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Lo spartito - Eliana Zatti

Lavinia frequenta l’ultimo anno del Liceo Classico Arnaldo di Brescia. È ricca, brava a scuola, ha un fidanzato calciatore e tanti amici e amiche che la circondano. Vive in un attico del centro storico, i weekend li passa in barca sul Lago d’Iseo e la sua unica preoccupazione è l’imminente esame di maturità.

Leo è il classico compagno di classe che nessuno nota, seduto sempre in disparte, con una bici sgangherata, gli occhiali spessi e i capelli lunghi a mascherare, forse, una certa timidezza. Ma quando sta sul palcoscenico e le sue mani danzano sui tasti del pianoforte si trasforma. Anche se nessuno dei suoi compagni ancora lo sa.

Lavinia e Leo sono i protagonisti del romanzo d’esordio della bresciana Eliana Zatti “Lo spartito” (Bookabook, 2024), un libro breve rivolto principalmente agli adolescenti ma, perché no, anche agli adulti che vogliano rivivere i primi batticuori tra i banchi di scuola.

Trovate qui la recensione completa di Brescia si legge: https://www.bresciasilegge.it/lo-spartito-eliana-zatti/

Sincronicità - Daniela Caraffini

«L’ascolto è un arte, ed io l’ho appresa da mio padre. Occorre annullarsi come persona per potersi mettere in ascolto dell’altro. Bisogna scendere dal proprio piedistallo, azzerare i propri canoni, mettere a tacere i propri punti di vista, insomma, è necessario diventare un foglio bianco su cui lasciar disegnare all’interlocutore la propria idea.» (Sincronicità – Daniela Caraffini - p. - 209)

Uno dei temi principali di questo romanzo è descritto perfettamente nella citazione sopra riportata: ascoltare il prossimo, ascoltare chi abbiamo davanti. Che non vuol dire solamente aprire le orecchie e assorbire parole e discorsi, ma significa – soprattutto – mettersi nei panni di chi abbiamo davanti e provare a comprendere le motivazioni e le spinte personali che hanno portato a determinate scelte.

L’altro tema che permea questo libro, in tutte le oltre 300 pagine, è la fuga. La fuga da se stessi, dai propri problemi, dai propri incubi, fuggire da un passato ingombrante, scappare da decisioni prese che ora si vorrebbero cambiare. Correre via, ricominciare altrove.

Daniela Caraffini, bresciana di Gambara, dopo una vita trascorsa nel mondo della moda ha dato libero sfogo alla sua passione di raccontare storie. Cosa che fa in maniera eccelsa con “Sincronicità” (Tarantola Editore, 2024).

Trovate qui la recensione completa di Brescia si legge: https://www.bresciasilegge.it/sincronicita-daniela-caraffini/

The frozen boy - Guido Sgardoli

Il libro acquista già spessore dalla meravigliosa frase introduttiva tratta da “Padri e figli” di Turgenev.
Grande capacità narrativa che coinvolge e incuriosisce tra antefatti storici, colpo di scena fantascientifico ma sviluppo della vicenda che assume emozionanti risvolti umani, come quello del finale; al centro di tutto “ un ragazzino perbene che porta qualcosa nel cuore, come un segreto chiuso in un forziere del quale non possiede la chiave…”.
Come spesso capita, letteratura per ragazzi che ha molto da insegnare anche agli adulti: darsi sempre una seconda possibilità e usare al meglio il tempo che ci resta.

Il Cynar e i suoi fratelli

Non è solo la storia del Cynar. È parte di quel dopoguerra che conosciamo come il "miracolo italiano". È la storia del genio italico e se vorrete approfondire la biografia di uno dei tre fratelli Dalle Molle, Angelo, potrete conoscere un vero personaggio che forse potremmo definire-genio.

La casa dell'uva fragola - Pier Vittorio Buffa

Per me è stata una bella storia familiare iniziata dalla prima guerra mondiale. Ha fatto capire quanto possa essere importante avere una casa, la vera protagonista del libro, quanto è importante mantenere viva una eredità ricevuta e quanto lì ci si sente tranquilli e sereni.

