Vedi tutti

Gli ultimi messaggi del Forum

La generazione ansiosa - Jonathan Haidt

"Propongo di considerare la fine degli anni Ottanta come l'inizio della transizione da un'«infanzia fondata sul gioco» a un'«infanzia fondata sul telefono»..."

"La tesi centrale di qs libro è che queste due tendenze -iperprotezione nel mondo reale e scarsa protezione nel mondo virtuale- sono le principali ragioni per cui i bambini nati dopo il 1995 sono diventati una generazione ansiosa ".

J. Haidt (N.Y 1963), uno degli psicologi più autorevoli al mondo, lancia un motivato grido d'allarme rispetto all'evidente deterioramento della salute mentale dei più giovani, causata dall'utilizzo sconsiderato delle nuove tecnologie, e in particolare dei social.

Chiunque si occupi di educazione e abbia a cuore il bene di bambini e ragazzi dovrebbe leggere questo libro!
Chiaro, ben scritto, ben documentato. Unisce impostazione scientifica ad abilità espositiva e narrativa.

Julia - Sandra Newman

<< Con Julia, Newman ha surclassato Orwell>>. Los Angeles Time.
Questo è quanto campeggia in copertina: ho appena terminato la lettura e l'opinione del Time mi pare una bestemmia.

R: La sedia vuota - Jeffery Deaver

Fin dal primo romanzo di Jeffery Deaver, sono stato conquistato dal personaggio di Lincoln Rhyme.
Non avrei mai immaginato che dopo “Il Collezionista di Ossa” potesse svilupparsi una serie così prolifica con protagonista Lincoln Rhyme che, come ho già accennato nella mia recensione di “Lo Scheletro che Balla”, si trova in una situazione piuttosto affine alla mia. Tuttavia, già dal secondo romanzo, ho dovuto rivedere le mie convinzioni.

“La Sedia Vuota”, terzo capitolo della saga, ha persino superato i suoi predecessori in termini di coinvolgimento e qualità narrativa.
A chi si domanda se sia necessario leggere i primi due volumi prima di affrontare questo, risponderei con un secco no, pur raccomandando caldamente di farlo, se non altro per familiarizzare con i due detective.
Non intendo rivelare alcun dettaglio decisivo della trama, ma posso affermare con fermezza che questo libro è un must per tutti gli appassionati di thriller e criminologia.
La prosa è impeccabile e avvincente ed il finale, wow, pazzesco!

Santi Faustino e Giovita patroni di Brescia - a cura di Angelo Baronio

Con lo scopo dichiarato di ampliare la diffusione della conoscenza dei Santi patroni di Brescia nella direzione dei giovani, ma non solo, è nato “Due di noi. Faustino e Giovita santi patroni di Brescia” (Fondazione Civiltà Bresciana, 2024), una particolare trasposizione in forma di graphic novel del corposo studio di Angelo Baronio pubblicato circa un anno fa dalla stessa Fondazione Civiltà Bresciana: “Santi Faustino e Giovita patroni di Brescia, origine e diffusione del culto”.

Il nuovo volume sintetizza i contenuti scientifici dello studio d’origine, rendendoli visivamente più fruibili, o diversamente comprensibili, grazie al talento di Silvio Boselli, fumettista e illustratore di esperienza, già collaboratore del Corriere dei Piccoli e di molte altre testate di rilievo nazionale, insegnante d’acquarello ed editoria per ragazzi presso la scuola d’arte applicata del Castello Sforzesco di Milano.

Va aggiunto inoltra l’apporto di Simona Gavinelli, docente presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore e curatrice dell’edizione anastatica della Legenda Maior, per la consulenza scientifica sullo studio dei testi.

