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Trovati 864 documenti.

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L'ombra non è mai così lontana
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Materiale linguistico moderno

Marzocchi, Leila <1959->

L'ombra non è mai così lontana / Leila Marzocchi

Oblomov, 2023

Abstract: Un libro inchiesta necessario, per non dimenticare. Con una postfazione di Edith Bruck. Quella di Dina è la storia di un silenzio: un silenzio lungo 60 anni. Arrestata nel dicembre del 1944 insieme al padre e al fratello, detenuta nel carcere di San Giovanni in Monte e infine deportata nel lager di Bolzano. Dina ha 18 anni, sul petto il triangolo rosso delle detenute politiche, numero 7998. Impiegata nella produzione di cuscinetti a sfera in una galleria ferroviaria chiusa ai due lati e sorvegliata dalle SS, viene liberata il 1 maggio del 1945. Il viaggio di ritorno è, come per molti suoi compagni, lungo e rocambolesco: da Bolzano a Verona in treno e poi in auto, all'esterno, seduta sul parafango; poi in camion, un camion militare americano, fino a Bologna, poi di nuovo in treno e infine in bicicletta, sul cannone di un conoscente, fino alla frazione di Amola, casa. Del padre e del fratello - un vecchio (all'epoca del rastrellamento ha 41 anni) antifascista che "tutte le volte che veniva su Benito Mussolini lo prendevano e lo cacciavano in galera" e un ragazzino di 17 anni partigiano della Brigata Bolero Garibaldi - non saprà più nulla fino all'agosto del 1945, quando un testimone tornato dai campi racconterà che sono stati uccisi nell'eccidio di Sabbiuno (14 dicembre 44), i corpi buttati giù dai calanchi. Del padre non hanno trovato niente, il fratello è stato riconosciuto da un pezzetto di stoffa. Di questa storia, Dina non parla fino al 2004, quando viene intervistata per l'Archivio Audiovisivo della Memoria del Comune di Bolzano. La sua voce, ricca di inflessioni della lingua materna, fatalmente libera anche la voce della nipote Leila, in un simbolico passaggio del testimone: Dina ricorda i giorni che ha tenuto lontani da sé per tutta la vita, Leila si interroga sul silenzio dei testimoni a partire dal proprio, quello che fin da bambina le ha impedito di chiedere, investigare, conoscere la storia dell'amata zia. Con alcune guide fondamentali - Simon Wiesenthal, Edith Bruck, Liliana Segre - a illuminare un percorso ingombro di domande senza risposta, paure, tabù, sensi di colpa e di inadeguatezza.

Per non dimenticare
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Bongiorno, Clara Patrizia <1953->

Per non dimenticare : esperienza di un soldato, un uomo : seconda guerra mondiale / Clara Patrizia Bongiorno

[S.n.], 2023 (Castelleone : Malfasi)

Abstract: L'esperienza di Renzo Bongiorno, padre dell'autrice, durante la seconda guerra mondiale.

Un autunno d'agosto
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Pini, Agnese <1985->