Reels per giovani boomers - Fabrizio Duina e Fabri Fiacca

Non sapendo fare i reel, Fabrizio Duina, in arte Fabri Fiacca (come viene ben spiegato nel primo capitolo), ha deciso di scrivere un libro, ovvero di fare reels (ci tiene a scriverlo con la “s“ finale) in forma cartacea. “Reels per giovani boomers“ (Calibano Editore, 2024) è un esperimento letterario d’esordio dal sapore artistico, che si sviluppa in reels-capitoli su svariati argomenti. Ventisette in tutto, dove l’autore, quarantenne, ha potuto esprimere se stesso, attingendo al suo vissuto, in una forma più congeniale alla sua naturale, scarsa, inclinazione per le tecnologie digitali. Come nei veri reel, ogni capitolo ha la sua colonna sonora, il brano che il lettore dovrebbe ascoltare durante la lettura. Ovviamente secondo i gusti di Fabri Fiacca, ci sono soprattutto cantautori italiani: da Ligabue a Caparezza, da Cesare Cremonini a Lucio Battisti, ma anche Afterhours e Baustelle… Nel testo, poi, accanto a suggerimenti musicali, non mancano citazioni cinematografiche e film consigliati.

Vicende della sua vita personale sono così snocciolate in modo originale, scorrevole, rapido, digeribile, anche grazie al generale mood ironico. Talvolta un reel contiene anche una breve storia, un racconto nel racconto, o più aneddoti, comunque in coerenza narrativa con il contesto del capitolo. Altre volte, l’autore si rivolge in maniera così diretta e colloquiale al lettore da rendere in modo efficace, seppur cartaceo, l’effetto meta-cinema di quando un attore guarda in camera parlando fuori dal film.

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Tutti i fiori della mia estate - G. Anna

Matilde sa bene cosa vuole dalla sua vita, ha un buon fidanzato e una migliore amica che ama alla follia. Ma, in una calda giornata di agosto, la sua vita viene sconvolta dalla notizia della morte della madre: Petra, esperta botanica, che ha preferito amare le piante piuttosto che la figlia, abbandonandola e sparendo nel nulla per anni.

Matilde si trova costretta quindi a raggiungere Nardovino, un paese di montagna (il nome è di fantasia) abbarbicato fra i monti bresciani per i funerali. È proprio qui che i suoi piani vengono stravolti: la natura risveglia in lei emozioni soffocate e ricordi offuscati dalla rabbia. Matilde deve così affrontare il dolore per un lutto che la colpisce più duramente di quanto pensasse, affrontando un vero e proprio viaggio interiore, nel quale comprensione e accettazione, ma soprattutto amore, rappresentano le uniche bussole per orientarsi fra gli imprevedibili sentieri della vita. E, come se non bastasse, a destabilizzare l’equilibrio precario delle sue convinzioni, si intromette lo scorbutico e affascinante Eric, con il quale instaura inizialmente un rapporto di odio influenzato da pregiudizi che il tempo e la sincerità tramuteranno in qualcosa di più profondo e travolgente.

G. Anna è lo pseudonimo di Giada Guerreschi e Anna Pace: amiche e lettrici appassionate di viaggi e fiori, karaoke e gatti, credono nelle storie d’amore autentiche, senza però disdegnare i fantasy. “Tutti fiori della mia estate” (Piemme, 2024), il loro romanzo d’esordio, è una lettura ideale per giovani adulti alla ricerca di sé stessi e della propria identità.

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Le tre ghinee - Virginia Woolf

“Cosa possono fare le donne per prevenire la guerra?” Comincia tutto da qui, da questa (apparentemente) semplice domanda. E Virginia Woolf costruisce la sua risposta donando idealmente tre ghinee (una moneta d’oro inglese) a una causa diversa, secondo lei fondamentali per costruire un mondo più giusto e pacifico.

Ma cosa rappresentano le tre ghinee che danno il nome al titolo? La prima è destinata a sostenere l’istruzione delle donne (senza un’educazione di pari livello rispetto agli uomini, le donne non potranno mai avere una reale indipendenza né contribuire pienamente alla società); la seconda va a favore della creazione di una professione femminile indipendente (che si svincoli dal controllo economico maschile); la terza è donata a un’associazione che lotta per la pace (fondata su nuove istituzioni e valori alternativi).

Devo dire che questo testo mi ha sorpreso: mi aspettavo un saggio più simile ai suoi romanzi, forse più narrativo o intimo, mentre ho trovato un testo politico, strutturato come una lunga lettera riflessiva. In realtà, le sue tre ghinee non sono semplici offerte, ma simboli di un altro modo di pensare il potere e la libertà delle donne.

Mi ha colpito la lucidità con cui Woolf analizza i legami tra educazione, indipendenza economica femminile e la possibilità di prevenire la guerra, anche se a volte il tono - molto formale e ragionato - mi è sembrato meno coinvolgente di quello che speravo e un po’ troppo arzigogolato in lunghe digressioni.

Nonostante questo, la profondità e l’attualità delle idee di Woolf rimangono assolutamente straordinarie. Mi hanno lasciato un senso di ammirazione per il coraggio con cui vengono delineate. È un libro che chiede attenzione, ma che ripaga con spunti ancora potentissimi.