nonno risponde alla domanda che il nipote non ha osato rivolgergli: «Hai fatto delle cose terribili?». Con lucida onestà, Meissner racconta gli orrori che lui e i suoi compagni hanno visto ma anche compiuto, la paura e gli atti di coraggio, soffermandosi su pochi giorni alla fine del 1944, quando il suo reggimento, ormai allo sbando e certo della sconfitta, arretra in Polonia incalzato dall'Armata Rossa, fino alla reclusione in un campo di prigionia sovietico. Nel rievocare quei momenti di annientamento fisico, psicologico e morale, Meissner si chiede quali siano state le sue responsabilità in ciò che accadde e se avrebbe potuto agire diversamente. In conclusione, dove sia finita la sua umanità. E mentre cerca una risposta, apprendiamo dalle parole del nipote quale genere di persona sia diventato dopo la guerra... Un romanzo che affronta il tema del senso di colpa e della vergogna - individuale e collettiva - e di come si possa convivere con questi sentimenti. Nel tentativo di capire come sia stata possibile la complicità di un intero paese in una guerra così efferata, Alexander Starritt mostra quanto sia labile il confine tra giusto e sbagliato, fino a scardinare le nostre convinzioni più solide.

I giorni del tramonto
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Marchioni, Pietro <1915-2005>

I giorni del tramonto : diario di guerra del tenente alpino Pietro Marchioni : 1937-1945 / [a cura di] Lucia Zanotti, Pier Giorgio Sangiovanni

Ristampa anastatica dell'opera originale

Pro Loco di Ponte di Legno, 2017

Abstract: Diario di guerra del tenente alpino Pietro Marchioni, scritto dal 1937 al 1945. Dal fronte occidentale alla campagna greco-albanese, dalla tragica ritirata di Russia alla progionia in Germania, nove anni di drammatiche vicende quotidianamente trascritte dal tenente Marchioni su minuscole agende e pezzi di carta. Un "inedito" di straordinario valore storico ed umano, ma soprattutto un documento da lasciare alle giovani generazioni e a quanti credono che la guerra sia il peggiore cancro dell'umanità.

In cerca di guai
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Cowles, Virginia <1910-1983>

In cerca di guai : avventure di una reporter di guerra / Virginia Cowles ; traduzione dall'inglese di Marinella Magrí

Pozza, 2023

Abstract: Per la prima volta in Italia, il memoir della reporter di guerra Virginia Cowles, catapultata dalle pagine di gossip direttamente sui fronti di guerra dell’Europa degli anni Trenta. Nel 1938 Virginia Cowles, inesperta ventiseienne di Boston, sbarca in Spagna in piena guerra civile con cappello, abito su misura, giacca di pelliccia e tacchi alti, portando con sé una macchina per scrivere e una valigia con tre abiti di lana. Non ha alcuna esperienza come corrispondente di guerra, avendo scritto prevalentemente di cronaca mondana. Ha dalla sua, però, una curiosità e una determinazione tali da trasformarla in breve tempo in uno dei pochissimi reporter in grado di coprire la guerra civile da entrambi i fronti. Dimostrando una grande abilità nello scucire informazioni a chiunque, e una buona dose di quel tipico dono del giornalista di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, Virginia Cowles incontra tutti i personaggi chiave dell’epoca: a Norimberga partecipa a un tè in onore di Hitler, dove assiste alla bizzarra amicizia di lui con l’ereditiera Unity Mitford; a Roma intervista Mussolini a pochi giorni dall’invasione dell’Abissinia, sorbendosi la predica del duce sul diritto dell’Italia a possedere un impero; a Madrid pranza con Hemingway e diventa amica intima di Martha Gellhorn; con Churchill va a caccia di pesci rossi, viene invitata a vedere i suoi dipinti e accoglie le sue lamentele su Chamberlain. Cowles girerà in lungo e in largo in un’Europa sull’orlo della guerra, vedendo le luci oscurarsi in un paese dopo l’altro: dalla Polonia alla Romania, dalla Finlandia alla Francia, fino all’Inghilterra. Coraggiosa con leggerezza, pur correndo rischi pesantissimi, lascia dietro di sé una considerevole eredità: se oggi a corrispondere dalle zone di guerra ci sono tante donne quanti uomini, lo si deve proprio a figure come Virginia Cowles, che hanno aperto la strada. Pubblicato nel 1941, In cerca di guai divenne immediatamente un bestseller, ispirando intere generazioni. Con una stupefacente capacità di dipingere uno scenario e trascinarvi dentro il lettore, questo memoir restituisce l’indimenticabile ritratto di una donna disposta a correre qualsiasi tipo di rischio per raccontare la verità.