Un autunno d'agosto / Agnese Pini

Chiarelettere, 2023

Abstract: Estate 1944. Lungo la Linea gotica si consuma la parte più feroce della guerra in Italia, una serie di eccidi orribili per mano dei nazifascisti. A San Terenzo Monti, paese di poche centinaia di abitanti tra Liguria, Emilia e Toscana, vengono uccise senza pietà 159 persone, in prevalenza donne e bambini, l’esecuzione accompagnata dal suono di un organetto. Attraverso la storia della sua famiglia, con una scrittura intensa, viva e piena di grazia, una galleria di personaggi che diventano romanzeschi per la forza e l’umanità della narrazione, Agnese Pini ha scritto un grande romanzo civile, con il respiro universale dell’inchiesta-racconto che parla di noi e del presente. “Una storia così” dice l’autrice “lascia un segno indelebile nelle famiglie che l’hanno subita, e appartiene a tutti i sopravvissuti e ai figli dei sopravvissuti. È una storia di umanità e di amore perché, soprattutto nei momenti in cui vita e morte sono così vicine, l’umanità e l’amore escono più forti che mai. L’ho sentita raccontare fin da quando ero piccola: la raccontavano mia nonna, mia madre, mia zia (nella foto di copertina), ma per molto tempo ho pensato che fosse un capitolo ormai chiuso della storia d’Italia e della mia storia personale. Grazie anche al lavoro che faccio, ho capito invece che quel capitolo era tutt’altro che chiuso, che lì si nascondono gli istinti più inconfessabili di ciò che possiamo ancora essere. L’ho capito con la guerra in Ucraina, vedendo come certi orrori si perpetuino sempre identici al di là delle latitudini e degli anni. E l’ho capito perché nel nostro paese c’è un periodo, il ventennio fascista, che ancora non riusciamo a guardare con una memoria davvero condivisa. La storia raccontata in questo libro può diventare allora un’occasione per tornare a ciò che siamo stati con una consapevolezza nuova. Del resto la resistenza civile di un paese si può tenere viva solo restituendo verità e dignità al destino degli ultimi. Questo è un libro sugli ultimi ed è a loro che è dedicato, perché su di loro si è costruita l’ossatura forte e imperfetta di tutto il nostro presente, dunque anche del mio.”

Il farmacista del ghetto di Cracovia
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Pankiewicz, Tadeusz <1908-1993>

Il farmacista del ghetto di Cracovia / Tadeusz Pankiewicz ; prefazione di Marcello Pezzetti ; traduzione di Irene Picchianti

UTET, 2023

  • Non prenotabile
  • Copie totali: 1
  • In prestito: 0
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Abstract: Quando in un quartiere periferico di Cracovia viene creato d'autorità il ghetto ebraico, il 3 marzo 1941, Tadeusz Pankiewicz ne diventa suo malgrado un abitante. Pur senza essere ebreo, infatti, gestisce l'unica farmacia del quartiere: contro ogni previsione e contro ogni logica di sopravvivenza, decide di rimanere e di tenere aperta la sua bottega, resistendo ai diversi tentativi di sgombero, agli ordini perentori di chiusura e trasferimento. Rimarrà anche quando il ghetto verrà diviso in due e in gran parte sfollato, quando diventerà sempre più difficile giustificare la necessità della sua presenza. Grazie a questa sua condizione anomala, coinvolto ed estraneo allo stesso tempo, Pankiewicz diventa una figura cardine del ghetto: si fa testimone delle brutalità del nazismo, fedele cronista dei fatti e silenzioso soccorritore, cercando in tutti i modi di salvare la vita e, quando impossibile, almeno la memoria delle migliaia di ebrei del ghetto di Cracovia. Mescolando il rigore della ricostruzione e la delicatezza del ricordo, Tadeusz Pankiewicz ci restituisce la sua versione di questa grande tragedia, raccogliendo le storie di chi ha subito impotente la "soluzione finale" e le storie di chi ha invece provato a reagire: i disperati tentativi di resistenza armata, la ricerca del cianuro di potassio come extrema ratio in caso di cattura, le fughe attraverso le fogne cittadine... "Il farmacista del ghetto di Cracovia" racconta tutta l'assurdità di un momento storico in cui il capriccio del caso decise il destino di molti, ma anche l'incredibile resilienza degli esseri umani di fronte all'orrore. Come dice un cliente a Pankiewicz: "Dottore, mi dica: come mai ci sono così pochi pazzi in giro dopo tutto quello che la gente ha dovuto sopportare? Possono le cellule grigie del nostro cervello reggere così tanto dolore?".

Il bambino di El Alamein
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Besana, Antonio <1955->

