Robin, 2023
Abstract: In un’assonnata valle lombarda, Pian d’Argento, un omicidio scuote gli animi dei cittadini. Il caso sembra chiaro come il sole, fino a quando sul luogo del delitto non giungono le telecamere di StudioSei. Un romanzo per tutti i fan di Astutillo Malgioglio e Debora Rosciani.
15 July 2024 at 10:45
Prendete il piglio rude e virile di Salvo Montalbano, oppure Rocco Schiavone con i suoi demoni interiori e il sarcasmo pungente, o ancora il fascino distaccato e sornione di Carlo Monterossi. Prendete anche il meglio delle capacità investigative di questi tre detective – nati dalla penna di alcuni fra i giallisti italiani di maggior successo e da cui sono state tratte serie televisive di tutto rispetto – e nell’approcciarvi alla lettura del libro di cui vi parlo…dimenticatevene.
Sì, perché Antonio Belafatti, il protagonista di “Il test della gallina” di Alessandro Domenighini, è quanto di più lontano dalla tipica figura del poliziotto (e dintorni) forte, coraggioso, amato dalle donne, spesso dal carattere bizzoso e insofferente alle regole, ma sempre e comunque dotato di spiccate doti di intuito e talento che gli consentono di risolvere i casi più intricati senza mai sfigurare e nell’ammirazione unanime.
È proprio questa lontananza da un cliché molto abusato a permettere ad Antonio Belafatti di conquistare il lettore, che non tarda a entrare in sintonia con questo poliziotto mite, pacifico, impacciato, legato alla famiglia, senza scheletri nell’armadio o un passato ingombrante alle spalle, senza macchie ma con molte paure, indifferente alle strategie carrieristiche e poco considerato da colleghi e superiori, oggettivamente privo di un acume eccelso alla cui mancanza cerca però di ovviare con impegno e buona volontà. E tanto basta, in un mondo in cui a vincere è troppo spesso chi sgomita o alza la voce più degli altri, a fare di lui un vincente. Perché sarà proprio il lato umano del protagonista, fatto di domande più che di risposte, che avrà modo di emergere in tutta la sua imperfezione portando alla scoperta del colpevole.
Trovate qui la recensione completa di Brescia si legge: https://www.bresciasilegge.it/il-test-della-gallina-alessandro-domenighini/
17 November 2024 at 23:25
L'esordiente Alessandro Domenighini ci dimostra ancora una volta, se ce ne fosse ancora bisogno, che un romanzo giallo può essere molto di più di un romanzo giallo, ma può costituire l'occasione per farci conoscere uno spicchio di realtà in più.
In questa storia, infatti, l'autore riesce benissimo a spingerci a guardare un attimino più in là degli stereotipi che abbiamo riguardo agli altri e su cui spesso ci adagiamo per comodità.
Tutto ciò con una leggerezza che fa spuntare il sorriso sulle labbra per tutta la lettura.
Innanzitutto il protagonista, l'ispettore Belafatti, è quantomai anticonvenzionale per il suo ruolo. Lontano dal modello del detective cervellotico a cui nulla sfugge, così come dal personaggio macho super efficiente e performante, pronto a inseguire i malviventi in fuga sui tetti delle case, l 'ispettore Belafatti è anzi la timidezza fatta persona.
Eroe per caso, come si scoprirà nel romanzo, non è di sicuro un James Bond che conquista le femmine con lo sguardo, quanto piuttosto la preda incredula e impacciata di donne che, loro sì, sanno davvero quello che vogliono.
Al di là dell'originale personaggio di Belafatti (impegnato nella storia ad indagare sull'omicidio di un'anziana signora), il romanzo offre un'ottica diversa anche su temi importanti come le malattie rare o l'immigrazione.
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