Il farmacista del ghetto di Cracovia
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Pankiewicz, Tadeusz <1908-1993>

Il farmacista del ghetto di Cracovia / Tadeusz Pankiewicz ; prefazione di Marcello Pezzetti ; traduzione di Irene Picchianti

UTET, 2016

Abstract: Quando in un quartiere periferico di Cracovia viene creato d'autorità il ghetto ebraico, il 3 marzo 1941, Tadeusz Pankiewicz ne diventa suo malgrado un abitante. Pur senza essere ebreo, infatti, gestisce l'unica farmacia del quartiere: contro ogni previsione e contro ogni logica di sopravvivenza, decide di rimanere e di tenere aperta la sua bottega, resistendo ai diversi tentativi di sgombero, agli ordini perentori di chiusura e trasferimento. Rimarrà anche quando il ghetto verrà diviso in due e in gran parte sfollato, quando diventerà sempre più difficile giustificare la necessità della sua presenza. Grazie a questa sua condizione anomala, coinvolto ed estraneo allo stesso tempo, Pankiewicz diventa una figura cardine del ghetto: si fa testimone delle brutalità del nazismo, fedele cronista dei fatti e silenzioso soccorritore, cercando in tutti i modi di salvare la vita e, quando impossibile, almeno la memoria delle migliaia di ebrei del ghetto di Cracovia. Mescolando il rigore della ricostruzione e la delicatezza del ricordo, Tadeusz Pankiewicz ci restituisce la sua versione di questa grande tragedia, raccogliendo le storie di chi ha subito impotente la "soluzione finale" e le storie di chi ha invece provato a reagire: i disperati tentativi di resistenza armata, la ricerca del cianuro di potassio come extrema ratio in caso di cattura, le fughe attraverso le fogne cittadine... "Il farmacista del ghetto di Cracovia" racconta tutta l'assurdità di un momento storico in cui il capriccio del caso decise il destino di molti, ma anche l'incredibile resilienza degli esseri umani di fronte all'orrore. Come dice un cliente a Pankiewicz: "Dottore, mi dica: come mai ci sono così pochi pazzi in giro dopo tutto quello che la gente ha dovuto sopportare? Possono le cellule grigie del nostro cervello reggere così tanto dolore?".

Il nostro calvario
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Fedriga, Andrea Rico

Il nostro calvario : dalle memorie di un alpino della 50. compagnia dell'Edolo : fronte russo, 1942-43 : prigionia Germania, 1943-45 / Andrea Rico Fedriga

[2. ed.]

Esine : Tipografia Valgrigna, stampa 1988

Abstract: Memorie di Andrea Rico Fedriga, alpino di Malegno, sulla campagna di Russia(1942-43) e sulla prigionia in Germania (1943-45)

Se riesso andar casa
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Rappo, Ottorino <1913->

Se riesso andar casa : memorie dell'artigliere Rappo Ottorino, classe 1913 / testo originale del diario scritta da Rappo Ottorino ; elaborazione lessicale e grafica del figlio Livio e del nipote Davide ; disegi di Giorgia Luccarini

[S.n., 2012?]

La mia avventura
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Gelfi, Salva <1925-2001>

La mia avventura : i giorni dell'angoscia e della gioia / Salva Gelfi ; a cura di Stefano Sandrinelli e Paolo Franco Comensoli

[S.n.], 2016

Abstract: Resoconto delle peripezie che l'autrice ha passato, tra il 1943 e il 1945 in Valle Camonica, quale staffetta del Comando della divisione partigiana Fiamme Verdi Tito Speri.

Per non dimenticare
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Cancelli, Angelo

Per non dimenticare : memorie di guerra di un artigliere alpino : 1940-1945 / Angelo Cancelli

Chiari : Nordpress, 2009

Abstract: Le testimonianze dirette, è noto, ancor più dei resoconti, delle cronache o dei documenti ufficiali sono la spina dorsale della storia. Questa è la storia narrata da un uomo che, non ancora ventenne, parte per le campagne militari che hanno coinvolto il nostro esercito durante il secondo conflitto mondiale: dalla Francia al fronte greco-albanese, fino alla campagna di Russia. La spedizione italiana in Russia coinvolse duecentocinquantamila italiani molti dei quali andarono a morire per rinverdire il sogno di Napoleone, modernamente interpretato da Mussolini e Hitler, nell'impero di Stalin. È un'opera ricca di spunti per lo specialista ma anche semplice e umana, per il lettore che cerca una importante storia di uomini. Dal 17 gennaio al 10 marzo 1943 Angelo Cancelli percorse 1635 chilometri, quasi tutti a piedi. Dice l'autore nel capitolo Ritirata di Russia: «[...]Continuavamo a camminare senza un attimo di tregua, in mezzo alla neve alta, con le membra ghiacciate e martoriate dalla tormenta, affamati e terrorizzati perché i russi erano dappertutto, ci attaccavano da più parti e cercavano di tagliarci la strada a tutti i costi, anche di notte [...]».