Trovate qui la recensione completa di Brescia si legge: https://www.bresciasilegge.it/due-di-noi-faustino-e-giovita-santi-patroni-di-brescia/

Una ragazza cattiva - Alberto Beruffi

"Una ragazza cattiva" di Alberto Beruffi è un'opera avvincente di 442 pagine che ci catapulta in un intricato labirinto di mistero e nostalgia, tessendo abilmente un arazzo di riferimenti musicali e culturali degli anni '80.
Quanti ricordi anch’io con il Commodore…
La trama si dipana con fluidità, mantenendo il lettore incollato alle pagine, ansioso di scoprire il destino del protagonista, Mattia Manfredi, un musicista tormentato che si ritrova coinvolto in un'indagine su un omicidio inquietante. L'ambientazione, ricca di dettagli evocativi, trasmette un'atmosfera nostalgica e inquietante, con le pareti dell'autogrill ornate da poster d'epoca e l'eco di melodie che risuonano nel cuore della storia.

Tuttavia, nonostante la prosa raffinata e coinvolgente dell'autore, il personaggio di Pioggia appare talvolta statico, subendo gli eventi piuttosto che agire. Inoltre, alcune incongruenze temporali sollevano interrogativi sulla coerenza narrativa. Nonostante questi difetti, la penna di Beruffi è capace di trasportarci in un mondo vibrante e affascinante, dove la musica diventa un filo conduttore tra passato e presente. Un libro che, pur con qualche imperfezione, merita di essere letto per la sua capacità di evocare emozioni e riflessioni profonde.
Bella pure la copertina… Bravissimo!

R: Una vita da libraio - Shaun Bythell

Una sola parola, noioso. un vero libraio che ama i libri ed ha passione per la lettura deve essere in grado di trasmettere agli altri questa sua passione e raccontarne i contenuti , consigliare...qui invece totale apatia

R: Eredi Piedivico e famiglia - Andrea Vitali

Nei romanzi di Vitali c'è sempre un personaggio in più: il paesaggio che partecipa da protagonista nelle vicende. In questa storia il paesaggio non è più il noto lago di Como, ma la dolce campagna bresciana. Con un po' di nebbia. Bel libro!

La biblioteca del diavolo - Alessandro Troisi

Libro che si legge in pochi giorni. Non perché e' corto o stringente di parole, ma perché pagina dopo pagina ti invoglia a seguire le "vicende" dei protagonisti e non solo loro.
Ottima lettura. Oltre il romanzo, fa riflettere su un periodo storico medioevale "della caccia alle streghe". Finale sorprendente e emozionale.
Complimenti all' autore.

Henry Thode - Pia Dusi

Il Vittoriale degli Italiani è uno dei luoghi più belli e più visitati dai turisti che ogni anno affollano le sponde del lago di Garda. Qui fra arte, cimeli storici e una natura incantevole, si può comprendere a pieno il “vivere inimitabile” di Gabriele D’Annunzio che vi abitò dal 1921 al 1938, anno della sua morte.

Diversamente da come si potrebbe credere, il complesso non fu realizzato ex novo dal poeta pescarese che acquisì Villa Cargnacco, come si chiamava, nel 1921 a seguito dell’esproprio operato dallo Stato italiano nei confronti del “suddito germanico Thode Enrico”.

La storia personale di Thode, il suo amore per l’Italia e per il Garda, la sua vita a Villa Cargnacco sono l’oggetto dell’interessante volume di Pia Dusi “Henry Thode. Proprietario della casa trasformata da D’Annunzio nel Vittoriale”, edito da Liberedizioni nel 2024.

Il libro racconta con una scrittura precisa, documentatissima e coinvolgente, l’appassionante vicenda di un uomo che dedicò buona parte della propria esistenza allo studio dell’arte e della cultura italiana e che decise di fare del Garda la sua casa e di Villa Cargnacco la realizzazione di un sogno, anzi, come egli stesso la definì facendo realizzare una fascia decorativa da apporre sul cancello d’ingresso, la sua Somnii explanatio.

Trovate qui la recensione completa di Brescia si legge: https://www.bresciasilegge.it/storia-del-vittoriale-prima-di-dannunzio/