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La Resistenza delle donne / Benedetta Tobagi
Einaudi, 2025
Abstract: Le donne furono protagoniste della Resistenza: prestando assistenza, combattendo in prima persona, rischiando la vita. Una «metà della Storia» a lungo silenziata a cui Benedetta Tobagi ridà voce e volto, a partire dalle fotografie raccolte in decine di archivi. Ne viene fuori un inedito album di famiglia della Repubblica, in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le pagine che vedono protagoniste le donne. "La Resistenza delle donne" è dedicato «A tutte le antenate»: se fosse una mappa, alla fine ci sarebbe un grosso «Voi siete qui». Insieme alle domande: E tu, ora, cosa farai? Come raccoglierai questa eredità? La storia delle donne italiane ha nella Resistenza e nell'esperienza della guerra partigiana uno dei suoi punti nodali, forse il più importante. Benedetta Tobagi la ricostruisce facendo ricorso a tutti i suoi talenti: quello di storica, di intellettuale civile, di scrittrice. "La Resistenza delle donne" è prima di tutto un libro di storie, di traiettorie esistenziali, di tragedie, di speranze e rinascite, di vite. Da quella della «brava moglie» che decide di imbracciare le armi per affermare un'identità che vada oltre le etichette, alla ragazza che cerca (e trova) il riscatto da un'esistenza di miseria e violenza, da chi nell'aiuto ai combattenti vive una sorta di inedita maternità, a chi nella guerra cerca vendetta e chi invece si sente impegnata in una «guerra alla guerra», dalle studentesse che si imbarcano in una grande avventura (inclusa un'inedita libertà nel vivere il proprio corpo e a volte persino il sesso), alle lavoratrici per cui la lotta al fascismo è la naturale prosecuzione della lotta di classe. Tobagi racconta queste storie facendo parlare le fotografie che ha incontrato in decine di archivi storici. Ne viene fuori quasi un album di famiglia della Repubblica, ma in cui sono rimesse al loro posto le pagine strappate, o sminuite: le pagine che vedono protagoniste le donne. Un libro che possiede il rigore della ricostruzione storica, ma anche una straordinaria passione civile che fa muovere le vicende raccontate sullo sfondo dei problemi di oggi: qual è il ruolo delle donne, come affermare la propria identità in una società patriarcale, qual è l'intersezione tra libertà politiche, di classe e di genere, qual è il rapporto tra resistenza civile e armata, tra la scelta, o la necessità, di combattere e il desiderio di pace?
Le quattro jihad : lo scontro tra islam e Occidente da Napoleone a Hamas / Domenico Quirico
Rizzoli, 2025
Abstract: Nel luglio del 1798 l'esercito di Napoleone Bonaparte sbarca in Egitto. L'islam, fino ad allora forte e ricco, si trova a essere facile preda e scopre per la prima volta la potenza dell'Occidente. È in questo scenario che si consuma il primo episodio di jihad moderno: il giovane Soleyman El-Haleby, fervente fedele di Aleppo, assassina il generale Jean- Baptiste Kléber, lasciando un segno nella storia della guerra santa islamica. Da qui, fra emiri e briganti, profeti e assassini, la sfida sanguinosa tra Dio e il mondo continua nel Sudan di fine Ottocento, con il duello tra l'enigmatico Mahdi e il generale Gordon Pascià, simbolo stesso dell'imperialismo britannico; poi prosegue nelle lotte dei tuareg contro il colonialismo francese e italiano, e infine si misura con l'oggi: con al-Qaeda e Osama Bin Laden, il miliardario saudita che ha saputo trasformare il jihad in una vera e propria «multinazionale del terrore», l'Isis e la restaurazione del Regno di Dio attraverso i «demoniaci» strumenti della modernità - internet, comunicazione, armi - e Hamas, che porta nella guerra senza fine per la Palestina non più la rabbia di chi sogna uno stato, ma la micidiale idea della purificazione di ciò che considera l'ultima colonia dell'Occidente. Con uno stile avvincente e il rigore del gran- de giornalismo, Domenico Quirico intreccia eventi e personaggi in un viaggio nel cuore di tenebra dell'estremismo, e insieme demolisce la distinzione fra buoni e cattivi tracciata dalla propaganda dell'uomo bianco, la «banale sceneggiatura di un film in cui il nostro eroe, emblema di civiltà e progresso, si scontra con un fanatico assassino», dimostrando come la guerra santa, in tutte le sue declinazioni, sia stata e continui a essere una forza che modella il destino del mondo.
