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La meraviglia è di tutti : corpi, città, architetture / Luca Molinari
Einaudi, 2023
Abstract: Un saggio appassionato sul significato della parola meraviglia nel mondo di oggi, sull'architettura, la città e il paesaggio come spazi da tornare a progettare, ascoltare e curare. La meraviglia è un'emozione capace di farci rallentare il passo, di far incespicare i nostri pensieri distratti per stimolarci a capire i luoghi che abitiamo. È il motore per costruire narrazioni comuni e forme di cura in un mondo che sta cambiando. L'architettura e il paesaggio sono stati da sempre affiancati a questo sentimento. I grandi monumenti erano realizzati per destare stupore e incutere timore, per sfidare il divino oppure per costruire un'eternità che immortalasse i suoi committenti; ma anche per contribuire alla sedimentazione di una memoria condivisa. Tuttavia l'architettura vive oggi una profonda crisi di contenuto. Il significato «pieno», tridimensionale, di meraviglia è stato soppiantato da una sua versione piatta e scolorita, dalla ricerca di uno stupore immediato. È nata così la città dei grandi centri commerciali, delle torri che bucano il cielo, dove il cittadino-consumatore vive senza alcuna consapevolezza. Molinari ci invita invece a immaginare opere con una qualità formale radicale e spiazzante, capaci di dare identità agli spazi in cui viviamo senza assecondare il narcisismo dell'archistar di turno. Un invito a tornare a osservare i luoghi con nuova attenzione, e a guardare al progetto come forma collettiva di cura delle città e del paesaggio, per affrontare le sfide di cambiamento che questo tempo sta proponendo.
Electa, 2021
Abstract: L'apertura del nuovo ADI Design Museum diventa occasione per celebrare il patrimonio che ha generato il mondo di oggetti e simboli attraverso cui oggi raccontiamo il genio italiano nell'ambito del design, della grafica e dell'architettura. Il Premio Compasso d'Oro alla Carriera rappresenta aziende, istituzioni, autori e prodotti. L'obiettivo è quello di rendere omaggio ai migliori nomi del design italiano del Novecento e sottolineare la loro azione teorica, visionaria e sociale. La mostra, che apre al pubblico il 26 maggio e di cui questo volume costituisce il catalogo, racconta l'Italia del design da un duplice punto di vista: trasversale e democratico. Onora la storia del professionismo colto italiano e del più nobile dei premi per il design ma è allo stesso tempo un'occasione per fissare una virtuosa istantanea dello stato dell'arte della grafica italiana contemporanea. La scelta curatoriale ha previsto il coinvolgimento di grandi nomi dell'ADI Design Index, insieme a una selezione attenta della giovane generazione di designer. Ciascun protagonista ha elaborato, interpretato e tradotto un Compasso d'Oro alla Carriera, in assoluta libertà d'espressione, generando un'operazione corale ed eterogenea composta da disegni, illustrazioni, collage e manifesti tipografici. I contenuti e i filoni narrativi sono trascritti in maniera fedele alla visione del Compasso di riferimento oppure reinterpretati e sovvertiti con sottile ironia. Attraverso quest'esposizione ADI conferma il suo ruolo istituzionale e comunitario di memoria attiva per la difesa e la conoscenza del patrimonio del Disegno Industriale italiano, diventando luogo d'incontro e dialogo tra la contemporaneità e i suoi maestri.
Le case che siamo / Luca Molinari
Nuova ed. ampliata
Nottetempo, 2020
Abstract: Che cosa hanno in comune le casette dei Tre Porcellini e il Cabanon di Le Corbusier? E Casa Farnsworth - la casa trasparente - costruita da Mies van der Rohe per una donna molto amata e gli studi del Grande Fratello? La casa è ancora il primo bene che ci fa proprietari o il giovane sogno borghese è finito insieme al boom? Qual è la forma delle case nell'epoca della sharing economy e della riproducibilità architettonica imposta dalle emergenze di guerra e dalle migrazioni? Che cosa ha cambiato l'Ikea nel nostro modo di immaginare non solo lo spazio, ma la vita? Con una lingua puntuale e accogliente che comincia col racconto di una casa vera (nella quale si può entrare) e arriva allo spazio, anche politico, da abitare e da ridiscutere, Luca Molinari racconta che tipo di casa siamo e siamo stati e che casa dovremmo o potremmo essere, e soprattutto dice perché senza casa non c'è architettura.
