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Piccole e grandi orse / Bernadette Gervais ; traduzione di Chandra Candiani
Emme, 2023
Abstract: "Piccola Orsa abita con Pandora. Pandora l’ha adottata quand’era piccola. Piccola Orsa è molto fiera di vivere con lei. Lei è così tonta e Pandora così intelligente…". Una storia illustrata che esplora con precisione e semplicità i meccanismi di persecuzione, abuso emotivo e negazione, e che insegna a piccoli e grandi che c’è sempre qualcuno disposto ad aiutarci.
Rizzoli, 2022
Abstract: Bellezza e vita sono intorno a noi. Un omaggio potente al nostro pianeta. Montagne, laghi, fiumi, praterie, foreste, deserti sono carichi di una saggezza antica. È questo che ci ricordano le parole potenti e delicate al tempo stesso del poeta J. Patrick Lewis – nella traduzione di Chandra Livia Candiani –, accompagnate dalle illustrazioni di Anna & Elena Balbusso. Pagina dopo pagina, la Natura intera sfila davanti a noi in una maestosa processione, con i suoi mari impetuosi, la quiete dei boschi, lo scintillio della calotte glaciali, i silenzi eterni del deserto. Perché ogni paesaggio ha un messaggio da insegnarci, se sappiamo metterci in ascolto.
Sogni del fiume / Chandra Candiani ; illustrato da Rossana Bossù
Einaudi, 2022
Abstract: Quindici storie che formano un'educazione sentimentale e ci parlano di solitudine e fame d'amore. Di vita che scorre incessante. Da piccola Chandra Candiani faceva un gioco: vedere quante piú cose insignificanti ci fossero in una stanza, sul tram, in una via e accoglierle tutte in uno sguardo, sorridendogli. Si trattava di oggetti, animali, bambini senza niente di speciale, considerati dagli altri insignificanti. Cosí Candiani, divenuta grande, ha deciso di invitarli nelle sue fiabe e li ha lasciati parlare. Soprattutto ha dato una storia a chi di solito una storia non ce l'ha. Una bambina talmente innamorata di un fiume da desiderare soltanto di corrergli accanto fino al mare. Un usignolo malinconico che nessuno vuole, perché nessuno vuole conoscere la tristezza del cuore. Una rosa che non credeva piú nel vento, ma che proprio grazie al vento riesce a risorgere. Una musica felice scesa sulla terra per un bambino troppo strano. Una pattumiera che racconta ai suoi ospiti, nòccioli di frutta, cartacce, lische di pesce, quanto la loro vita sia stata importante. È la solitudine il filo rosso che lega insieme queste quindici storie, eppure in ciascun personaggio echeggia fortissimo il desiderio vivido di essere parte del tutto, di costruire un legame seppure sottile con gli altri, di gridare in silenzio la fame d'amore che li attraversa. Un amore semplice, intrecciato ai piccoli dettagli, alla minimalità dell'esistenza, ai suoni che popolano le campagne, le città; un amore per una vita minima che chiede timidamente di essere vista, ascoltata, osservata nella sua linfa intima.
Un regalo per la nonna / Kitty Crowther ; traduzione di Chandra Candiani
Topipittori, 2022
Abstract: Mine ha trovato il regalo perfetto per nonna Dorée. “Sarà contenta nonna Dorée?” domanda Mine. “Contentissima. Sarà felice che la pensi”, risponde Poka. Mine va a dormire contenta. Dorme profondamente, quando una vocina la sveglia...
Al cinema / Kitty Crowther ; traduzione di Chandra Candiani
Topipittori, 2022
Abstract: Poka porta la piccola Mine al cinema. “Due biglietti, per favore”, dice Poka in biglietteria. “No, Poka, non due, otto! Siamo in otto”, spiega Mine. Ai piccoli lettori spetterà scoprire con chi andranno al cinema Poka e Mine.
Nuova ed.
