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Iliade / Omero ; a cura di Maria Grazia Ciani ; commento di Elisa Avezzù
Marsilio, 2016
Abstract: Ambientato ai tempi della guerra di Troia, narra gli eventi accaduti nei cinquantuno giorni dell'ultimo anno di guerra, in cui l'ira di Achille è l'argomento centrale del poema.
Antigone ; Edipo re / Sofocle ; traduzione e note di Franco Ferrari ; prefazione di Eva Cantarella
Milano : BUR : Corriere della sera, 2012
Abstract: Un cadavere putrescente su cui uccelli e cani banchettano. Una lotta mortale intorno al destino di questo corpo. Uno scontro sulla legge e sulla giustizia, sull'ordine e sull'obbedienza. Antigone contro Creonte. Il teatro di Sofocle ha consegnato alla tradizione occidentale un nodo tragico infinitamente riattraversato e interrogato, dall'antichità ai traumi del secolo breve. Ma che cosa ricorre effettivamente sulla scena? Quali problemi e insieme quali fraintendimenti risuonano a partire dall'antico duello verbale?
Nuova ed. riv
Roma : Laterza, 1999
Abstract: Ricordate il mito della caverna, l'uomo che si libera dalle catene del conformismo, oppure la metafora dell'auriga, del cavallo nero e del cavallo bianco, utilizzata per spiegare la tripartizione dell'anima; o ancora l'importanza del filosofo in una società perfetta o le prime riflessioni sull'eguaglianza tra gli uomini e sul comunismo? Repubblica è l'opera di Platone che più ha influenzato la politologia e il pensiero moderno, che più ha infiammato studiosi e statisti di ogni epoca. Una sorta di summa nella quale il filosofo, deluso dalla politica ateniese del tempo, si rifugia in un'analisi sullo Stato ideale e sui valori che muovono la società, sulle gerarchie che dovrebbero guidarla e sul rapporto tra le esigenze del singolo e il bene comune. Repubblica resta un'opera indispensabile per chiunque voglia conoscere le radici dei concetti di democrazia, oligarchia e tirannia, la genesi dello Stato come forma collettiva di organizzazione e, sfidando la natura transitoria dell'essere umano, comprendere le ragioni più profonde del suo essere.
4. ed
[Milano : Rizzoli], 2004
Abstract: La vicenda della distruzione di Troia da parte degli Achei è riportata attraverso gli occhi delle donne. Gli uomini perdono la vita in battaglia, ma alle donne spetta sorte forse peggiore: quella della schiavitù e della sottomissione ai capi dell'esercito avversario.
Abstract: Tutta l'Asia si muove per partecipare alla spedizione che il re di Persia, Serse, organizza contro Atene e la Grecia al fine di vendicare la sconfitta patita dal padre Dario. Del viaggio e dei popoli che lo compiono Erodoto fornisce una descrizione precisa e affascinante: dei luoghi, degli usi, dei costumi, dell'abbigliamento e degli armamenti delle diverse etnie. Per noi moderni, però, il centro del libro è la battaglia delle Termopili nell'estate del 480 a.C, che per primo Erodoto descrisse e che da più di due millenni è impressa nella memoria collettiva: quando, come recita un'iscrizione riportata proprio dallo storico, in quel passo tra i monti, «un giorno, contro tre milioni combatterono quattromila uomini dal Peloponneso»; resistenza, tradimento, aggiramento, ferocia e valore, vittoria e sacrificio sino all'ultimo istante: «Alla maggior parte di loro» scrive Erodoto dei momenti finali, quando i quattromila sono ridotti a trecento spartani, «le lance si erano ormai spezzate, ed essi uccidevano i Persiani con le spade. E in questo scontro cade Leonida, dopo essersi rivelato uomo valorosissimo e, intorno a lui, altri illustri Spartiati». I Greci indietreggiano verso la parte stretta della strada e vanno ad attestarsi su una collina: «Questa collina si trova all'ingresso del passo, dove ora è collocato il leone di pietra in onore di Leonida. E qui, i barbari li seppellirono con i dardi, mentre si difendevano con le spade - quelli che ancora le avevano -, con le mani e con i denti, alcuni, inseguendoli di fronte e demolendo il muro di difesa, altri, circondandoli tutto intorno da tutte le parti». Lo scontro tra Greci e Persiani deflagra in tutta la sua portata: è uno scontro tra civiltà, tra ideali opposti gli uni agli altri.
