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Neri Pozza, 26/11/2020
Abstract: Nella primavera del 1954 Simone de Beauvoir presenta alle edizioni Gallimard un romanzo che, con i suoi tormentati ménages à trois, ha molte affinità con L'Invitée, la sua opera d'esordio.Ravages è il titolo del libro, scritto da Violette Leduc, un'autrice nota allora soltanto a una ristretta schiera di ammiratori. De Beauvoir non manca di accompagnare il manoscritto con un giudizio molto lusinghiero. Violette Leduc è una sua protégée, di cui apprezza da tempo il talento. Il comitato di lettura della Gallimard, in cui figurano scrittori quali Raymond Queneau e Jacques Lemarchand, approva la pubblicazione dell'opera a una sola condizione:emendare le prime centocinquanta pagine, giudicate "di un'oscenità incredibile".Ravages esce così nel 1955 pesantemente purgato della prima parte dell'opera che racconta la storia d'amore, "sconvolgente per il cuore e per il corpo", tra Thérèse e Isabelle, dove la protagonista diciassettenne è la stessa Violette (all'anagrafe Thérèse, Andrée, Violette), e Isabelle è una compagna del collegio di Douai con la quale la scrittrice aveva vissuto la sua prima esperienza sentimentale. Da quel momento in poi quelle prime centocinquanta pagine hanno una complicata storia editoriale. Nel 1966, dopo il grande successo di un'altra opera della Leduc, La Bâtarde, Gallimard le pubblica come racconto a sé stante, ma ancora mutilo e rimaneggiato dalla stessa Leduc. Soltanto nel 2000 Thérèse e Isabelle appare in edizione integrale presso la casa editrice francese e, nel 2002, in traduzione italiana. Riproposto ora, a distanza di anni, la recezione dell'opera può andare al di là dello scandalo suscitato dalle scene erotiche, descritte nei più impensabili dettagli, che coinvolgono le due giovani protagoniste. La lettura può finalmente soffermarsi sulla sorprendente scrittura della Leduc, su quella lingua, come scrive Sandra Petrignani nell'introduzione alla presente edizione, "opulenta eppure asciutta perchè sempre esatta, luminosa e poetica, minuziosa e sensuale, violenta e dolcissima, cruda e ossessiva, che non somiglia a nient'altro e si alimenta quasi esclusivamente di vita vissuta".L'opera della Leduc è accompagnata, in questa edizione, dalla postfazione all'edizione italiana del 2002 di Carlo Jansiti, cui si deve in larga parte la riscoperta e la rinnovata fortuna di Violette Leduc sulla scena letteraria internazionale."Uno dei più grandi esempi di letteratura erotica in lingua francese".Times Literary Supplement"Un capolavoro sulla tirannia dell'amore".Independent"Censurato per mezzo secolo per la sua vivida rappresentazione della sessualità femminile in erba, questo romanzo è al contempo oscuro e luminoso".Nicole Brossard
Newton Compton, 2018
Abstract: Crescere un figlio maschio significa confrontarsi, nella società attuale, con una serie di problemi di cui i genitori rischiano di non essere sempre consapevoli, ancora prima della nascita del bambino. Questo libro mette a confronto l'esperienza dei genitori e il parere degli esperti e presenta, in ordine alfabetico, vari aspetti della crescita e dell'educazione dei bambini, riportando di volta in volta esperienze di genitori, consigli di mamme, blogger e giornaliste esperte del settore, oltre a pareri di psichiatri, psicologi, psicoterapeuti, logopedisti e educatori. Ciascuna delle questioni più "spinose" che possono emergere nella vita con un figlio maschio viene presentata sotto forma di scheda e spiegata in modo chiaro, facile alla consultazione. Ogni argomento è trattato in modo onesto, senza tabù e con risposte chiare. Obiettivo: crescere un figlio sereno senza preconcetti
Il nuovo prodotto : problemi e politiche / Robert Leduc
Milano : Mondadori, 1975 : Espansione
2Manuali di tecnica aziendale ; 9
Etudes sur la russie et le nord de l' Europe / récits et souvenmirs par L. Leonzon Leduc
Paris : Amyot, [18--?]