Forma, 2020
Abstract: Dopo aver analizzato il fenomeno della progettazione di cantine architettonicamente suggestive lungo il territorio italiano, Luca Molinari indaga il bisogno del settore vinicolo di tutto il mondo di comunicare con un pubblico sempre più esigente e capace di viaggiare per esperire direttamente i luoghi del vino. La rinascita del mercato internazionale enologico dagli anni ottanta del secolo scorso ha portato alla fioritura di nuove cantine e di opere in cui la questione del marchio, combinato alla firma prestigiosa di un grande architetto, diventava più importante del prodotto stesso e di tutto il sistema produttivo che lo generava. Oggi una nuova generazione di produttori vinicoli e agricoltori sono tornati alla terra con spirito e consapevolezza diversa dai tempi passati, commissionando opere di grande qualità con una forte attenzione alla dimensione di sostenibilità diffusa. Il volume, attraverso una selezione di circa 40 cantine realizzate dal 2000 ai giorni nostri, descrive gli impianti vinicoli che grazie alla loro architettura, bellezza e funzionalità, raccontano la cultura del vino in modo eccellente. Grandi firme dell'architettura contemporanea vi faranno scoprire come vino e architettura possano essere in perfetta sinergia.
BeccoGiallo, 2019
Abstract: Quando un'architettura è felice? Quando è abitata felicemente dai suoi abitanti. L’architettura nasce nella storia dell’uomo prima come riparo e quindi come casa; luogo caldo, domestico, accogliente che abbatte le distanze e trasforma lo spazio in un momento fisico da condividere e in cui sentirsi protetti. Poi le case divennero città e le città, metropoli. La felicità diventa allora una chimera da cercare con fatica o da nascondere agli altri per paura di perderla immediatamente. Ma probabilmente una delle soluzioni a megalopoli abitate da milioni di persone indaffarate e spesso infelici è quello di chiedere all’architettura di dare forma a luoghi in cui sia bello stare, fermarsi e incontrarsi per produrre futuro condiviso. In un mondo che erige muri sempre più alti ed esclusivi l’architettura ha il dovere e la responsabilità di creare luoghi pieni di colore, domesticità, accoglienza che riducano le diffidenze e differenze. In questo libro trovate alcune storie di architetture “felici” all’altezza di bambina, dei suoi occhi pieni di stupore e curiosità, futura abitante e costruttrice di futuri migliori di quelli che attraversiamo oggi. L’architettura deve continuare ad essere “sostanza di cose sperate”, ma è anche un seme sognato e coltivato per offrire ombra, pace e rifugio a tutti coloro che verranno dopo di noi. Un viaggio verso il futuro parlando e mostrando opere di grandi maestri dell'architettura contemporanea capaci di parlare di felicità.
Una panchina a Manhattan : nuove geografie dell'arte / Anna Ottani Cavina
Adelphi, 2019
Abstract: Anche se lo abbiamo quasi dimenticato, c'è stato un tempo in cui le grandi esposizioni internazionali riscrivevano la mappa (e rivoluzionavano la conoscenza) del mondo dell'arte, rivelando universi visivi fin lì nascosti, scatenando passioni e polemiche, ma alla fine guidando, molto più della critica o dell'accademia, le evoluzioni del gusto. Succedeva cioè che, al di fuori di qualsiasi canone, le mostre di quegli anni assegnassero all'improvviso ruoli da protagonista ad attori - Bramantino e Liotard, Pietro da Rimini e La Tour, Audubon e Wright of Derby - fin lì rassegnati a una vita da spalla, se non da comparsa. Così in questo libro, che raccoglie le cronache scritte in diretta il giorno della vernice, e a volte da città o sedi improbabili, Anna Ottani Cavina tenta di ricostruire, con la massima fedeltà possibile, non solo il significato e le conseguenze di quelle proposte eterodosse, ma anche il loro effetto collaterale forse più importante e duraturo: l'emozione della scoperta.
Marsilio, 2018
Abstract: Italiana vuole celebrare la moda italiana nel periodo cruciale dal 1971 al 2001 e raccontarla, evidenziando la progressiva messa a fuoco e affermazione di un sistema italiano della moda in quella grande stagione del Made in Italy che sancisce il ruolo da protagonista dell'Italian lifestyle nel mondo. Il volume realizzato in occasione della mostra racconta la moda italiana quale fenomeno policentrico alimentato da saperi e intelligenze diversi, con un importante apparato di immagini nate per le riviste, ma anche frutto della collaborazione con i designer, saggi inediti che approfondiscono i temi meno conosciuti e un'antologia di testi già pubblicati da autori italiani negli anni presi in esame.
Forma, 2017
Abstract: Il volume, con una selezione di 28 cantine distribuite su tutto il territorio italiano, si propone di indagare le peculiarità di ogni singola costruzione stabilendo e mettendo in evidenza le connessioni che intercorrono fra l'opera architettonica e il suo funzionamento all'interno del tessuto agricolo. Una sezione a carattere enologico approfondisce il tema della produzione per ognuna delle cantine trattate, indagando le caratteristiche e le proprietà organolettiche del vino, offrendo importanti spunti per successivi approfondimenti.