Lettera sulla felicità / Epicuro ; a cura di Angelo Pellegrino
Torino : Einaudi, 2012
Abstract: L'uomo che vive con l'animo sereno è paragonato da Epicuro a colui che, al sicuro sulla terraferma, osserva con distacco il mare in tempesta. Questa è l'immagine epicurea della felicità, che ben rappresenta quale sia lo scopo ultimo della filosofia: procurare piacere all'uomo, allontanandolo dal mare in tempesta delle false ansie, dei timori e dei cattivi pensieri e, soprattutto, distogliendolo dalle acque agitate dei desideri irrealizzabili. Per afferrare il vero piacere, quello che porta alla felicità, non servono infatti chissà quali ricchezze: basta imparare ad allontanare la sofferenza e vivere del necessario. Saremo così liberi dai falsi bisogni, felici di ciò che abbiamo, capaci di affrontare la sorte e, nel caso arrivi di più, pronti ad apprezzarlo. La traduzione di Angelo Pellegrino, condotta con rigore filologico, è accompagnata da una puntuale introduzione che ricostruisce la figura di Epicuro e il significato della sua opera e da altri celebri testi epicurei, che sono stati sovente ripresi anche dalla mistica cristiana: le Massime Capitali, il Gnomologium Vaticanum Epicureum e la Vita di Epicuro.
Mondadori libri, 2019
Abstract: Figura demoniaca di maga barbara e crudele, Medea è uno dei personaggi più noti, estremi e coinvolgenti del teatro antico. Lucida e determinata nel compiere una vendetta atroce, l'assassinio dei figli, che la colpirà con violenza devastante, Medea appare perfettamente consapevole delle conseguenze del suo gesto estremo. Ma alla tensione emotiva (capisco quali dolori dovrò sostenere, ma più forte dei miei propositi è la passione) si unisce un'assoluta autonomia intellettuale, fino ad allora sconosciuta in una donna nel mondo greco. Nella sua introduzione Vincenzo Di Benedetto mette in luce la modernità di questa tragedia e spiega la dura polemica dell'autore contro la società ateniese di quegli anni.
Fedro / Platone ; a cura di Giovanni Reale ; testo critico di John Burnet
[Milano] : Fondazione Lorenzo Valla : A. Mondadori, 1998
Abstract: Nel Fedro l'incontro casuale tra Socrate e Fedro, un giovane che ama i discorsi, dà luogo ad un dialogo in cui viene enunciata la teoria più celebre della filosofia occidentale: quella del Mondo delle Idee. Con quest'opera Platone ha forse scritto il suo capolavoro. Introduzione, traduzione e commento sono di Giovanni Reale, mentre il testo è quello dell'edizione curata da Burnet.
Eutifrone ; Apologia di Socrate ; Critone / Platone ; cure di Bruno Centrone e Angelica Taglia
Torino : Einaudi, 2010
Abstract: In una nuova traduzione e cura, i tre dialoghi platonici che affrontano il processo a Socrate. Atene 399 a. C.: Socrate, accusato di non credere agli dèi tradizionali, corrompere i giovani e di introdurre nuove divinità, viene processato pubblicamente. Platone, suo discepolo, che assiste al dibattimento, in questi tre dialoghi ne offre un resoconto. Nell'Eutifrone Socrate, in procinto di incontrare il magistrato responsabile della messa in stato di accusa, ingaggia con il sacerdote Eutifrone una discussione sulla definizione di pietà religiosa, mostrando l'esigenza di una concezione religiosa fondata sulla ricerca dialettico-filosofica del vero. L'Apologia di Socrate è, invece, la difesa appassionata da lui stesso pronunciata e rappresenta il contributo piú importante e rigoroso alla comprensione della personalità e alla trasmissione del pensiero del filosofo. Condannato alla pena capitale e rinchiuso in prigione in attesa di essere giustiziato, nel Critone Socrate rifiuta l'offerta di fuga fattagli dall'amico, richiamandosi ai suoi obblighi verso lo Stato: un torto può essere ripagato da un altro torto? La caratterizzazione psicologica dei protagonisti e la ricerca d'una verità che ha la sua legittimazione nel libero confronto di idee contrapposte, sono gli elementi culturali nuovi che contraddistinguono l'opera di Platone, che in questi tre dialoghi delinea non solo un ritratto individuale, ma l'immagine ideale del vero filosofo, votato all'esercizio della conoscenza.