Il piccolo acrobata
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Gurême, Raymond <1925-> - Ligner, Isabelle <giornalista>

Il piccolo acrobata / Raymond Gureme ; con Isabelle Ligner ; traduzione di Sergio Baratto

Milano : Piemme, 2012

Abstract: Raymond ha imparato a stare in equilibrio prima ancora che a camminare. I suoi genitori, gitani francesi, erano circensi, e il pubblico impazziva per il numero del piccolo acrobata. Negli anni Trenta, quando la maggior parte dei suoi connazionali non sapeva né leggere né scrivere, viveva in case spoglie e non si spostava, Raymond aveva una carovana con l'acqua calda dai rubinetti, conosceva tutte le regioni e sapeva leggere. Suo padre aveva combattuto per la Francia durante la Grande Guerra, ed era grazie a lui che nelle località più sperdute erano arrivati i film di Charlot. Il mondo di Raymond finisce il 4 ottobre 1940, quando all'alba si presentano delle guardie che trascinano via lui e tutta la famiglia. Senza una spiegazione, come fossero delinquenti. Vengono portati in un autodromo, trasformato in centro di detenzione. Lì, insieme a centinaia di altri gitani, vengono privati dei loro averi e lasciati a patire fame, freddo, angherie. Costretti, pur denutriti e senza forze, a ripulire dalle erbacce la pista perché i tedeschi possano divertirsi a gareggiare. Ma il calvario è solo all'inizio. Raymond sarà deportato ai lavori forzati in Germania e vedrà da vicino la Shoah degli zingari, non meno feroce di quella riservata agli ebrei. Separato dai suoi, a soli quindici anni dovrà ricorrere alle doti di equilibrismo imparate da bambino per sopravvivere. E attingere al carattere ereditato dalla sua gente, che lo spinge a inseguire la libertà. Sempre e a qualunque costo.

Case di Viso
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Case di Viso : cronaca di una strage annunciata / a cura di Giancarlo Maculotti ; con prefazione di Mimmo Franzinelli e un'intervista inedita a Giovanni Antonioli

[Cividate Camuno : Circolo culturale Ghislandi], stampa 2003

Abstract: Testimonianze sull'eccidio avvenuto il 16 ottobre del 1944 a Case di Viso,localita' nel territorio di Pezzo frazione di Ponte di Legno

Se questa è una donna
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Álvarez, Mónica G. <1979->

Se questa è una donna : il racconto dell'altra faccia del male / Monica G. Alvarez ; traduzione di Franca Genta Bonelli

Piemme, 2016

Abstract: Umiliate, torturate, maltrattate, denutrite, annichilite dalla violenza, la fame e la paura, gli occhi vuoti e il grembo freddo, le prigioniere dei campi di concentramento e sterminio nazisti hanno strappato a Primo Levi il grido "Considerate se questa è una donna." Ma le recluse non erano le uniche donne in quegli inferni sulla terra. Benché i loro nomi siano meno noti di quelli dei loro sanguinari complici, come Mengele, Himmler, Goebbels, furono molte e non meno crudeli le donne che hanno lavorato nei campi e si sono applicate spesso con più accanimento degli uomini a infliggere torture e morte. Maria Mandel, la "bestia di Auschwitz", amava prendere a calci sul viso i prigionieri. Ilse Koch, la "cagna di Buchenwald", si faceva confezionare paralumi con la pelle tatuata delle sue vittime. Hermine Braunsteiner è responsabile di almeno 200.000 morti. E sono solo alcune. Non tutte erano povere, molte erano spose, madri, lavoratrici. Potevano scegliere. E hanno scelto deliberatamente il male. Per senso del dovere, per obbedienza, "per assaporare", come ha detto una di loro, "il potere, la superiorità, il diritto di decidere della vita e della morte delle detenute." Nessuna di loro si è pentita. Sulle atrocità commesse da queste donne su altre donne la storia è stata a lungo reticente, quasi imbarazzata. Chi dà la vita può scendere all'abiezione più pura senza esservi costretta? Nei ritratti di alcune di loro, la terribile risposta.