Mondadori, 2022
Abstract: Il Piccolo Principe è un bambino che ha lasciato l'asteroide B612, il piccolo pianeta su cui abita insieme a una rosa vanitosa, per vagare nello spazio. Durante il suo viaggio sui diversi pianeti conosce un vecchio re solitario, un vanitoso, un ubriacone, un uomo d'affari, un lampionaio e un geografo, ma è sulla Terra che si svolge l'incontro più significativo: quello con un aviatore precipitato nel deserto. Dopo aver trascorso un anno sulla Terra, il Piccolo Principe decide di tornare sul suo pianeta, lasciando al pilota il suo sorriso e un cielo pieno di stelle
Lo stretto sentiero del profondo Nord / Bashō ; traduzione e cura di Chandra Candiani e Asuka Ozumi
Einaudi, 2022
Abstract: Un racconto di viaggio può essere molte cose diverse: un semplice rapporto, un portolano, un promemoria, un romanzo di formazione, un taccuino di appunti, magari in forma di disegni, una raccolta di incontri con volti e persone, un reportage, la cronaca di una fuga, persino un canzoniere. Questo di Bashô, è un pellegrinaggio e nel contempo il ritratto più preciso e profondo del Giappone e del suo spirito, che incontra la lingua italiana nella magia della traduzione di Chandra Candiani e Asuka Ozumi. Siamo nel 1688, Bashô è forse il più grande poeta contemporaneo. Il percorso narrato, in realtà solo parte di un itinerario più lungo, dura circa centocinquanta giorni in un territorio all'epoca quasi selvaggio, comunque pericoloso: «ho [...] intrapreso questo pellegrinaggio in terre remote nella consapevolezza della vacuità di tutte le cose, pronto a rischiare la vita»... La scrittura del viaggio, tuttavia, si prolunga per altri cinque anni, durante i quali Bashô, poeta e maestro di poeti, Maestro zen, inquieto e instancabile viandante, ricorda, probabilmente affina e precisa, forse aggiunge, o elimina, un verso, uno haiku, una parola. Insomma, modifica la cronaca diaristica fino a farne opera , composta tanto dal viaggio in un territorio concreto, fatto di natura incontaminata non meno che di monumenti lasciati dagli uomini e di sterminate reminiscenze letterarie, quanto dal racconto del viaggio dentro un'anima. Lo stretto sentiero del profondo Nord - scrive Asuka Ozumi nella sua prefazione - viene considerato il «capolavoro assoluto» di Bashô. «I mesi e i giorni sono eterni viandanti, e così gli anni, che vanno e vengono, sono viaggiatori. Per chi trascorre la vita su una barca, per chi invecchia tirando il morso del cavallo, ogni giorno è viaggio, e il viaggio è la sua casa [...] Io pure, da chissà quando, sono stato preso dalla brama di errare, invogliato da una nuvola sperduta sospinta dal vento, e ho vagato per le coste».
Bevendo il tè con i morti / Chandra Livia Candiani ; con un testo di Vivian Lamarque
Interlinea, 2022
Abstract: Dall'autrice di uno dei più recenti casi editoriali di poesia con "La bambina pugile ovvero la precisione dell'amore" (Einaudi) un libro non sulla morte ma sui morti, su un mondo di ombre più vive dei vivi, fantasmi amici e compassionevoli, abitanti di un regno che è la patria della memoria e la compagnia dei solitari. Candiani ci consegna una doppia vista con un linguaggio che ammutolisce grazie a versi che hanno per interlocutore il silenzio.
Bollati Boringhieri, 2022
Abstract: Come dire l'amore? Con quale lingua e con quali immagini prende forma e luce il desiderio, che è principio e respiro del mondo? Seguendo il movimento di queste domande nei classici della poesia, della narrazione e delle arti, Antonio Prete esplora alcune figure dell'amore nella letteratura: tra queste, il turbamento, il segreto, la gelosia, la tenerezza, la seduzione, l'ostacolo. Al centro domina la riflessione sulle molteplici immagini dell'altro e sul vuoto che abita il desiderio, sul suo rapporto con l'illimitato e con l'attesa. In questa sublime escursione, attraversiamo diversi paesaggi, che non sono mera cornice o sfondo, ma il ritmo stesso della rappresentazione emotiva, come il giardino, il mare, le stagioni, la stanza, la strada. Un intermezzo colto e cristallino sul Simposio platonico, che è all'origine della meditazione occidentale sull'amore, accompagna indagini figurative che aiutano a declinare una «grammatica dell'interiorità». In "Carte d'amore" Prete prosegue la sua indagine sui sentimenti - dopo la nostalgia, la lontananza e la compassione -, interrogando ciò che Leopardi definiva «la più dolce, più cara, più umana, più potente, più universale delle passioni».