Fare luce = Shedding light / a cura di = edited by Beppe Finessi
Corraini, 2017
Abstract: Il volume Fare Luce, curato da Beppe Finessi e realizzato in collaborazione con Foscarini, raccoglie progetti che parlano di luce grazie a contributi critici di qualità, una ricca documentazione iconografica e contributi artistici esclusivi. Secondo lo stile curatoriale "alla Inventario", Fare Luce è un libro che racconta una storia molto trasversale, in cui diverse discipline della creatività permettono di presentare i lavori dei migliori autori internazionali che hanno provato, riuscendoci, a mostrare le qualità uniche della luce. Architettura, design, arte, grafica, fotografia e la luce, come strumento e come sperimentazione, come riflessione e come emozione in oltre 300 opere.
Il falso specchio della realtà / a cura di Anna Ottani Cavina, Mauro Natale
Fondazione Federico Zeri : Allemandi, 2017
Abstract: Il complesso e affascinante tema del 'falso' è stato oggetto di molte ricerche di Federico Zeri. Nella sua lunga carriera di studioso e connoisseur, Zeri ha infatti denunciato casi di falsificazione e clamorosi scandali. Partendo dalle sue geniali intuizioni, il volume allarga la prospettiva con contributi scelti, che affrontano il falso secondo angolazioni inedite a volte spiazzanti, pur nella fedeltà all’ambito storico, letterario e più strettamente storico-artistico.
In posa : modelle italiane dagli anni Cinquanta a oggi / Gabriele Monti
Marsilio, 2016
Abstract: Isabella Albonico, Bianca Baiti, Benedetta Barzini, Monica Bellucci, Mariacarla Boscono, Carla Bruni. Simonetta Gianfelici, Elsa Martinelli, Mariolina Parolini, Loredana Pavone. Mirella Petteni, Isabella Rossellini, Marina Schiano, Isa Stoppi. Alberta Tiburzi. Nomi rigorosamente in ordine alfabetico, non cronologico. Sono alcune delle più importanti e carismatiche modelle italiane della seconda metà del ventesimo secolo, e dell'inizio del ventunesimo, protagoniste sulla stampa di moda di tutto il mondo. Questo libro ricostruisce parte delle loro storie, e riflette sui processi di messa a punto della professione di modella in Italia, sul ruolo giocato dalle modelle italiane nel sistema internazionale della moda, e sul loro contributo nel definirne e precisarne la cultura visuale e le sue evoluzioni.
Le case che siamo / Luca Molinari
Nottetempo, 2016
Abstract: Che cosa hanno in comune le casette dei Tre Porcellini e il Cabanon di Le Corbusier? E Casa Farnsworth - la casa trasparente - costruita da Mies van der Rohe per una donna molto amata e gli studi del Grande Fratello? La casa è ancora il primo bene che ci fa proprietari o il giovane sogno borghese è finito insieme al boom? Qual è la forma delle case nell'epoca della sharing economy e della riproducibilità architettonica imposta dalle emergenze di guerra e dalle migrazioni? Che cosa ha cambiato l'Ikea nel nostro modo di immaginare non solo lo spazio, ma la vita? Con una lingua puntuale e accogliente che comincia col racconto di una casa vera (nella quale si può entrare) e arriva allo spazio, anche politico, da abitare e da ridiscutere, Luca Molinari racconta che tipo di casa siamo e siamo stati e che casa dovremmo o potremmo essere, e soprattutto dice perché senza casa non c'è architettura.
Luca Molinari racconta Renzo Piano : artigianalità e tecnologia
La Repubblica-L'Espresso, 2015
Abstract: L'opera di Renzo Piano
Luca Molinari racconta Norman Foster : lo sperimentalismo high tech
La Repubblica-L'Espresso, 2015
Abstract: L'opera di Norman Foster
Luca Molinari racconta Le Corbusier : l'architettura dell'era moderna
La Repubblica-L'Espresso, 2015
Terre senz'ombra : l'Italia dipinta / Anna Ottani Cavina
Adelphi, 2015
Abstract: Per lungo tempo la storia è stata raccontata così: fra Sei e Ottocento, gli artisti europei arrivavano (più o meno obbligatoriamente) in Italia, dove a contatto con un paesaggio ancora simile all'Arcadia, e con le maestose rovine della civiltà classica, trovavano il senso di un mestiere che avrebbero poi passato il resto della vita a perfezionare. Di questa parabola fin troppo lineare il nuovo libro di Anna Ottani Cavina costituisce una variante piena di scoperte e di sorprese. È vero, sostiene Ottani Cavina in questa sua arringa magnificamente illustrata, gli artisti del Nord in Italia trovavano qualcosa, come la luce, cui gli studi non li avevano preparati; e, anche questo è vero, il trauma culturale e visivo li portava a modificare i loro stessi strumenti, l’uso che ne facevano: a esasperare il disegno, ad esempio, oppure, in una gran quantità di casi, ad abbandonarlo del tutto. Ma in questo modo non lavoravano a una replica fedele di quanto avevano visto, e vissuto: piuttosto, uno schizzo alla volta, una tela dopo l'altra, Poussin, Thomas Jones, Granet e molti altri cominciavano in realtà a costruire quasi dal nulla quel luogo dell'immaginazione e della memoria che da allora tutti noi, credendo di conoscerlo da sempre, chiamiamo Italia.