I fantasmi della Vojussa
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Aviani Fulvio, Guido <1966->

I fantasmi della Vojussa : fronte greco-albanese 1940-41 : gli alpini del Battaglione Cividale raccontano... / Guido Aviani Fulvio

Udine : Aviani, stampa 2000

Diari di guerra
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Orwell, George <1903-1950>

Diari di guerra / George Orwell ; a cura di Guyda Armstrong ; traduzione di Alessandra Sora ; postfazione di Bernard Crick

Milano : Mondadori, 2007

Abstract: Questo volume offre al pubblico italiano tre inediti di George Orwell: i Diari di guerra, il celebre saggio Il leone e l'unicorno e le appassionate Lettere da Londra, scritte per la rivista socialista americana Partisan Review. Meno noti rispetto allle opere narrative, questi scritti ci consegnano una testimonianza unica di uno dei momenti più difficili della storia d'Inghilterra e del mondo intero. Scritti a partire dal maggio 1940, con la capitolazione della Francia di fronte all'avanzata dell'esercito nazista, descrivono la lotta quotidiana della popolazione civile inglese contro le privazioni e i pericoli, le tensioni e i sospetti, la tragedia dei bombardamenti, le folle di profughi ebrei che cercano rifugio nella metropolitana, il cibo razionato. Con alcune inaspettate pagine dedicate all'Italia e agli italiani che vivevano nel Regno Unito (diventati veri e propri paria dopo l'entrata in guerra di Mussolini), Orwell offre al lettore di oggi una serie di acute, illuminanti, spietatamente lucide riflessioni sulla sua epoca e sulle tragedie belliche di ogni tempo.

Io, prigioniero in Russia
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Di Michele, Vincenzo <1962->

Io, prigioniero in Russia : dal diario di Alfonso Di Michele : un alpino della Divisione Julia, Battaglione L'Aquila : il racconto di un reduce della Seconda guerra mondiale sul fronte russo, di quella che fu definita "la campagna militare più sanguinosa della storia mondiale" / Vincenzo Di Michele

[S.n.], 2021

Abstract: Un alpino della Divisione Julia, Battaglione L’Aquila. Il racconto di un reduce della Seconda Guerra Mondiale sul fronte russo, di quella che è stata definita ‘la campagna militare più sanguinosa della storia mondiale’. Nel 1942, a soli venti anni, un ragazzo abruzzese di Intermesoli, frazione di Pietracamela in provincia di Teramo, un piccolo paese alle pendici del Gran Sasso, viene sradicato dalla propria terra e mandato a combattere in prima linea sul fronte russo. Nel corso di un’imponente e travolgente offensiva da parte dei Sovietici, diviene loro prigioniero. Dal Campo di Concentramento di Tambov, all’Ospedale di Bravoja, fino ai Campi di lavoro del cotone di Taskent in Kazakhstan, è riassunta la sofferenza di questo giovane alpino e di migliaia di altri prigionieri. Infine, dopo quasi quattro anni, il difficile ritorno a casa.

Tutto per l'Italia
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Pivetta, Sergio

Tutto per l'Italia : diario di un alpino del Battaglione "Piemonte", 1943-1945 / Sergio Pivetta ; prefazione di Luigi Morena

Milano : Mursia, 2011

Abstract: Il sergente Pivetta aveva ventun anni quando, come alpino del Battaglione Piemonte, costituito dopo l'armistizio e inquadrato nell'esercito del Regno del Sud, si ritrovò a combattere la guerra di Liberazione a fianco delle truppe anglo-americane. Le operazioni a cui partecipò sulle montagne molisane e abruzzesi dell'Appennino e sulle colline marchigiane ed emiliane erano sicuramente meno tragiche rispetto a quelle del fronte russo e greco-albanese, con disponibilità di mezzi e con i soli rischi della battaglia, senza quelli di fame e freddo. Tuttavia, gli alpini del Piemonte furono messi a dura prova da ripide pareti rocciose e scoscesi canaloni ghiacciati, con il nemico sopra la testa asserragliato in rifugi in caverna sicuri e attrezzati. Il battaglione dimostrò coraggio e attaccamento alla Patria, dalla conquista di Monte Marrone (fronte di Cassino), baluardo ritenuto inespugnabile dai tedeschi e inattaccabile dagli Alleati, alla liberazione di Jesi, al vittorioso combattimento di quota 363 in Val d'Idice (fronte di Bologna). Questo libro ripropone il diario di guerra che il giovane alpino ha scritto, giorno per giorno, in tenda, a lume di candela o sotto le stelle, più spesso sotto il sole, tra un combattimento e l'altro, raccontando sei mesi in prima linea, tra il marzo e il settembre del 1944.

Storie di alpini e di muli
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Bruno, Giuseppe, generale

Storie di alpini e di muli : dalle Alpi al Don / Giuseppe Bruno

Cuneo : L' arciere, copyr. 1983

Vengo dalla Siberia
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Silva, Carlo

Vengo dalla Siberia : diario di prigionia / Carlo Silva

Milano : Bietti, 1973