Millanta facce : racconti dal Salento / Piero Manni ; con scritti di Carlo D'Amicis e Antonio Prete
Manni, 2022
Abstract: Millanta facce sono quelle che Piero Manni racconta della sua terra, il Salento: la civiltà contadina del dopoguerra, le feste patronali e le tarantate, l'emigrazione; la speculazione degli anni Settanta e Ottanta, la Sacra Corona Unita, gli sbarchi dei migranti dai Novanta, e l'esplosione del turismo nei Duemila, quando il Salento diventa the place to be, la tradizione si trasforma in una moda e il paesaggio viene sfruttato senza lungimiranza. Il libro riunisce racconti scritti dal 1983 al 2020 con sguardo appassionato e lucido su un lembo del Sud sineddoche dell'Italia tutta, luogo di una crescita non sempre sana, in cui guardare alle radici aiuta a comprendere storture e ricchezze dell'oggi.
L'essenziale : poesie / W. S. Merwin ; traduzione di Chandra Candiani
Ubiliber, 2022
Abstract: Incredibilmente mai tradotto in italiano, W.S. Merwin è stato uno dei più importanti e celebrati poeti americani del secondo dopoguerra. Buddhista praticante nonché sostenitore dell'ecologia profonda (deep ecology), ha vissuto dalla fine degli anni Settanta in una piantagione di ananas alle Hawaii accuratamente riportata al suo stato originario di foresta pluviale. Nel corso dei decenni ha ricevuto un'infinità di premi e riconoscimenti. Grazie a questo volume, che raccoglie una selezione* dell'antologia The Essential W.S. Merwin, a cura di Michael Wiegers, è possibile immergersi nell'evoluzione poetica di un autore prolifico per più di sessant'anni. Si comincia così con l'apprezzare i primi, potenti e allusivi componimenti, spesso influenzati da miti classici, storie bibliche, ballate medievali, e ancora palesemente ancorati a una struttura compositiva tradizionale riflettente lo stile formale del tempo, per giungere alle poesie della maturità, in cui la punteggiatura si fa elusiva, esponendo immediatamente i versi a una miriade di interpretazioni. Come dice Chandra Candiani nella nota alla sua traduzione, "[la poesia di Merwin] ha fatto appello a una parte di me che sa che la poesia è pensiero in trasformazione, accompagna l'evolversi della nostra posizione di fronte o in mezzo al mondo e al non visibile" ove la trasformazione del pensiero è propria della varietà dei temi trattati. I soggetti dei componimenti di Merwin sono molteplici come la tecnica poetica da lui adoperata: per enuclearne solo alcuni, evidenziamo la protesta contro le guerre e contro i danni che si stanno infliggendo al pianeta, la fluidità dell'identità, l'onnipervasivo concetto di perdita, o anche la confusione che deriva dall'invecchiamento. Manifesti sono il fascino per il linguaggio e un senso di ammirazione per tutto ciò che è inafferrabile, acuta la coscienza di una privazione imminente, e costante la connessione con i regni naturali e invisibili. Nel complesso, tutte le sue poesie trasmettono un senso di atemporalità che le rende di immediato impatto e ne sottolinea l'urgenza. È sufficiente scorrere le pagine di questo volume, fermandosi qua e là, per assaporare l'ampiezza del suo talento e lasciarsi pervadere dall'efficacia delle sue parole.