Lisistrata / Aristofane ; traduzione e note di Guido Paduano ; prefazione di Eva Cantarella
Milano : BUR : Corriere della sera, 2012
Ed. [con] nuova traduzione
Milano : Garzanti, 1990
Abstract: Due tragedie forti, in cui la presenza degli dèi ha ormai solo una funzione di immagine-simbolo di valori immanenti nella vita dell'uomo, come la forza dell'eros e l'ideale della purezza. La protagonista di Ippolito, Fedra, e ancor più Medea sono tra i personaggi più drammatici del teatro d'ogni tempo: la tragedia è tutta interiore, il conflitto è dentro l'animo delle due straordinarie figure femminili, nello scontro tra le ragioni del cuore e della passione e la lucidità delle risoluzioni estreme portate a compimento.
Milano : A. Mondadori, 1996
Abstract: Scritta dopo la Poetica, la Retorica appartiene all'ultimo periodo della vita di Aristotele. Ci è stata tramandata in tre libri che l'antico dossografo, Diogene Laerzio, ricorda separatamente. I primi due libri hanno per oggetto generale l'argomentazione, mentre il terzo prende forma dalla composizione di due trattatelli, rispettivamente sullo stile (elocutio) e sull'ordine (dispostilo) delle parti del discorso. Riassumendone altrimenti i contenuti, il primo libro si potrebbe considerare il libro dell'oratore, il secondo il libro del pubblico, il terzo, infine, quello più vicino alle tematiche della retorica tradizionale, il libro della comunicazione. L'importanza attribuita nei primi due libri al ragionamento retorico, alle argomentazioni concepite dall'oratore (I libro) e recepite dall'uditorio (II libro), sta a indicare il contributo che Aristotele apporta alla retorica tradizionale, proponendo una retorica del ragionamento in luogo di quella della mozione degli affetti, una retorica di cui l'elocutio (lo stile) è ormai solo una parte e, certo, non la più importante.
[Milano : Bompiani], 2000
Abstract: Uno dei più celebri dialoghi platonici nel quale il filosofo mette in scena tutto ciò che i Greci hanno concepito in materia di eros. Nel Simposio si racconta di un banchetto organizzato per celebrare la vittoria che il poeta Agatone aveva riportato nell'agone tragico delle Lenee. I presenti, da Aristofane ad Alcibiade a Socrate, tengono a turno discorsi sulla natura di Eros e, nello sforzo di superarsi a vicenda in una sorta di gara, declinano la forma dell'encomio tradizionale in un climax drammatico in cui ogni discorso mette in risalto una tesi particolare: Eros come il più antico degli dèi (Fedro), il contrasto tra eros divino ed eros popolare (Pausania), l'eros come principio universale della natura (Erissimaco), l'eros come brama dell'uomo verso la sua metà perduta (Aristofane), Eros come il più giovane, il pili bello e il più eccellente degli dèi (Agatone). Infine Socrate, che non propone un suo discorso, ma riferisce quel che ha appreso dalla sacerdotessa Diotima di Mantinea, stabilendo un punto fondamentale, ma altrettanto ineluttabile: la natura carente dell'amore e dell'innamorato.
[Nuova ed.]
[Milano] : Garzanti, 2001
Abstract: L'Apologia di Socrate, il più celebre dei dialoghi platonici, e il Critone fanno parte dei dialoghi cosiddetti socratici, quelli cioè che rispecchiano il pensiero del grande maestro. Il primo espone l'autodifesa che Socrate pronunciò davanti al tribunale che lo aveva condannato a morte per empietà e corruzione dei giovani (forse per il suo insegnamento spregiudicato). Nel secondo dialogo, sul dovere di obbedire alle leggi, Socrate spiega il motivo per cui respinge il piano di fuga preparatogli dagli amici, esprimendo la convizione che l'errore che lo condanna a morte è degli uomini che hanno male inteso e applicato le leggi, non delle leggi.