Il bambino di El Alamein : Sergio Bresciani medaglia d'oro / Antonio Besana

Ares, 2023

Abstract: El Alamein, 4 settembre 1942. Una mina uccide il più giovane soldato italiano dell’armata corazzata in Nord Africa. Si chiamava Sergio Bresciani, diciotto anni, semplice artigliere del 3° Reggimento Artiglieria Celere. Ne aveva soltanto quindici quando nel 1940 era fuggito da casa per combattere in Libia. Il 2 luglio 1941 aveva compiuto sul campo i 17 anni, età nella quale era stato possibile appuntargli le agognate stellette e arruolarlo ufficialmente nel Regio Esercito: il più giovane soldato d’Italia impegnato nella Seconda guerra mondiale. Sul fronte nord-africano ha vissuto tutte le vicende delle Divisioni “Pavia”, “Sabratha” e “Littorio”. Decorato dal generale Erwin Rommel con la Croce di Ferro tedesca di II Classe, gli verranno in seguito assegnate la Medaglia d’Oro al Valor Militare e la Croce di Ferro tedesca di I Classe. A lui è stata intitolata la Pista Rossa di El Alamein. Il volume ne traccia la breve vita, attraverso le lettere dal fronte messe a disposizione dalla famiglia e le interviste alla sorella Liliana.

Caccia ai nazisti
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De Paolis, Marco <1959->

Caccia ai nazisti : Marzabotto, Sant'Anna e le stragi naziste in Italia : la storia del procuratore che ha portato i colpevoli alla sbarra / Marco De Paolis

Rizzoli, 2023

Abstract: Un racconto intimo e privato di cosa ha significato immergersi in «un dolore così immenso». «Nonostante il lungo tempo trascorso dalla data del fatto anzidetto, non si sono avute notizie utili per la identificazione degli autori e per l’accertamento delle responsabilità.» Recita così il decreto di archiviazione del 1960 peri fascicoli dell’«Armadio della vergogna», con il quale la procura generale militare di Roma negherà la giustizia per le stragi compiute dai nazifascisti in Italia dopo l’8 settembre 1943. Non era vero. Le «notizie utili» c’erano eccome, ma qualcuno aveva scelto, arbitrariamente, di non andare avanti con le indagini. A fare una scelta diversa, a oltre quarant’anni da quell’archiviazione, sarà il giovane procuratore militare di La Spezia, Marco De Paolis. In questo libro è lui a raccontare i quindici anni, tra il 2002 e il 2018, di indagini, interrogatori, sopralluoghi, esami dei testimoni, processi che hanno portato a oltre 500 procedimenti giudiziari contro i criminali di guerra nazisti e fascisti per gli eccidi di civili e militari. Marzabotto, Sant’Anna di Stazzema, Civitella in Val di Chiana, ma anche Kos e Leros, Cefalonia: sono solo gli episodi più conosciuti tra quelli di cui De Paolis si è occupato, consapevole che «il dolore non va in prescrizione» e che la sete di verità dei sopravvissuti e dei parenti delle vittime era stata ignorata per troppo tempo. Una storia avvincente, una caccia ai colpevoli tra Italia, Germania e Austria per interrogare gli ex SS ancora in vita e stabilirne le responsabilità, portarli alla sbarra, farli condannare. E insieme un racconto intimo e privato di cosa ha significato immergersi in «un dolore così immenso», come lo definirà uno dei sopravvissuti, il dolore di chi ha dovuto subire l’ulteriore ingiustizia «del mancato assolvimento da parte dello Stato del primario e doveroso compito di ricercare, processare e punire i responsabili di quella brutale violenza».

Dati personali
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Jelinek, Elfriede <1946->

Dati personali / Elfriede Jelinek ; traduzione di Francesca Gabelli

La Nave di Teseo, 2023

Abstract: Un’indagine della guardia di finanza austriaca, che ha coinvolto molti importanti scrittori e artisti, diviene l’occasione per Elfriede Jelinek di guardare indietro nel tempo e stilare un bilancio della sua vita e del suo lunghissimo percorso di autrice di romanzi, saggi e teatro. Sono due, perlopiù, le strade di questo intimo quanto feroce memoir che ora si intrecciano, ora si separano, ora tornano a collidere: quella della sua famiglia ebraica – di cui Jelinek racconta qui per la prima volta –, della fuga dall’Austria durante l’incubo nazista, delle deportazioni e degli assassinii. E quella direttamente legata al caso finanziario, che vede l’autrice riflettere sui flussi globali dei capitali e di come, durante i decenni, questi si siano mossi e rinverditi spesso anche grazie ai beni ebraici espropriati durante il regime nazista e che mai sono ritornati nelle mani dei loro legittimi proprietari. Mentre, ed è paradossale, dopo la fine del secondo conflitto mondiale si è spesso provveduto a risarcire, senza esitazioni, molti personaggi legati al nazismo. Tanto autobiografico quanto universale, tanto sarcastico quanto rabbioso, Dati personali è la resa dei conti in cui Jelinek affronta se stessa e il dramma della sua famiglia, ma anche una società che è sempre – ed è sempre stata – più interessata ai carnefici che alle vittime e che permette ai pochi miliardari del nostro pianeta di divenire ancora più ricchi

