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Fondo Speciale donato dal Centro Italiano di Interlinguistica alla Biblioteca di Salò
A seguito del Seminario di Interlinguistica tenuto nella Biblioteca di Salò il 17 ottobre 2020 Il centro italiano di Interlinguistica ha donato un fondo speciale di libri in Esperanto. Tutti i documenti del fondo speciale sono catalogati e consultabili nel nostro catalogo on line.
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TEVA, [1988]
Abstract: Corso semplificato di lingua esperanto.
Pocket Books, 1992
Abstract: Il dizionario Klingon descrive la lingua Klingon: include pronuncia, grammatica e vocabolario.
Introduzione alla letteratura esperanto / Carlo Minnaja
Athenaeum edizioni universitarie, 2019
Abstract: Questo agile volume, che riprende il più sostanzioso (e in esperanto) "Historio de la esperanta literaturo" di C. Minnaja e G. Silfer, si offre come prima occasione in lingua italiana di avvicinarsi alla cultura che, attraverso la produzione letteraria, in 130 anni l'esperanto, lingua pianificata, di minoranza, ma certo non più negabile nella sua esistenza, ha prodotto e offerto al mondo.
Lazzaro Ludovico Zamenhof : antologia : le grandi personalità dell'UNESCO / Carlo Minnaja
Federazione esperantista italiana, 2009
Abstract: Lazzaro Ludovico Zamenhof, iniziatore della lingua esperanto, fu medico, giornalista, redattore, linguista, traduttore, oratore, filosofo, sociologo, attivista politico, organizzatore e poeta. La sua opera completa occupa oltre cinquanta volumi, ma è assai poco conosciuta, perché scritta principalmente in russo e in esperanto. L'antologia vuole proporre al pubblico italiano una sintesi del suo pensiero non limitandosi alla lingua, che pure è stata la sua iniziativa di maggiore successo. Alcune sue idee, come il Tribunale internazionale o gli Stati Uniti d'Europa, esposte durante la prima guerra mondiale, si sono rivelate profetiche.
Heroldo de esperanto, [1996]
Abstract: Manuale per l'apprendimento della lingua esperanto.
Bunta Esperanto Asocio, 2017
Abstract: Chi sono gli esperantisti? Perché scelgono di studiare l’esperanto? Per quali ragioni si accostano al movimento? Che cosa rappresenta per loro questa lingua? Quali valori veicola? Che posizione occupa nel loro repertorio linguistico? Ma soprattutto: l’esperanto è solo una lingua? E in che modo è tuttora connotato da aspetti ideologici? A tutte queste domande tenta di rispondere questo libro, presentando gli esiti di una ricerca sul campo svolta nella comunità esperantista. Fare sociolinguistica dell’esperanto è dunque possibile, anzi, è necessario, perché per troppo tempo la letteratura, anche specialistica, del fenomeno esperanto ha trascurato la fonte della vitalità di questa lingua: i suoi parlanti.
Plena ilustrita vortaro de esperanto : kun suplemento
represo de la tria eldono
Sennacieca asocio tutmonda, 1987 (stampa 1994)
Abstract: Dizionario illustrato di esperanto.
Se mi ne estus hebreo... una ricerca sulle origini dell'esperanto / Giorgio Silfer
Centro italiano di interlinguistica, 1986
Abstract: Testo sulle origini dell'esperanto e i suo rapporti con l'ebraismo, introduzione della conferenza "Ebraismo ed esperanto: lo sconosciuto vicino" (Milano, Centro sociale "Maurizio Levi", 12 febbraio 1986).
Edmond Privat : l'uomo e l'opera / Perla Martinelli
Centro Italiano di Interlinguistica, 2004
Abstract: Biografia di Edmond Privat, scrittore, giornalista ed esperantista svizzero.
Grañen Porrúa, 2019
Abstract: Breve storia della letteratura esperanto.
In quest'era omicida / Dante Bertolini
Pedrazzini, 1987
Abstract: Raccolta antologica di poesie originali in lingua esperanto trasposte in italiano e saggi critici.
Il poligrafo, 2007
Abstract: Il fenomeno "esperanto" ha ormai centoventi anni. Da una semplice grammatica uscita in russo nel 1887 si è sviluppata una lingua con una sua letteratura e un suo "popolo", che si è identificato spesso con un movimento a sfondo ideologico di tipo universalistico. Il problema di una lingua franca che metta tutti gli individui su un piano di parità rimane urgente nelle considerazioni delle istituzioni internazionali, con opzioni che spaziano dall’accettazione della supremazia di una lingua etnica al sostegno ad un idioma pianificato come l’esperanto, nel nome di una “democrazia linguistica” mondiale. In Italia, l’attività degli esperantisti, che viene ricostruita in questo saggio, ha conosciuto fasi alterne e si è scontrata molte volte con visioni e pregiudizi provenienti da sponde idelogiche contrapposte, ma ha anche saputo produrre una propria specifica cultura letteraria, con traduzioni ed elaborazioni originali.