Il calcio / Kitty Crowther ; traduzione di Chandra Livia Candiani
Topipittori, 2021
Abstract: In questa avventura, Mine vuole giocare a calcio. «Ma è uno sport da maschi», ribatte Poka. «E allora?» risponde Mine. Così Poka iscrive Mine a una squadra e le compra un bellissimo paio di scarpette nuove. Ma i compagni di gioco sono un po’ bulli e Mine diventa nervosa…
Le nuove ali / Kitty Crowther ; traduzione di Chandra Livia Candiani
Topipittori, 2021
Abstract: Mine è caduta e si è rotta un’ala. Poka la porta dal dottore. Ci sono due soluzioni: riparare l’ala ferita o comprare un paio di ali nuove. «Voglio un paio di ali nuove!» esclama Mine e si fa portare ai grandi magazzini…
La notte fosforescente / Anna Maria Farabbi
Kaba, 2021
Questo immenso non sapere : conversazioni con alberi, animali e il cuore umano / Chandra Candiani
Einaudi, 2021
Abstract: Una buona pratica preliminare di qualunque altra è la pratica della meraviglia. Esercitarsi a non sapere e a meravigliarsi. Guardarsi attorno e lasciar andare il concetto di albero, strada, casa, mare e guardare con sguardo che ignora il risaputo. Esercitare la meraviglia cura il cuore malato che ha potuto esercitare solo la paura. Questo è un libro disordinato. E l'autrice ha scelto di lasciarlo cosí. «Perché ogni disordine ha un suo ordine interno e misterioso. Forse è l'andatura della mente, forse quella del ricordo, forse è l'intenzione di essere volatile o l'aspirazione alla semplicità, in ogni caso è qualcosa di sfuggente che non vuole essere imbrigliato in un piano: come un animale o come un albero della foresta, non addomesticati, inutili, nel senso che non si curano di avere uno scopo, sono in vita e gli basta. Il disordine è questo essere cosí come si è seguendo un filo illogico di stare al mondo». Ognuno di noi nel momento in cui accetta di non sapere si apre alla meraviglia e alla infinita sperimentazione in un inesorabile avvicinamento al mondo animale e vegetale.
Ubiliber, 2021
Abstract: L'unica raccolta poetica del maestro zen Thich Nhat Hanh, per la prima volta in italiano. Il volume consiste di due sezioni: "La dimensione storica" e "La dimensione ultima". La prima raccoglie poesie scritte negli anni '60, mentre nella seconda trovano collocazione testi composti dagli inizi degli anni '70 ai primi anni '90. "La dimensione storica" è per lo più riferita a componimenti dedicati a quell'orrore che chiamiamo guerra del Vietnam e nella maggior parte traggono ispirazione da avvenimenti legati a una tragica quotidianità. Sono poesie che sgorgano dalle ferite di una realtà frantumata dall'esperienza bellica, e l'autore si rivolge alla scrittura come raro punto saldo in un mare in burrasca. Le potenti immagini di queste poesie hanno la forza icastica delle fotografie in bianco e nero, catturano l'attimo, l'istantaneo presente dolorante e si dimostrano capaci di interrompere la proiezione di quel film interiore che generalmente segue al trauma. Un film fatto di paura, di risentimento, di desiderio di vendetta. Ma non sono versi che cercano la consolazione sentimentale visto che rimangono la tristezza e soprattutto la sensazione, talvolta anche fisica, del dolore e della sofferenza che però, proprio per la diretta brutalità espressiva, vengono sublimate in una forza che si fa consapevolezza di queste esperienze comunque appartenenti alla nostra realtà, e quindi parte della nostra coscienza collettiva. E così è solo introiettandole che possiamo non farci annichilire dall'angoscia, ma trasformare queste immagini in una materia più morbida e malleabile. Che sia questo il modo per impedire che l'esperienza dell'orrore non finisca per tracimare in una condanna generalizzata del genere umano capace di tanto scempio? Siamo noi la morte, ma siamo noi anche la vita e la rinascita. Nella seconda parte del libro i componimenti si allontanano invece dal panorama della realtà oggettiva per farsi più distaccati, e il tutto diventa simile a una preghiera. Sono pagine in cui la lettura ci rende umili e in cui l'anelito alla bellezza e alla saggezza è dirompente. Grazie alla sua capacità di generare significato in maniera creativa, Thich Nhat Hanh torna a farsi ponte tra arte e religione, tra lirica e filosofia. Qui la tensione della prima parte si stempera in un fintamente semplice abbandonarsi a osservazioni del mondo naturale, appoggiandosi in maniera spesso lieve a una sottile trama di dottrina buddhista. Una riuscita alchimia artistica capace di far assaporare la compassione profonda che permea ogni parola di questo volume. Il modo migliore per avvicinarsi alla poesia di Thich Nhat Hanh è probabilmente quello di leggere questi versi ad alta voce, quasi fossero istruzioni di una meditazione guidata, così da poter assaporare in pieno la speranza profonda che, nonostante le terribili verità che vengono descritte nella prima parte, le informa.