Come mio fratello
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Materiale linguistico moderno

Timm, Uwe <1940->

Come mio fratello / Uwe Timm ; traduzione di Margherita Carbonaro

Sellerio, 2023

Abstract: La storia autentica di una famiglia tedesca si trasforma in una vicenda esemplare in questo libro di uno dei più grandi scrittori europei contemporanei. Lo spunto biografico è la vicenda di suo fratello Karl-Heinz, arruolatosi volontario nelle SS quando Uwe aveva solo due anni e morto sul fronte russo appena diciannovenne, nel 1943. Dopo sessant'anni lo scrittore può finalmente cercare di capire cosa abbia significato e come sia stato possibile arrivare ad essere come mio fratello. E ci consegna un libro che nasce da un gesto di grande onestà intellettuale ed emotiva, oltre che di consapevolezza storica, scavando nella colpa e nella memoria il ritratto di una famiglia che diventa ritratto della generazione che ha reso possibile il nazismo.

Il guerriero di porcellana
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Malzieu, Mathias <1974->

Il guerriero di porcellana / Mathias Malzieu ; traduzione di Cinzia Poli

Feltrinelli, 2023

Abstract: Giugno 1944. Francia occupata. Il piccolo Mainou ha perso da poco la mamma, e ora rischia di perdere anche il padre. L'uomo, infatti, è stato richiamato al fronte e decide di mandare il figlio nella fattoria della nonna materna, in Lorena. Mainou ha solo nove anni, supera clandestinamente la linea di demarcazione, nascosto in un carro di fieno, e raggiunge la famiglia che ancora non conosce: la severa ma premurosa nonna, la bigotta zia Louise e lo zio Émile, un dandy di campagna, che spinge il nipote ad affidarsi al potere dell'immaginazione. Mainou trascorre gli ultimi mesi della guerra combattendo con le rigide regole necessarie a sfuggire ai nazisti e con il ricordo della madre. Tutto, nella fattoria, parla di lei e allora Mainou comincia a scriverle delle lettere e a esplorare i luoghi dove è cresciuta. Suoi speciali compagni di viaggio saranno la cicogna Marlene Dietrich e il riccio Jean Gabin, e una donna nascosta in soffitta che cela un segreto. "Il guerriero di porcellana" è una storia intima e autobiografica, in cui Malzieu con sensibilità e tenerezza ripercorre l'infanzia del padre, ritratto nel piccolo Mainou, in un momento storico di grande drammaticità. Il racconto intimo e tenero di una famiglia e del potere dell'immaginazione in tempo di guerra.

In cerca di guai
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Cowles, Virginia <1910-1983>

In cerca di guai : avventure di una reporter di guerra / Virginia Cowles ; traduzione dall'inglese di Marinella Magrí