Kalashnikov : dal Vietnam a Gaza, in un'arma la storia del secolo crudele / Domenico Quirico
Ed. aggiornata
BUR, 2025
Abstract: «Questo non è un libro su un'arma. Questo è un libro sul Male», ci avverte Domenico Quirico e fin dalle prime righe spazza via ogni equivoco. Arrivati alla fine, del kalashnikov come arma non sapremo molto di più di quanto già sappiamo: tre chili scarsi di ferro e legno, lo può imbracciare chiunque, è capace di resistere a tutto - sabbia, fango, gelo, calure da deserto - e se si rompe bastano quaranta dollari per ricomprarne un altro. Del male, invece, quello che nasce con la Guerra fredda e arriva fino a noi, che fa soffrire, infligge violenza, si arroga il potere assoluto di dare la morte, conosceremo le tante forme. Di quel male che crea zone franche dove affermare che uccidere è permesso e a volte persino meritorio, il kalashnikov è lo strumento diabolicamente perfetto: così facile da usare che può trasformare anche un bambino in un killer, è l'arma che ha fatto più morti nella storia dell'umanità, che ha reso la violenza democratica, simbolo di rivolta, icona di tutte le guerre, mezzo per compiere massacri e genocidi, giocattolo crudele di combattenti di ogni sorta, guerriglieri, trafficanti, jihadisti, mafiosi, criminali sperimentati e giovani delinquenti in cerca di consacrazione. Per loro che si oppongono all'ordine del mondo è la morte, e non la vita, a rappresentare la vera certezza. Dal Mozambico a Gaza, passando per Somalia, Congo, Siria, Cecenia e Ucraina, Domenico Quirico, storico inviato di guerra dai fronti più pericolosi del pianeta, ci guida nel cuore nero della violenza, in quelle terre dove il fucile d'assalto sovietico distingue chi ha il potere da chi non ce l'ha, regola la facoltà di uccidere e il diritto di restare vivi, e mentre si fa strumento del male che vince sul bene cambia il corso della storia.
Feltrinelli Editore, 27/08/2024
Abstract: "Una pratica di amicizia, un palleggio fra amici": così Ginevra Bompiani definisce questo scambio in forma epistolare con lo psicoanalista Sarantis Thanopulos.Come nasce quest'occasione? Da un'idea fuggevole che, ci dice Bompiani, l'ha attraversata e poi, invece di fuggire, si è rintanata. L'idea è semplice come un'illuminazione, ed è che l'affetto sia una forma del pensiero.A partire da questa intuizione, semplice solo in apparenza, si dipana il dialogo di due menti che cercano di pensare insieme in modo diverso. E la domanda è: nella mente dell'infante, nasce prima il pensiero o l'affetto? E che cosa cambia in noi a seconda di come rispondiamo a questa domanda? Siamo di fronte a un universo di possibili risposte: ci sono quelle dettate dalla filosofia o dalla psicoanalisi, dal mito o dalle neuroscienze e le risposte suggerite da quella materia infuocata che è l'inconscio. E poi ci sono le risposte che i due amici con-tendenti costruiscono, una lettera dopo l'altra, ognuno con il suo stile, con il suo modo di pensare, ognuno ascoltando quello che pensa l'altro ma cercando di non perdere il proprio filo, perché man mano che procedono, intorno a questa piccolissima differenza (è nato prima il pensiero o l'affetto?) si ricostruisce il rapporto fra realtà e illusione, fra emozione e ragione, fra passione e calcolo. Un rapporto incandescente e mutevole, come la faccia di Pulcinella che ballando il suo valzer con Colombina offre ora il volto della morte, ora la maschera comica del burattino.È la pratica stessa dell'amicizia tra i due autori a rivelarsi strumento conoscitivo, disciplina in cui pensiero e affetto, libertà e dipendenza si congiungono e camminano insieme verso una meta nascosta nella foresta.La pratica dell'amicizia come strumento conoscitivo.Un dialogo alla scoperta dell'affettività e delle sue forme.