Il taxi / Violette Leduc ; a cura di Angelo Morino
Milano : ES, copyr. 1993
Therese e Isabelle / Violette Leduc ; traduzione di Adriano Spatola
Parma : Guanda, copyr. 1997
La bastarda : romanzo / Violette Leduc ; prefazione di Simone de Beauvoir
Feltrinelli, 1965
Abstract: Violette Leduc, figlia illegittima di una cameriera e di un borghese, nata il 7 aprile 1907 ad Arras, nel nord della Francia, e perseguitata dal dolore di essere il frutto di un amplesso colpevole, inizia la sua opera con queste parole: "Il mio caso non è unico: ho paura di morire e mi lacera stare al mondo". È così che la scrittrice si mostra in tutte le cinquecento pagine de La bastarda: colpevole fino allo sfinimento. L’infanzia è per lei un "duro paradiso" vissuto accanto a una madre autoritaria e ferita, che lei ama appassionatamente senza riuscire a placarne il rancore, e alla nonna Fidéline, tenera e consolatrice, che però muore quando lei è ancora bambina. A quattordici anni, la madre si risposa e la spedisce in collegio. La collegiale ribelle, insofferente alle regole, che si tormenta per la sua bruttezza – un viso ingrato su un corpo snello di ragazzina – comincia a costruirsi un personaggio di "mostro" che esibirà sventolandolo come una sfida.
Milano : Baldini & Castoldi, copyr. 2002
Abstract: Scritto nel 1954 a Parigi, Thérèse e Isabelle era talmente scioccante per la morale dell'epoca (anche per quella della liberale Francia) che venne immediatamente censurato. L'edizione di oggi riporta la storia dell'impetuoso amore di due amiche così com'era stata concepita dall'autrice.
Neri Pozza, 25/11/2021
Abstract: "Era l'autunno del 1964 quando il successo spettacolare del romanzo autobiografico La Bâtarde irrompe sulla scena letteraria capovolgendo il destino di un'autrice che aveva fatto della sua vita oscura e tumultuosa la materia privilegiata, ossessiva di quasi tutta la sua opera e di quest'opera la ragione della sua vita.Violette Leduc aveva scritto un libro incendiario, d'un'"intrepida sincerità", allora impensabile per una donna, in una lingua vigorosa e sincopata, visionaria e meravigliosamente barocca… La Bâtarde non è una cronaca memoriale, un romanzo di formazione, una ricerca del tempo perduto. È la trasposizione romanzesca di una vita. Non è un regolamento di conti ma una spietata requisitoria contro di sé e al tempo stesso una redenzione. Da qui l'integra sincerità di cui le fa merito Simone de Beauvoir. E come preciserà Violette Leduc stessa a un giornalista: "Ho cercato di essere franca, perché non c'è nessuna ragione che sia riservato agli uomini di parlare delle questioni intime. D'altronde, quando scrivo, posso raccontare tutto, niente m'imbarazza. È perché non penso al lettore. Sono sola con me stessa. Dico tutto, ma mi sforzo di metterci del gusto, del tatto: lo faccio per me…"Lo scalpore sollevato in Francia dalla Bâtarde – la prefazione di Simone de Beauvoir serví da trampolino – ebbe risonanza mondiale. E lo scandalo che il libro suscitò restò negli annali… Benché tutti i libri di Violette Leduc siano di pregevole fattura, La Bâtarde resta l'opera piú indicata per accedere al mondo di un'autrice troppo in anticipo sui tempi". Dalla postfazione di Carlo Jansiti""Io sono un deserto che monologa", mi ha scritto una volta Violette Leduc. Io nei deserti ho trovato innumerevoli bellezze. E chiunque parli a noi dal profondo della propria solitudine, ci parla di noi". Simone de Beauvoir"Violette Leduc non fa quel che si fa, ma quel che si farà. È il Segreto e il martirio dei veri artisti". Jean Cocteau"
Teresa e Isabella ; La donna col renard / Violette Leduc
Milano : Feltrinelli, 1969
Neri Pozza, 2021
Abstract: Violette Leduc, figlia illegittima di una cameriera e di un borghese, nata il 7 aprile 1907 ad Arras, nel nord della Francia, e perseguitata dal dolore di essere il frutto di un amplesso colpevole, inizia la sua opera con queste parole: "Il mio caso non è unico: ho paura di morire e mi lacera stare al mondo". È così che la scrittrice si mostra in tutte le cinquecento pagine de La bastarda: colpevole fino allo sfinimento. L’infanzia è per lei un "duro paradiso" vissuto accanto a una madre autoritaria e ferita, che lei ama appassionatamente senza riuscire a placarne il rancore, e alla nonna Fidéline, tenera e consolatrice, che però muore quando lei è ancora bambina. A quattordici anni, la madre si risposa e la spedisce in collegio. La collegiale ribelle, insofferente alle regole, che si tormenta per la sua bruttezza – un viso ingrato su un corpo snello di ragazzina – comincia a costruirsi un personaggio di "mostro" che esibirà sventolandolo come una sfida.