Pozza, 2023

Abstract: Per la prima volta in Italia, il memoir della reporter di guerra Virginia Cowles, catapultata dalle pagine di gossip direttamente sui fronti di guerra dell’Europa degli anni Trenta. Nel 1938 Virginia Cowles, inesperta ventiseienne di Boston, sbarca in Spagna in piena guerra civile con cappello, abito su misura, giacca di pelliccia e tacchi alti, portando con sé una macchina per scrivere e una valigia con tre abiti di lana. Non ha alcuna esperienza come corrispondente di guerra, avendo scritto prevalentemente di cronaca mondana. Ha dalla sua, però, una curiosità e una determinazione tali da trasformarla in breve tempo in uno dei pochissimi reporter in grado di coprire la guerra civile da entrambi i fronti. Dimostrando una grande abilità nello scucire informazioni a chiunque, e una buona dose di quel tipico dono del giornalista di trovarsi nel posto giusto al momento giusto, Virginia Cowles incontra tutti i personaggi chiave dell’epoca: a Norimberga partecipa a un tè in onore di Hitler, dove assiste alla bizzarra amicizia di lui con l’ereditiera Unity Mitford; a Roma intervista Mussolini a pochi giorni dall’invasione dell’Abissinia, sorbendosi la predica del duce sul diritto dell’Italia a possedere un impero; a Madrid pranza con Hemingway e diventa amica intima di Martha Gellhorn; con Churchill va a caccia di pesci rossi, viene invitata a vedere i suoi dipinti e accoglie le sue lamentele su Chamberlain. Cowles girerà in lungo e in largo in un’Europa sull’orlo della guerra, vedendo le luci oscurarsi in un paese dopo l’altro: dalla Polonia alla Romania, dalla Finlandia alla Francia, fino all’Inghilterra. Coraggiosa con leggerezza, pur correndo rischi pesantissimi, lascia dietro di sé una considerevole eredità: se oggi a corrispondere dalle zone di guerra ci sono tante donne quanti uomini, lo si deve proprio a figure come Virginia Cowles, che hanno aperto la strada. Pubblicato nel 1941, In cerca di guai divenne immediatamente un bestseller, ispirando intere generazioni. Con una stupefacente capacità di dipingere uno scenario e trascinarvi dentro il lettore, questo memoir restituisce l’indimenticabile ritratto di una donna disposta a correre qualsiasi tipo di rischio per raccontare la verità.

La terra inumana
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Czapski, Józef <1896-1993>

La terra inumana / Jozef Czapski ; a cura di Andrea Ceccherelli ; traduzione di Andrea Ceccherelli e Tullia Villanova

Adelphi, 2023

Abstract: 14 agosto 1941: a meno di due mesi dall'aggressione tedesca dell'Unione Sovietica, e solo due anni dopo la sottoscrizione del patto Molotov-Ribbentrop - che in un «protocollo segreto» aveva stabilito la spartizione della Polonia -, a fronte della minaccia nazista viene firmato l'accordo militare fra Stalin e Sikorski per la costituzione, sul territorio dell'URSS, di un'armata polacca composta da soldati in precedenza fatti prigionieri dai sovietici e deportati. All'inizio di settembre Józef Czapski, che ha servito come ufficiale nell'esercito polacco ed è stato internato dapprima a Starobel'sk e poi a Grjazovec, viene dunque liberato insieme ai suoi compagni dopo «ventitré mesi dietro il filo spinato». È l'inizio di un'odissea che porterà Czapski ad attraversare l'intera Unione Sovietica - e gli eventi più estremi del secolo scorso - con l'incarico di indagare sui quindicimila prigionieri polacchi che sembrano scomparsi nel nulla (e che verranno in parte rinvenuti, nel 1943, nelle fosse comuni di Katyn'). Un'odissea qui raccontata in presa diretta e in ogni - spesso sconvolgente - dettaglio: dall'esodo in condizioni disumane di militari e civili alle atroci testimonianze dei reduci dai campi, dall'incontro con il capo della Direzione centrale dei lager («padrone della vita e della morte di qualcosa come venti milioni di persone») ai contatti con le popolazioni. Esperienze che, per Czapski, diventano anche «una lenta, quotidiana iniziazione all'immensità della miseria umana».

Il mio nome è Remo
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Il mio nome è Remo : (Giuseppe Marchioni) : (...le campane suonavano a festa...)

Il Galleggiante, 2023

Abstract: Testimonianze inedite su Giuseppe Marchioni, partigiano di Cappella Cantone, ma non solo. Egli fece parte della Divisione Nannetti, che fu protagonista di numerose e importanti azioni militari. La divisione era nata dall'unione fra diverse brigate (in particolare la Tollot e la Mazzini) ed operava nella sinistra Piave, nell'area di Vittorio Veneto, nella valle del Vajont, in Cadore e sull'altipiano del Cansiglio. Qui, e nei pressi, si svolgono molte delle vicende di cui parla Marchioni.