4. ed
[Milano : Rizzoli], 2000
Abstract: I quindici brevi Dialoghi delle cortigiane sono forse l'opera più originale e curiosa di Luciano di Samosata. Servendosi di uno stile semplice e diretto, l'autore ritrae magistralmente il mondo equivoco delle cortigiane, con i suoi amori, le sue gelosie, i suoi interessi, le sue maldicenze. A differenza di altri scritti di Luciano, insieme alla consueta vena pungente e corrosiva, troviamo qui una particolare delicatezza nella descrizione dei caratteri e dei sentimenti, che oltre a rendere più realistici e credibili i personaggi dei vari dialoghi, contribuisce a fare di quest'opera un gioiello di equilibrio e grazia.
Gli uccelli / Aristofane ; introduzione, traduzione e note di Alessandro Grilli
[Milano : Rizzoli], 2006
Abstract: Mentre Atene è sconvolta da una ventata di giustizia di piazza, Pisetero ed Evelpide fuggono dalla città nella speranza di trovare l'antichissima città degli uccelli che, secondo il mito, in tempi remoti regnavano incontrastati sulla terra. Una città felice che però muterà in modo radicale, diventando un grottesco e deformato doppio di Atene quando in essa, su suggestione di Pisetero, verranno introdotte le leggi degli uomini.
Copyr. 2005
Teil von: Plutarchus <50-dopo il 120>. Vite / Plutarco ; introduzione di Adelmo Barigazzi
Abstract: Plutarco (46-119) scrittore eclettico e fecondo (gli sono attribuiti oltre duecento titoli) è conosciuto soprattutto per le sue biografie comparate (Vite) di celebri personaggi greci e romani con le quali ha esercitato un profondo influsso sull'origine e lo sviluppo della saggistica, della letteratura biografica e della storiografia. Questo volume presenta le biografie di Teseo e Romolo, Solone e Publicola, Temistocle e Camillo, Aristide e Catone, Cimone e Lucullo. Oltre al testo greco e alla traduzione italiana a fronte, il volume comprende articolate introduzioni a ogni singola Vita, puntuali note storiche e critiche e un ricco e aggiornato repertorio bibliografico.
Abstract: Attorno alle origini di Roma i popoli che l'hanno costruita, subita, accettata e disprezzata hanno creato una complessa, affascinante leggenda che l'opera inaugurata dalla Fondazione Valla intende ricostruire su basi nuove. Essa si articola in tre volumi e offre al lettore un'ampia raccolta di fonti (annalistiche, antiquarie e poetiche; da Esiodo ai Padri della Chiesa) divise per mitemi o unità mitiche fondamentali, e analizzate comparativamente alla ricerca dei motivi canonici fissati dalla tradizione e di una storiografia del mito confrontata con gli scavi archeologici. Sullo sfondo, alcune domande che ci intrigano. Come nascono i miti? Rispecchiano o no la realtà? E ancora, da dove vengono il nome di Roma e di Romolo? E lui, Romolo è davvero esistito? Nel primo volume, in particolare, si ripercorrono le vicende dell'amore tra Rea Silvia e Marte; della nascita dei gemelli Romolo e Remo, poi abbandonati e allevati dalla lupa; del conflitto tra i due per la fondazione della città e della conseguente uccisione di Remo.
[Milano : Rizzoli], 2003
Abstract: Plutarco, l'autore delle Vite parallele, era uno studioso dotato di un'incredibile versatilità e nei suoi scritti morali ha affrontato temi che spaziano dalla fisica alla letteratura, dalla religione all'arte della tavola, alla musica, mostrandosi informatissimo e rivelandosi una fonte preziosa per conoscere quello che era la vita nel I secolo d. C. In questo libro sono raccolti sette opuscoletti che dedicò a un ideale corso di igiene mentale: Sulla serenità dell'anima, Intorno alla virtù morale, Sul contenere l'ira, Sulla virtù e il vizio, È possibile insegnare la virtù?, Se siano peggiori le malattie dell'anima o quelle del corpo, Sulla loquacità.
12. ed
[Milano : Rizzoli], 1999