Feltrinelli, 2024
Abstract: Il trauma provocato in tutto il mondo dai massacri del 7 ottobre 2023 ha segnato un nuovo spartiacque nel già complesso conflitto tra Israele, Palestina e Gaza. I bombardamenti su Gaza che ne sono seguiti, e gli scontri sul terreno, hanno marcato un cambio di passo di una guerra che all'orizzonte non vede possibili pacifiche soluzioni. Gilles Kepel, tra i più importanti studiosi occidentali del mondo arabo, prende spunto proprio dal raid del 7 ottobre per dimostrare come questo sia l'ultimo atto di un conflitto con radici antichissime. Sottolinea la trasformazione all'interno delle società arabe - a partire dalla guerra dello Yom Kippur negli anni settanta - delle rivendicazioni territoriali in "discorso" religioso; ricostruisce la storia politica e militare di Hamas (e del suo leader Yahya Sinwar), che oggi appare come la punta di diamante di un "asse della resistenza" contro Israele, guidato da Teheran, e che riunisce la Siria, gli Hezbollah libanesi e gli Houthi dello Yemen; fotografa la terribile spirale di violenza, fanatismo e miopia politica i cui meccanismi affondano nella storia di questa terra. In questo quadro Kepel non risparmia di attribuire le responsabilità al governo israeliano e alla sua leadership, individuando nella politica del primo ministro Netanyahu, che dipende in gran parte dalle ali religiose più estreme, una strategia fallimentare che ha diviso in profondità la società israeliana. Con "Olocausti" Gilles Kepel attinge a lunghi anni di studi e analisi che gli permettono di abbracciare l'intero complesso quadro geopolitico mediorientale con autorevolezza e ci restituisce una lettura storica equilibrata in grado di farci comprendere le ragioni profonde di questo conflitto antichissimo.
Covando un mondo nuovo : viaggio tra le donne degli anni Settanta / Paola Agosti e Benedetta Tobagi
Einaudi, 2024
Abstract: Questa splendida raccolta di fotografie degli anni Settanta è il frutto di una selezione a quattro mani di Paola Agosti, autrice degli scatti, testimone e interprete unica di un’epoca, e Benedetta Tobagi, che ora ridà loro voce, con grande immediatezza e piglio narrativo, raccontandoci quella che è stata definita la sola rivoluzione riuscita del Novecento, ovvero quella delle donne. All’alba del decennio l’Italia è un Paese plurale, dove convivono ragazze in minigonna e signore nerovestite con lo scialle in testa, battagliere avvocate e altrettanto battagliere operaie e contadine. Plurali sono anche le anime del movimento femminista, sia per i diversi rapporti che intrattengono con i vari partiti sia per quale ritengono la sfera giusta su cui concentrare gli sforzi. A Roma la via prediletta è quella dell’azione politica, a Milano prevale il tentativo di liberarsi attraverso i gruppi di autocoscienza. Nonostante le differenze, però, le grandi lotte del decennio vengono portate avanti a ranghi uniti, in primis quella per il diritto all’aborto. Oltre a illustrare e narrare tutto questo, Agosti e Tobagi trasmettono l’incredibile vitalità e creatività del movimento delle donne negli anni Settanta, che si manifestano negli slogan, come quello che dà il titolo al libro, nei pupazzi che portano ai cortei, nelle pratiche di self help e nei girotondi. La gioia di una stagione dirompente che ha conquistato alcuni dei diritti di cui godiamo oggi, una fonte di ispirazione tuttora valida.