La casa del dolore
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Materiale linguistico moderno

Hody, Geneviève de <?-1986>

La casa del dolore : 1943-1944 / Geneviève de Hody ; a cura di Edith de Hody Dzieduszycka

Passigli, 2023

Abstract: Queste memorie dal carcere militare di Clermont-Ferrand offrono un commovente spaccato di quella che è stata la Resistenza in una Francia che, a partire dal 25 giugno del 1940, aveva conosciuto la brutale occupazione nazista e il vergognoso collaborazionismo del governo di Vichy. Il 2 novembre del 1943, Camille de Hody e la moglie Geneviéve Utard vengono arrestati e tradotti in prigione, a causa della denuncia del padrone di casa, membro della Milizia filotedesca. Da quel giorno, Camille e Geneviève, che hanno dovuto lasciare le loro tre figlie, condividono il destino di tanti altri prigionieri, vivendo la dura realtà della prigione, in attesa di una liberazione più volte preconizzata ma sempre irrimediabilmente delusa, fino alla tragica separazione, quando Geneviève lascia il carcere e Camille viene invece mandato come prigioniero politico al campo di deportazione Royallieu-Compiègne e da lì a Mauthausen, dove troverà la morte il 12 aprile del 1945, a tre sole settimane dall'arrivo degli americani. Questi ricordi di Geneviève ricostruiscono l'angoscia di quei giorni, offrendoci straordinari ritratti dei personaggi incontrati: gli altri prigionieri, certo, ma anche le guardie, i soldati e gli ufficiali della Wehrmacht, le SS, i traditori collaborazionisti... Sono pagine di grande spessore umano, ma non solo: Geneviève Utard de Hody sente soprattutto il bisogno di darci la sua testimonianza più completa: dolorosa, certo, e dagli sviluppi ancora più tragici, ma senza rinunciare a raccontarci anche le poche oasi di pace, gli ultimi giorni vissuti accanto al marito, la grande solidarietà tra i detenuti; e tutto senza mai indulgere nel facile sentimentalismo, ma con una sobrietà, e persino con un'ironia, davvero sconvolgenti.

La bambina senza la stella
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Materiale linguistico moderno

Peretti, Alina <1931-> - Peretti, Jacques <1967->

La bambina senza la stella / Alina e Jacques Peretti

Newton Compton, 2023

Abstract: Sono molte le testimonianze che ci sono arrivate, nel corso degli anni, sull'orrore di Auschwitz. Alina Peretti, ormai novantenne, è una sopravvissuta, ma i suoi ricordi si stanno affievolendo. Quando la donna comincia gradualmente a perdere la memoria, suo figlio Jacques, giornalista investigativo, capisce che è arrivato il momento di raccontare la storia che, più di tutte, lo tocca da vicino: quella della sua famiglia, deportata prima in Siberia e poi ad Auschwitz. Alina racconta e Jacques scrive, così che l'orrore non venga dimenticato. Insieme si fanno testimoni della prigionia in uno dei campi di sterminio più letali di sempre. Ripercorrendo il passato della madre, Jacques scopre segreti a lungo nascosti sulla sua famiglia. Alina Peretti viveva vicino a Varsavia e, durante gli anni in cui Hitler e Stalin si spartivano la Polonia, i suoi genitori erano considerati pericolosi sia dal regime nazista sia dai bolscevichi a causa della loro storia familiare. Il destino della tredicenne era ormai segnato, eppure Alina è riuscita a sopravvivere. In questo libro, frutto di un'emozionante faccia a faccia tra l'autore e la propria madre, viene raccontato uno dei periodi più drammatici della storia contemporanea. In una corsa contro il tempo perché i ricordi di Alina non siano perduti per sempre, "La bambina senza la stella" è un racconto monumentale della storia del Novecento.