BeccoGiallo, 2015
Abstract: Decenni di irresponsabilità e malaffare hanno intossicato il nostro paesaggio e consumato risorse vitali. Ora abbiamo un mondo da bonificare e ripensare insieme: non resta che rimboccarci le maniche e lavorare, cambiando definitivamente il nostro punto di vista sull'architettura e sul territorio.
Architettura : movimenti e tendenze dal XIX secolo a oggi / a cura di Luca Molinari
Skira, 2015
Skira, 2015
Abstract: Il Padiglione Italia a Expo Milano 2015 non è concepito per vivere nel breve intervallo dell’evento espositivo, ma come un’opera permanente, visionaria per design e innovazione; cuore e simbolo di un evento internazionale e dell’Italia che guarda al futuro con fiducia e orgoglio, l’orgoglio di essere italiani e di aver vinto questa importante sfida… Il Padiglione Italia è stato immaginato e progettato come luogo in grado di rappresentare un intero Paese attraverso l’idea del “saper fare” Italiano, raccontando in maniera inedita le nostre eccellenze culturali, paesaggistiche e produttive. L'edificio rimarrà infatti traccia permanente lasciata in eredità dall’esperienza di Expo Milano 2015, e questo volume intende raccontarne la storia, l’evoluzione fisica e la complessa gestione sino alla sua realizzazione. Il Padiglione Italia è stato progettato dallo studio di architettura Nemesi con il gruppo Proger-BMS, che si è occupato della gestione complessiva del progetto oltre che della progettazione strutturale e impiantistica, e Livio de Santoli per la strategia ambientale ed energetica. La realizzazione dell’opera ha visto protagoniste quattro imprese italiane, Italcementi per la fornitura del cemento biodinamico utilizzato per la realizzazione della pelle ramificata di rivestimento, il General Contractor Italiana Costruzioni, Stahlbau Pichler per la costruzione della vela di copertura in acciaio e vetro, Styl-Comp per l’ingegnerizzazione, produzione e montaggio del rivestimento architettonico ramificato. Voci di un coro composito che hanno abbracciato le differenze e le complessità portando a termine un’opera in grado di interpretare il tema di Expo “Nutrire il Pianeta, Energia per la Vita” e, insieme, il disegno dello spazio pubblico, una grande piazza coperta in grado di riunire la comunità dei visitatori. Corredato di immagini spettacolari, il libro ospita le voci e i lavori delle realtà che hanno dato forma all’edificio, vero laboratorio sostenibile e tecnologico all’avanguardia, rappresentazione dell’industria più evoluta del sistema Italia.
Corraini, 2014
Abstract: La Casa Morbida si configura come una raccolta di opere e oggetti, tra tappeti che dimostrano una vitalità creativa inaspettata e arazzi che si trasformano in altro emergendo dalle pareti; tra tendaggi e rivestimenti che superano la tradizionali forme lineari, semplicemente decorate, per diventare anche oggetti funzionali, ed elementi imbottiti che non rimandano mai alle solite poltrone che abbiamo visto per anni; e, non ultimi, capi di abbigliamento che usciti dalle tipologie consolidate e strettamente merceologiche si avventurano verso nuovi prodotti ibridi, tra moda, arte e design. Un territorio vasto, anch'esso toccato dalle necessarie innovazioni tecnologiche del nostro tempo, ma soprattutto acceso da un rinnovato interesse per questi manufatti che possono contribuire, più di altri, a restituire l'idea di domesticità e di casa di cui tutti abbiamo necessità e piacere. Come per le mostre precedentemente curate da Beppe Finessi al Museo Poldi Pezzoli (Di vaso in fiore, Fare Lume e Intorno al libro), ognuna di queste opere verrà scelta tra quelle immaginate dai più significativi protagonisti della scena internazionale del design dei nostri anni, tra il regesto di alcuni grandi maestri, come Bruno Munari ed Ettore Sottsass, Vico Magistretti e Alessandro Mendini, e alcuni dei nuovi protagonisti della scena internazionale.