Conversazioni sul futuro / Domenico De Masi con Giulio Gambino
SEIF, 2024
Abstract: Queste “Conversazioni sul Futuro” sono il risultato di una serie di incontri tra Domenico De Masi e il giornalista e amico Giulio Gambino, avvenuti tra il dicembre 2021 e il maggio 2023 nella casa romana del grande professore. Un dialogo informale ma serrato, rievocativo e introspettivo, tra due generazioni divise da mezzo secolo, in cui De Masi ripercorre i primi anni della sua vita e la sua formazione, con aneddoti inediti ed esperienze personali che hanno plasmato il suo pensiero di intellettuale. In una preziosa rielaborazione della sua carriera, De Masi affronta con lucidità alcuni fra gli argomenti più divisivi del nostro tempo, offrendo una spiegazione, e in alcuni casi una possibilità di soluzione, ai problemi esistenziali dell’uomo nell’età post-industriale. I quali, nonostante le potenzialità introdotte dalla rivoluzione dell’era digitale, rimangono gli stessi dall’inizio dell’Ottocento: l’alienazione del lavoro, la riduzione dell’orario, lo smart working. Passando per il Rdc, il salario minimo, il tempo libero, l’ozio creativo. Fino al diritto a essere felici. Estremamente colto ma mai snob, affascinante e libero, in questo libro De Masi si rivela per ciò che era: un uomo che non ha mai avuto timore di mettere in discussione il proprio pensiero ma che non dipendeva da nessuno se non dalla sua mente.
Le stragi sono tutte un mistero / Benedetta Tobagi
Laterza, 2024
Abstract: L’Italia è il Paese dei misteri. I colpevoli delle stragi non sono mai stati trovati né sono mai stati puniti. Tutto viene insabbiato e non si riesce mai a trovare il bandolo della matassa per chiudere definitivamente la stagione dolorosa delle bombe, la cosiddetta ‘strategia della tensione’, e consegnarla alla storia. Ogni volta sembra di ricominciare da capo: piazza Fontana, piazza della Loggia e stazione di Bologna sono soltanto alcune delle tappe di una laica via crucis che non ha mai fine e su cui ogni anno emergono particolari, false piste, rivelazioni vere o false. Se però sbirciamo oltre il muro delle tante assoluzioni, le cose non stanno proprio così. Ormai le testimonianze e le carte ci permettono di ricostruire con precisione quanto è successo in quella fase storica. Se Pasolini, in un suo articolo molto famoso, scriveva «io so, ma non ho le prove», ora possiamo dire che sappiamo e abbiamo le prove, di molto, se non di tutto, e spesso possiamo pure fare nomi e cognomi di esecutori e mandanti.
Garzanti, 2024
Abstract: Il 1° gennaio 1948 l'entrata in vigore della Costituzione inaugura per l'Italia l'inizio di una nuova era, ponendo le basi di quella che, nell'articolo 1, viene definita per la prima volta una «Repubblica democratica». Nella definizione dei 139 articoli che la compongono, i padri e le madri costituenti si sono posti l'obiettivo di ridefinire il DNA del nostro Paese dopo l'esperienza del fascismo, della seconda guerra mondiale e della Resistenza. Eppure, se è vero che il testo della Costituzione riconosce nella realizzazione della pari dignità universale e nella tutela dei diritti i propri obiettivi, è altrettanto evidente quanto spesso i suoi principi non trovino applicazione nella vita di tutti i giorni. Rilevando la distanza tra teoria e prassi, Gherardo Colombo riscrive in modo provocatorio alcuni dei principali articoli del nostro statuto, ne smaschera le mancate promesse, ne illumina i punti ciechi. E offre così l'occasione di rileggere con occhi nuovi il documento fondativo del nostro vivere civile, nonché di riflettere su quale sia la strada da imboccare per costruire una società più giusta.