Un olocausto italiano
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Un olocausto italiano : voci di soldati italiani dai lager / AA. VV. ; a cura di Paolo Paganetto

Oltre, 2022

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Abstract: Dalle nebbie del passato è rispuntata una straordinaria testimonianza corale sulla tragedia dei nostri soldati tradotti in Germania dopo l’armistizio dell’8 settembre. Ufficiali e soldati, di qualunque orientamento politico e religioso, che hanno avuto il coraggio di rifiutare l’arruolamento nella Repubblica di Salò per non tradire la Patria, sono stati inviati come pecore da macello nei lager e nei campi di lavoro sparsi in tutta l’Europa sotto il giogo nazista. Mauthausen, Dora, Krankenhaus, Dachau sono solo alcune delle tristi mete che questi coraggiosi patrioti hanno raggiunto, sperimentato e sofferto. Tra loro nomi che diverranno famosi come Guareschi, Rebora, Carpi, Lazzati, Novaro, Novello, Moretti, Rosoni insieme ad altri meno noti, ma altrettanto significativi nella loro testimonianza di sopravvissuti. Questo libro apre uno squarcio su una tragedia rimasta per troppo tempo ai margini della riflessione sul nazifascismo durante le consuete ricorrenze nel giorno della memoria, assorbito quasi completamente dalla commemorazione della shoah ebraica, dimenticando che c’è stato anche un olocausto italiano, che questi soldati hanno direttamente vissuto e trascritto subito dopo la fine della guerra, perché venga tramandato alle generazioni successive. Il libro è composto dalla narrazione del vissuto dei singoli, espresso sia in prosa che in poesia, dentro l’inferno dei lager. Molte di queste testimonianze sono corredate da disegni fatti dagli stessi artisti mentre erano ancora internati nei campi di sterminio e da riflessioni postume sul senso di questo dramma collettivo, ma sempre redatti nell’immediata vicinanza temporale agli eventi raccontati.

Ti racconto Marzabotto
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Leoni Lautizi, Franco <1939-2021>

Ti racconto Marzabotto : storia di un bambino che è sopravvissuto / Franco Leoni Lautizi ; a cura di Daniele Susini ; prefazione di Martin Schulz

DeAgostini, 2022

Abstract: Nell'estate del 1944 Franco è solo un bambino di sei anni che vive in uno dei tanti borghi sperduti nelle montagne italiane, non lontano dalle ombre del regime fascista e dal frastuono della guerra. Ma in quei giorni qualcosa cambia: i soldati tedeschi arrivano a bussare alla porta di casa, mentre gli scontri con i partigiani nascosti nei boschi si fanno sempre più duri e le bombe cadono vicine. È il fronte di liberazione che avanza: Franco e la sua intera famiglia stanno per essere travolti da una delle vicende più drammatiche e crudeli della nostra Storia. Per tutta la vita Franco ha sopportato il ricordo di quei momenti terribili, a cui è sopravvissuto solo grazie all'amore e al sacrificio della mamma. Oggi, attraverso le pagine di questo libro, continua a raccontare ai ragazzi che cosa è stata Marzabotto, la più cruenta delle stragi, compiuta dalle truppe naziste durante la Seconda Guerra Mondiale contro la popolazione innocente. La sua toccante testimonianza - dall'infanzia felice a Monte Sole passando per gli episodi delle violenze e della fuga, gli anni difficili in orfanotrofio, la costruzione di una nuova vita e il dolore inconsolabile per la perdita di coloro che amava - ci fa riflettere, senza retorica, sulla guerra e le sue conseguenze, sulla Resistenza, sul valore del perdono. E ci aiuta a non dimenticare quello che è successo, perché certi orrori restino soltanto nel passato.

La ragazza con i libri in testa
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Materiale linguistico moderno

Gianotti, Marisa

La ragazza con i libri in testa / Marisa Gianotti

Gilgamesh, 2022

Abstract: Durante una gita in barca nella laguna veneziana, il giovane Tom si imbatte in un involucro di plastica che contiene un oggetto inaspettato. Si tratta di una statua di legno che raffigura una ragazza con dei libri in testa e riporta inciso un nome: "Mario". È con l'arrivo di Martha, una diciottenne italo americana che vive a New York e che trascorre l'estate nella villa di famiglia custodita da Tom e dai suoi genitori Bèrto e Rosetta, che la ragazza con i libri in testa svela il suo passato. "La ragazza con i libri in testa" è un romanzo pieno di speranza, amore e solidarietà. Marisa Gianotti racconta una storia toccante, che rivive i tragici momenti vissuti sugli Appennini durante la Seconda guerra mondiale e che ritrova Rosetta, Polo e gli altri personaggi già amati nel suo precedente romanzo "Un giardino veneziano"