Mondadori, 1989
Abstract: Violette Leduc, figlia illegittima di una cameriera e di un borghese, nata il 7 aprile 1907 ad Arras, nel nord della Francia, e perseguitata dal dolore di essere il frutto di un amplesso colpevole, inizia la sua opera con queste parole: "Il mio caso non è unico: ho paura di morire e mi lacera stare al mondo". È così che la scrittrice si mostra in tutte le cinquecento pagine de La bastarda: colpevole fino allo sfinimento. L’infanzia è per lei un "duro paradiso" vissuto accanto a una madre autoritaria e ferita, che lei ama appassionatamente senza riuscire a placarne il rancore, e alla nonna Fidéline, tenera e consolatrice, che però muore quando lei è ancora bambina. A quattordici anni, la madre si risposa e la spedisce in collegio. La collegiale ribelle, insofferente alle regole, che si tormenta per la sua bruttezza – un viso ingrato su un corpo snello di ragazzina – comincia a costruirsi un personaggio di "mostro" che esibirà sventolandolo come una sfida.
Teresa e Isabella ; e, La donna col renard / Violette Leduc
Milano : Feltrinelli, 1972
La bastarda : romanzo / Violette Leduc ; prefazione di Simone de Beauvoir
Feltrinelli, 1977
Abstract: Violette Leduc, figlia illegittima di una cameriera e di un borghese, nata il 7 aprile 1907 ad Arras, nel nord della Francia, e perseguitata dal dolore di essere il frutto di un amplesso colpevole, inizia la sua opera con queste parole: "Il mio caso non è unico: ho paura di morire e mi lacera stare al mondo". È così che la scrittrice si mostra in tutte le cinquecento pagine de La bastarda: colpevole fino allo sfinimento. L’infanzia è per lei un "duro paradiso" vissuto accanto a una madre autoritaria e ferita, che lei ama appassionatamente senza riuscire a placarne il rancore, e alla nonna Fidéline, tenera e consolatrice, che però muore quando lei è ancora bambina. A quattordici anni, la madre si risposa e la spedisce in collegio. La collegiale ribelle, insofferente alle regole, che si tormenta per la sua bruttezza – un viso ingrato su un corpo snello di ragazzina – comincia a costruirsi un personaggio di "mostro" che esibirà sventolandolo come una sfida.
Violette / Emmanuelle Devos, Sandrine Kiberlain ; un film di Martin Provost
Eagle Pictures, [2015]
Abstract: Violette Leduc era figlia di una cameriera e di un uomo che non l’ha mai riconosciuta, un’illegittima, una “bastarda” dal titolo del suo libro più famoso. Diventata amica di Maurice Sachs e poi di Simone De Beauvoir scoprì di avere un grande talento che riversò in una scrittura diretta, dolorosa, in cui il desiderio femminile veniva raccontato senza pudori borghesi. Venite a scoprire la Parigi degli esistenzialisti e dei caffè, percorsa dalle avanguardie di una rivoluzione sessuale, intellettuale, sociale. La Parigi di Jean-Paul Sartre e Simone de Beauvoir e di Violette Leduc.
La plus haute branche / Héléne de Blois, Émilie Leduc
Monsieur Ed, 2022
Abstract: Perchée sur la plus haute branche de son arbre monstrueux, un géant qui fait deux fois la taille d’un diplodocus, Elsa espionne le voisinage et passe ses journées à imaginer le commencement du monde. L’époque où la terre n’était qu’un désert vide et froid et où la Lune, seule dans le ciel, s’ennuyait. Son arbre existait déjà au temps d’avant le temps, quand les tigres aux dents de sabres et les mammouths en manteaux de laine faisaient la loi. Malgré les vilaines bosses et les cicatrices qui couvrent son corps, son ami est encore fier et solide comme une montagne. Chaque jour, Elsa y observe les oiseaux, les écureuils et les fourmis qui s’agitent dans le feuillage. Aujourd’hui, elle veut même y construire un radeau pour y passer la nuit. Mais voilà que son père lui interdit d’y retourner. «Pourquoi»? lui demande-t-elle? La réponse lui traverse le cœur comme un poignard…
Torino : L' harmattan Italia, copyr. 2001
2Logiche sociali
Milano : La Spiga languages, 2006
Milan : La spiga languages, copyr. 2003