Il pensiero affettivo / Ginevra Bompiani, Sarantis Thanopulos
Feltrinelli, 2024
Abstract: "Una pratica di amicizia, un palleggio fra amici", così Ginevra Bompiani definisce questo scambio in forma epistolare con lo psicoanalista Sarantis Thanopulos. Come nasce quest'occasione? Da un'idea fuggevole che, ci dice Bompiani, l'ha attraversata e che invece di fuggire si è rintanata dentro di lei. L'idea è semplice come un'illuminazione, ovvero che l'affetto sia una forma del pensiero. Ecco che a partire da questa intuizione, solo in apparenza non complessa, lettera dopo lettera, domanda e risposta, dopo risposta e un'altra domanda, si dipana il dialogo di due menti in sincrono e sintonia. Se in qualche modo tutto è pensiero, perché non lo è anche l'affetto, quindi? Siamo di fronte a un universo di possibili risposte: ci sono quelle dettate dalla filosofia e quelle dettate dalle neuroscienze, e le risposte suggerite da quella materia incandescente che è l'inconscio. È la pratica stessa dell'amicizia tra i due autori a rivelarsi strumento conoscitivo, disciplina in cui pensiero e affetto, libertà e dipendenza si congiungono e camminano insieme verso una meta nascosta nella foresta.
Diario ucraino / Alessio Mamo, Lorenzo Tondo
Contrasto, 2024
Abstract: Diario ucraino rappresenta un lungo percorso di immagini e parole cominciato poche ore dopo l’inizio dell’invasione russa in Ucraina, quando ai confini della Polonia già si ammassavano migliaia di profughi, e continuato a Kremenčuk, a Kharkiv e poi ancora a Kherson, nel Donbass e naturalmente a Kyiv, base strategica dei loro itinerari. Così come Robert Capa e John Steinbeck negli anni Cinquanta, Lorenzo Tondo, giornalista di The Guardian, e il fotografo Alessio Mamo hanno lavorato a quattro mani: il loro è un equilibrio di parole e foto che non si sovrappongono, non collidono, non si amplificano, ma si completano. Un libro che vuole quindi presentare al lettore non ciò che non conosce, ma, al contrario, quello che è già sotto i nostri occhi e che, paradossalmente, rischia di non essere più visto. Come scrive Lorenzo Tondo, Alberto Moravia diceva che la guerra, purtroppo, è un’abitudine, e che a cambiarci non sono i fatti straordinari che avvengono una volta tanto, ma proprio la tendenza ad assuefarsi, ad accettare quel che ci succede fino a non ribellarsi più. E allora l’invito da cogliere è quello di Roberto Saviano: “Non leggetelo in fretta questo libro, non sfogliate con distrazione le pagine con le fotografie, ma soffermatevi, fissatele. […] Possono delle foto e delle parole portarci al fronte? Non solo, portano il fronte nel nostro luogo”.
Kalashnikov : dal Vietnam a Gaza, in un'arma la storia del secolo crudele / Domenico Quirico
Rizzoli, 2024
Abstract: «Questo non è un libro su un'arma. Questo è un libro sul Male», ci avverte Domenico Quirico e fin dalle prime righe spazza via ogni equivoco. Arrivati alla fine, del kalashnikov come arma non sapremo molto di più di quanto già sappiamo: tre chili scarsi di ferro e legno, lo può imbracciare chiunque, è capace di resistere a tutto - sabbia, fango, gelo, calure da deserto - e se si rompe bastano quaranta dollari per ricomprarne un altro. Del male, invece, quello che nasce con la Guerra fredda e arriva fino a noi, che fa soffrire, infligge violenza, si arroga il potere assoluto di dare la morte, conosceremo le tante forme. Di quel male che crea zone franche dove affermare che uccidere è permesso e a volte persino meritorio, il kalashnikov è lo strumento diabolicamente perfetto: così facile da usare che può trasformare anche un bambino in un killer, è l'arma che ha fatto più morti nella storia dell'umanità, che ha reso la violenza democratica, simbolo di rivolta, icona di tutte le guerre, mezzo per compiere massacri e genocidi, giocattolo crudele di combattenti di ogni sorta, guerriglieri, trafficanti, jihadisti, mafiosi, criminali sperimentati e giovani delinquenti in cerca di consacrazione. Per loro che si oppongono all'ordine del mondo è la morte, e non la vita, a rappresentare la vera certezza. Dal Mozambico a Gaza, passando per Somalia, Congo, Siria, Cecenia e Ucraina, Domenico Quirico, storico inviato di guerra dai fronti più pericolosi del pianeta, ci guida nel cuore nero della violenza, in quelle terre dove il fucile d'assalto sovietico distingue chi ha il potere da chi non ce l'ha, regola la facoltà di uccidere e il diritto di restare vivi, e mentre si fa strumento del male che vince sul bene cambia il corso della storia.