L'uomo che dava la caccia ai nazisti
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Materiale linguistico moderno

De Paolis, Marco <1959-> - Strada, Annalisa <1969->

L'uomo che dava la caccia ai nazisti : le indagini su Marzabotto, Sant'Anna di Stazzema e le altre stragi compiute durante la guerra / Marco De Paolis con Annalisa Strada

Piemme, 2022

Abstract: Per più di trent'anni, centinaia di fascicoli sono rimasti sepolti in un armadio chiuso da un lucchetto, con le ante voltate verso il muro. Lì dentro c'erano storie che si voleva dimenticare: le storie degli eccidi nazifascisti che nel terribile periodo dell'Occupazione dal 1943 al 1945 hanno insanguinato l'Italia. Quando finalmente l'Armadio della Vergogna è stato aperto, ne sono usciti descrizioni di crimini, nomi di presunti colpevoli, testimoni, fotografie, mappe, interrogatori: insomma, tutto ciò che serve per avviare un'indagine e arrivare a un processo. Il giudice che ha dato il via a quelle investigazioni, Marco De Paolis, ci racconta come è riuscito a istruire i processi per individuare i colpevoli di quegli eccidi. La storia di una vita al servizio dello Stato, di indagini compiute a costo di sacrifici personali, affrontando insidie e pericoli, con il coraggio e il senso di giustizia di chi sa qual è il suo dovere: quello di dare risposte ai superstiti e ai discendenti delle vittime, a chi ha subito la più grande delle ingiustizie.

Varco!
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Materiale linguistico moderno

Pirola, Federico <1981->

Varco! : genieri all'assalto : trenta mesi di storia del 32° Battaglione Guastatori del Genio, da Civitavecchia a El Alamein, nelle testimonianze dei protagonisti / Federico Pirola

Edizioni del Capricorno, 2022

Abstract: A centocinquant'anni dalla fondazione delle truppe alpine e nell'anno dell'ottantesimo anniversario della battaglia di El Alamein, un libro che racconta il ruolo cruciale dei Guastatori durante il secondo conflitto mondiale, attraverso una documentazione inedita, frutto di anni di ricerche d'archivio, e le preziose testimonianze dei reduci. Nelle pagine del volume, sulla struttura portante del diario di guerra del 32° Battaglione Gastatori (che registra gli eventi di ogni giornata dal 24 febbraio 1941 al 10 agosto 1942) s'intrecciano infatti le voci degli stessi protagonisti: le lettere alla famiglia, i diari o le memorie, con i loro ideali, le loro speranze e spesso anche con rancori e frustrazioni del momento, completano la narrazione mostrandone tutto il lato umano. Uno strumento innovativo e prezioso, per consentire al lettore di «calarsi nella storia» e rivivere quanto accadde in quei frangenti. L'ampio apparato documentale e la straordinaria ricchezza delle fotografi e d'epoca - molte delle quali fornite all'autore direttamente dalle famiglie dei protagonisti - costituiscono un materiale di sicuro interesse per storici e collezionisti, così come l'analisi degli equipaggiamenti specifici dei Guastatori.

Il ragazzo delle api
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Materiale linguistico moderno

Gaffuri, Piero <1956->

Il ragazzo delle api / Piero Gaffuri

Castelvecchi, 2022

Abstract: Carlo è un giovane laureando in Scienze biologiche che, lasciata la città, vive con il nonno Pietro in un piccolo paese dell'alta valle dell'Aterno, in Abruzzo. Durante un'uscita insieme alla ricerca di tartufi, Carlo scopre un casale abbandonato che mostra ancora i segni di un'antica sparatoria. Il ragazzo, il cui sogno fin da bambino è avviare un'attività di apicoltore, si innamora immediatamente del posto. Scoprirà così come la storia del casale abbia uno stretto legame con gli avvenimenti drammatici della gioventù di suo nonno, che ha partecipato attivamente alla guerra partigiana combattuta su quelle montagne dopo l'8 settembre del 1943. Ambientalismo contemporaneo e storia partigiana, due forme di resistenza unite da un fine comune: difendere la propria terra e la propria gente.