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Einaudi, 2013
Abstract: Sul treno per Roma c'è una ragazzina. Sola e in fuga, dopo un violento litigio con i compagni di classe. Fiera e orgogliosa, Eva legge tanti libri e ha il dono di saper raccontare storie: ha appena undici anni, ma già conosce il dolore e l'abbandono. Giose è stato una meteora della musica punk-rock degli anni Ottanta, poi si è innamorato di Christian, giovane professore di latino: Eva è la loro figlia. Padre esuberante e affettuoso, ha rinunciato a cantare per starle accanto, ma la morte improvvisa di Christian ha mandato in frantumi la loro famiglia. Giose non è stato ritenuto un tutore adeguato, e si è rintanato in un casale sugli Appennini. Eva è stata affidata allo zio e si è trasferita a Milano. Non si vedono da tempo. Non hanno mai smesso di cercarsi. Con Giose, Eva risalirà l'Italia in un viaggio nel quale scoprirà molto su se stessa, sui suoi due padri, sui sentimenti che uniscono le persone al di là dei ruoli e delle leggi, e sulla storia meravigliosa cui deve la vita.
14 December 2013 am 22:26
Storia originale, tema spinoso trattato con molta eleganza. La protagonista nel suo gesto, e nelle reazioni, l'ho trovata poco credibile... ma la Mazzucco scrive sempre benissimo.
22 February 2014 am 17:28
bello! Dalla lettura scorrevole e molto avvincente: drammatico, commovente e divertente allo stesso tempo.
Da leggere!!!!!
22 May 2014 am 15:00
Incompiuto: è questa la sensazione che mi ha lasciato. Bello comunque l'approfondimento psicologico
27 May 2014 am 13:21
Il libro è di quelli che hanno fatto scalpore. O meglio ha fatto scalpore la notizia che un insegnante di italiano di un liceo classico romano l’abbia proposto come lettura ai suoi alunni.
Si tratta, ovviamente di “Sei come sei” di Melania Mazzucco. C’è da dire che la scrittrice non è nuova al tema dell’amore omosessuale (basti pensare a “Il bacio della medusa” o a “Lei così amata”). Solleticata dalla polemica l’ho letto.
Il romanzo narra la storia di una ragazzina undicenne che, figlia di due padri, alla morte improvvisa di uno si vede sottratta all’altro e che, dopo una litigata furibonda con un compagno di classe, si ritrova a scappare per raggiungerlo.
La struttura del testo rimanda alle scatole cinesi: nella cornice del qui e ora – il viaggio di Eva per ritrovare il padre e il ritorno di entrambi agli zii cui era affidata – trovano spazio i ricordi che intessano la storia.
L’incontro tra Giose e Christian, il loro progetto di vita, le esistenze di entrambi prima e dopo la nascita della loro bimba e l’immenso amore con cui l’hanno cercata e aspettata. Sono abituata alla bravura con cui scrive la Mazzucco e non sono stata delusa.
Il libro si dipana, quasi fosse una musica, lungo pagine che si bevono tanto sono belle: piene di tenerezza e liricità e di una crudezza e una ruvidità che però non sono mai gratuite né, tanto meno, disgustose.
Anzi. Il libro potrebbe essere – e credo che questo sia stato l’intento di quell’insegnante illuminato – la giusta introduzione all’omoaffettività. Un libro intelligente e delicato, sicuramente da leggere. E magari anche da rileggere.
Da www.gionata.org
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