Piano B : uno spartito per rigenerare l’Italia / Leonardo Becchetti ... [et al.]
Donzelli, 2024
Abstract: Il mondo così com’è non ci piace: guerre, crisi climatica, crisi economica, crisi dei diritti, disuguaglianze, povertà. Eppure il tempo che stiamo vivendo è un’occasione: proprio questo è il momento per cambiare rotta, invertire la marcia. Serve uno spartito che cambi la musica, un piano, un metodo diverso. È da questa consapevolezza che nasce Piano B, un progetto collettivo che unisce diversi esponenti della società civile allo scopo di proporre un’alternativa al modello di sviluppo dominante. Da dove iniziare? Al centro del discorso politico va riportata la persona, intesa in tutte le sue dimensioni. Ciò significa abbandonare la prospettiva individualistica: la persona è tale perché è in relazione con il resto dell’umanità e tutte le forme di vita, è aperta all’altro e all’infinito; la persona esiste solo in rapporto al luogo in cui vive, all’ambiente nel quale si colloca, all’insieme dei rapporti che costruisce. Puntare sulla persona significa prendersene cura dalla nascita alla morte, investendo sulla sua educazione e formazione; preoccuparsi del lavoro e dell’abitare; adoperarsi per la tutela dell’ambiente, per la rigenerazione dei territori e delle forme democratiche dello Stato. Significa, inoltre, ripartire dalla Costituzione e impegnarsi per metterla in atto. Piano B muove dalla certezza che l’attuale modello di sviluppo è malato, il progresso economico di per sé non garantisce la felicità: la domanda più profonda di «ben-vivere» ci spinge a porre l’attenzione su altri fattori, come la salute, l’istruzione, la qualità della vita relazionale, la crescita e la ricchezza delle opportunità. Per realizzare questo progetto, alle due mani tradizionali dell’economia (mercato e istituzioni) deve unirsi una terza mano – delle imprese e delle organizzazioni sociali responsabili – e una quarta – della cittadinanza attiva. Un sistema a quattro mani è l’unico in grado di promuovere la crescita e la vitalità della società civile, che è la vera forza della democrazia. La sfida per un futuro più desiderabile passa da un rilancio della partecipazione. Per rispondere alla complessità del presente, Piano B propone dunque un nuovo paradigma sociale e civile, declinato in diciassette parole fondative e fortemente legato ai concetti di generatività, solidarietà e sostenibilità, così presenti nel pensiero e nelle azioni di papa Francesco. Per ognuna di queste parole si parte dall’interpretazione angusta e limitante della cultura contemporanea per aprire l’orizzonte verso una visione più ampia e generativa, che mette in connessione il pensiero con le buone pratiche che già esistono nel nostro paese, ma che spesso restano in sordina. Un progetto politico ambizioso, quello del Piano B, che mira a far risuonare la sinfonia dell’Italia attiva, facendo emergere una visione comune, in grado di incidere sull’opinione pubblica e sulla politica.