Vòltess / Franco Loi ; poesie musicate da Tommaso Leddi ; per la voce di Umberto Fiori
Donzelli, 2021
Abstract: Vòltess («Vòltati», in milanese) costituisce un incontro davvero unico tra poesia e musica, lontano tanto dagli ammiccamenti letterari della canzone d’autore quanto dal cerebralismo di certe operazioni colte. Vestendo di suoni i versi di Franco Loi (1930-2021), dando voce al loro dialetto stralunato e commosso, Tommaso Leddi e Umberto Fiori (Stormy Six) hanno cercato la massima fedeltà allo spirito di questa poesia, riconosciuta tra le più rilevanti del Novecento. Il risultato sono dodici canzoni per chitarra e voce, raffinate e «popolari», antiche e modernissime, intense e struggenti, che ci fanno ascoltare il milanese come non lo avevamo mai sentito. Vòltess ha circolato esclusivamente in forma di concerto a partire dal 1998 (a volte con letture dal vivo di Franco Loi) da Milano a Roma, da Palermo a New York. Qui viene pubblicato per la prima volta, con i testi originali, le traduzioni in italiano e due interventi di Fiori e Leddi.
La domanda della sete : 2016-2020 / Chandra Livia Candiani
Einaudi, 2020
Abstract: «Qualcuno è bravo con i nomi sa un nome per tutte le cose». Chandra Livia Candiani invece i nomi li confonde, li centrifuga, li riassegna dandogli piú forza. Essere in una stessa poesia cammello, seme di una mela, cane, fiamma e altre cose è rinominare il mondo con un'altra logica. La forte metaforicità di questa poetessa è tutt'uno con la ricerca di fermare in linguaggio il flusso incessante di sensazioni contrastanti ed entità che la attraversano, che ci attraversano. Se nell'atto del camminare dice di essere per metà uccello e per metà albero, non è solo un'analisi precisa della natura umana che tende contemporaneamente a staccarsi da terra e ad ancorarsi ad essa. Non è una semplice iperbole. È la condivisione della natura di uccello e di albero, che stanno dentro quella umana, perché tutte stanno insieme in un'«orchestra del mondo», fatta «di gridi e canti bisbigli e strepiti». Non sempre in perfetta armonia. I versi di Chandra, le sue parole, le sue metafore, vengono da quella partitura.
Al di la dell'estetica : uso, abuso e dissonanze nelle tradizioni artistiche africane / Wole Soyinka
Jaca Book, 2020
Abstract: Il drammaturgo, poeta, saggista, romanziere e premio Nobel Wole Soyinka è anche un collezionista d'arte di lunga data. Questa raccolta di saggi offre un approfondimento sulle motivazioni del collezionista, nonché uno sguardo altamente personale sulla politica dell'estetica e del collezionismo. Soyinka descrive un mondo di mortali, muse e divinità che conferisce alle opere d'arte storia e significato. Egli considera lo statuto controverso degli oggetti d'arte, denunciando gli sforzi dogmatici, sia coloniali che religiosi, per sopprimere le tradizioni artistiche dell'Africa. Soyinka afferma il potere poetico e provocatorio del collezionismo come rivendicazione di una tradizione e un'identità. A tratti evocativo e ironico, nelle descrizioni degli incontri con muse e divinità, a tratti politico e teorico, "Al di là dell'estetica" strappa il sipario sulle collezioni d'arte.