Guarire la democrazia : per un nuovo paradigma politico ed economico / Leonardo Becchetti
Minimum fax, 2024
Abstract: Siamo in grado di vincere la sfida climatica? La transizione ecologica è possibile? L’intelligenza artificiale ucciderà il lavoro? Il voto col portafoglio può cambiare il mondo? Il paradigma economico può essere riformato? Una trasformazione della politica in Italia è attuabile? E i social media alimentano il dibattito o lo avvelenano? Sono tutte domande per le quali non esiste una risposta giusta, se non quella di rimetterci in gioco, di tornare a fare della democrazia non un diritto acquisito, ma una conquista quotidiana. Un sistema sociale ed economico che produce povertà, insostenibilità ambientale e diseguaglianze sociali minaccia l’essenza stessa della nostra democrazia. Inutile aspettare Godot e invocare sovrani illuminati, mani invisibili o soluzioni dall’alto. La felicità esiste ma è un esercizio faticoso. L’impegno alla partecipazione, alla cittadinanza attiva, alla costruzione di relazioni e comunità è la via da percorrere per ottenere soddisfazione e ricchezza di significato della nostra vita e anche la soluzione a molti dei maggiori problemi odierni. Come dipanando un ideale filo di Arianna, Leonardo Becchetti ci suggerisce una strada per un nuovo paradigma economico nel quale diventare padroni e non vittime delle incredibili potenzialità dei nostri giorni.
Quando il cielo non fa più paura : le storie della guerra per raccontare la pace / Domenico Quirico
Mondadori, 2023
Abstract: In un libro destinato a ragazze e ragazzi, Domenico Quirico racconta la guerra con la forza della sua viva testimonianza. Dall'epica città di Troia alla tristemente nota Kabul, dai guerrieri dei poemi cavallereschi ai soldati nelle trincee della Prima guerra mondiale, fino ai civili in fuga da Siria, Ruanda, Ucraina, l'orrore della guerra è rimasto immutato nel corso della Storia. Domenico Quirico lo sa bene: giornalista e reporter di guerra, ha raccontato i più importanti conflitti dei nostri tempi, vivendoli in prima persona. Una voce d'eccezione, la sua, che ci guida nel tentativo di comprenderne i meccanismi, le cause e gli effetti devastanti, raccontandoci la paura che accomuna soldati e civili, l'insensatezza dei conflitti ma soprattutto la pietà che ci rende esseri umani. In pagine lucide e appassionate, Quirico ci ricorda che è dovere di noi tutti combattere i fanatismi e mantenere viva la memoria come primo e fondamentale strumento per costruire un futuro di pace.
Educare controvento : storie di maestre e maestri ribelli / Franco Lorenzoni
Sellerio, 2023
Abstract: Franco Lorenzoni, maestro elementare, scrittore e fondatore della casa-laboratorio di Cenci, è una delle voci più autorevoli della pedagogia italiana. In questo nuovo saggio torna a parlare di alcuni tra i temi per lui più importanti: i principi di eguaglianza, il concetto di inclusività, la capacità di saper reagire di fronte a un’ingiustizia, l’importanza dello spazio nei luoghi dell’educazione, la difficile arte del dialogo e dell’ascolto. Ogni argomento viene sostenuto dal suo pensiero pedagogico e accompagnato al ricordo di maestre e maestri che, nel corso della loro attività educativa, hanno deciso di intraprendere strade alternative per combattere ciò che loro ritenevano ingiusto. Franco Lorenzoni parla così delle imprese di personaggi incredibili tra cui Piero Calamandrei, Don Lorenzo Milani, Nora Giacobini, Alessandra Ginzburg fino alle giovani Malala Yousafzai e Greta Thunberg. Uomini e donne coraggiosi, fonte di ispirazione per tutti coloro che vogliono avvicinarsi a una didattica innovativa e libera da pregiudizi.
Segreti e lacune : le stragi tra servizi segreti, magistratura e governo / Benedetta Tobagi
Einaudi, 2023
Abstract: Segreti e lacune, valendosi di documentazione d’intelligence declassificata in larga parte inedita, indaga i conflitti tra magistratura, servizi segreti e potere esecutivo nel corso dei processi per le grandi stragi terroristiche (1969-80), nel periodo compreso tra la riforma dei servizi segreti del 1977 e la metà degli anni Novanta, quando cioè l’Italia riemerge dal terremoto politico della fine della Guerra fredda. A partire da qui affronta temi più ampi, quali l’annoso problema di come esercitare un controllo democratico effettivo sull’attività dei servizi e insieme le possibilità e i limiti della ricostruzione storica di vicende dell’Italia repubblicana in cui la dimensione politica si intreccia a quella criminale: ovvero come affrontare con metodo rigoroso anche gli aspetti indicibili e la dimensione occulta della politica.
Chi è Stato? : come diventare cittadini responsabili / Gherardo Colombo e Fabio Caon
Salani, 2023
Abstract: I temi della convivenza civile raccontati ai ragazzi in modo semplice e diretto da uno stimato ex magistrato e da un appassionato docente e divulgatore. Chi è stato? è una guida preziosa che nasce sul campo dai loro laboratori con i ragazzi. Ogni argomento è al centro di un capitolo, ogni capitolo è suddiviso in domande: A cosa serve la legge? La Costituzione parla di uguaglianza, libertà e solidarietà: perché sono importanti? Come possiamo noi contribuire all’educazione ambientale? Cosa possiamo fare per proteggere gli animali in via d’estinzione? Cos’è il cyberbullismo? Perché si dice cittadinanza attiva? Le risposte raccolte in questo libro sono scritte con l’obiettivo di aiutare genitori e insegnanti a costruire un dibattito vivace e argomentato con bambini e ragazzi su temi come la legalità e il contrasto alle mafie, la cittadinanza digitale, il diritto del lavoro, la Costituzione, l’educazione ambientale, l’educazione alla salute. Un lavoro prezioso e generoso per incoraggiare la riflessione intergenerazionale su argomenti centrali per la formazione della persona e del cittadino, che non si conclude mai nell’arco di tutta la vita.
Garzanti, 2023
Abstract: Il 1° gennaio 1948 l'entrata in vigore della Costituzione inaugura per l'Italia l'inizio di una nuova era, ponendo le basi di quella che, nell'articolo 1, viene definita per la prima volta una «Repubblica democratica». Nella definizione dei 139 articoli che la compongono, i padri e le madri costituenti si sono posti l'obiettivo di ridefinire il DNA del nostro Paese dopo l'esperienza del fascismo, della seconda guerra mondiale e della Resistenza. Eppure, se è vero che il testo della Costituzione riconosce nella realizzazione della pari dignità universale e nella tutela dei diritti i propri obiettivi, è altrettanto evidente quanto spesso i suoi principi non trovino applicazione nella vita di tutti i giorni. Rilevando la distanza tra teoria e prassi, Gherardo Colombo riscrive in modo provocatorio alcuni dei principali articoli del nostro statuto, ne smaschera le mancate promesse, ne illumina i punti ciechi. E offre così l'occasione di rileggere con occhi nuovi il documento fondativo del nostro vivere civile, nonché di riflettere su quale sia la strada da imboccare per costruire una società più giusta.
ESanpino, 2023
Abstract: Vincenzo Paglia (arcivescovo) e Domenico Quirico (giornalista) – che hanno visto da vicino alcune delle drammatiche conseguenze delle guerre, dei conflitti, delle ingiustizie, ma anche la forza dell’incontro come via per la pace – conversano insieme. Consapevoli che è importante capire e riannodare i fili della speranza: ripartono dagli ultimi – i poveri, i migranti, gli anziani – per sognare una convivenza pacifica tra i popoli. Siamo nel cuore di un cambiamento d’epoca, come spesso ripete Papa Francesco. È un invito a sognare e operare per un mondo nuovo e fraterno. Purtroppo, continuiamo a “fare il mondo a pezzi”. Perché distruggerci in maniera così scientifica e impegnata? Con la guerra in Terra Santa, che ha oscurato quella in Ucraina e le altre nel mondo, siamo davvero sull’orlo di un abisso. Non possiamo più continuare. Dobbiamo fermare le guerre, “sperando contro ogni speranza”.